capitolo 11

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Fui svegliata da mia madre "tesoro svegliati devi andare a scuola" disse "scusa mamma non me la sento di andare, stanotte ho avuto un incubo e ho dormito poco" supplicai assonnata "va bene tesoro mio non preoccuparti" mi disse accarezzandomi i capelli, io chiusi gli occhi e mi addormentai serenamente.

Era il primo pomeriggio quando mi svegliai, sentì una mano che mi accarezzava ma non era quella di mia madre dato che lei era andata a lavorare, così aprì gli occhi e vidi Eddie "ehi ma che fai qui?!" saltai coprendomi con le coperte "scusa, la finestra era aperta e dopo stanotte volevo sapere come stavi" rispose sorridendo "ah sto bene, meglio, solo che ho dormito poco quindi ho deciso di non venire a scuola" dissi, lui mi sorrise teneramente "menomale" aggiunse sollevato mentre continuava a guardarmi intensamente "devi dirmi qualcosa?" chiesi "in realtà si... volevo chiederti se ti andava di uscire con me stasera" disse balbettando "e Chrissy non si ingelosirebbe?" domandai con fare antipatico "be mi ha detto di fare quello che volevo stasera dato che è impegnata" disse alzando gli occhi al cielo "e sono la tua ruota di scorta?" chiesi alzando il sopracciglio "certo che no... te l'avrei chiesto comunque" mi sorrise teneramente "davvero?" mi si illuminarono gli occhi a sentire le sue parole "se te lo dico" rispose "va bene" risposi sorridendo "ah si vorrei chiederti un favore" aggiunse "vuoi che ti aiuto con Dustin e gli altri del Hellfire?" dedussi la sua richiesta "già" esclamò "va bene sarà fatto, si può fare anche stasera" dissi facendogli l'occhiolino "sei mitica" esclamò felice, io diventai rossa per l'imbarazzo "ora meglio che vada, ci vediamo stasera" disse andando verso la finestra "va bene, a stasera" risposi salutandolo.

Appena saltato via i miei genitori tornarono e vennero in camera mia "tesoro abbiamo una sorpresa per te" esclamarono insieme entusiasti "cioè?!" esclamai felice, mi diedero una scatola con dei buchi, io tolsi il coperchio e vidi un piccolo micetto nero "aww ciao piccolino" esclamai intenerita mentre lo prendevo in braccio "abbiamo pensato di prendertelo dato che ho avuto una promozione" disse mio padre "oddio sono contentissima per te papà" esclamai abbracciandolo, loro mi sorrisero "ci chiedevi sempre di avere un gattino e abbiamo pensato di dartelo" aggiunse mia madre accarezzandomi la guancia "grazie davvero" esclamai felice, uscirono e io iniziai a giocare col gattino.
Alle 8 sentì un clacson, mi affacciai e scesi... portando con me il gattino dato che era troppo piccolo per lasciarlo da solo, così lo misi in borsa con una coperta per farlo stare comodo... "ti sei portata un gattino?" mi chiese Eddie appena entrata in macchina "me l'hanno regalato oggi e non volevo lasciarlo da solo" risposi imbarazzata "aww che dolce" esclamò intenerito sorridendomi "non è strano?" chiesi arrossendo "naaa, sei tenera e poi questo micetto è tenero almeno tanto quanto te" disse accarezzando il gattino, lo guardai sorridendo "andiamo?" domandai "si andiamo, ho chiesto ai ragazzi di vederci al ritrovo del club" mi disse accendendo il motore "perfetto, su andiamo!" esclamai saltando sul sedile, Eddie si mise a ridere... Arrivammo e Dustin e gli altri ci aspettavano "Gaia tu che fai qui?" mi chiese Mike perplesso come tutti gli altri "le ho chiesto di venire, se non è un problema" disse Eddie imbarazzato "per noi non c'è problema, ci sorprende che lei abbia accettato" aggiunse Dustin "ho un gattino con me" esclamai nel silenzio "allora non mi sorprende più" disse Dustin, entrammo e i ragazzi non spiccicarono una parola...
Dopo circa mezz'ora di silenzio "ok ora basta questo silenzio è insopportabile, qualcuno dica qualcosa!" esclamai spaventandoli "ha ragione, siamo qui per risolvere un problema del gruppo" disse Dustin sbattendo un pugno sul tavolo "Eddie che ti sta succedendo?" esclamò Mike infuriato "già ci hai sempre incitato a stare insieme e giocare... e ora ci ignori, perchè?" aggiunse Gareth "ragazzi non so cosa dire... è stata Chrissy, mi ha sempre impedito di venire e poi..." si fermò guardandomi come per chiedermi di continuare "d'accordo... lo dirò senza mezzi termini... e poi l'altro giorno era fatto come una pigna per colpa della sua ragazza" esclamai, gli altri guardarono Eddie perplessi e preoccupati "amico ma sei pazzo?" esclamò Dustin preoccupato "ho smesso di farmi tante canne in una volta non preoccupatevi, per questo volevo mettere apposto le cose con voi" rispose riprendendo un po' di sicurezza "ok noi ora facciamo la pace ma tu prometti di non fare mai più una cosa del genere" disse Mike "ci sto" rispose Eddie dandosi il cinque per poi abbracciarsi tutti insieme, io li guardai felice quando mi invitarono ad andare da loro e così feci... passarono la serata a giocare a D&D mentre io li guardavo interessata cercando di capire le regole del gioco che appassionava così tanto i miei amici... Stettero fino alle 2 di notte di giocare e avrebbero continuato "Eddie scusami mi accompagneresti a casa?" chiesi "oh certo scusami ci siamo lasciati andare" disse guardando l'ora "ma va eravate stupendi a giocare insieme" dissi sorridendogli "ragazzi noi andiamo, ci vediamo a scuola" disse Eddie ai ragazzi, ci salutammo e salimmo in macchina "sono felice per voi" dissi appena entrata "grazie, in parte è merito tuo" disse sorridendo mentre guardava la strada "che ho fatto di così eclatante?" chiesi "mi hai dato la forza di farlo, da solo non ci sarei riuscito per la vergogna" rispose balbettando "il grande Eddie Munson che si vergogna? forse ti fa male uscire con delle ragazze" esclamai prendendolo in giro, lui fece una smorfia cercando di non ridere "che spiritosa ah ah ah" disse sarcasticamente "comunque a parte gli scherzi sono felice di esserti stata d'aiuto" dissi poggiando la mano sulla sua "sei la migliore, dico davvero" disse sorridendomi, trattenni le lacrime e mi limitai a sorridere... arrivammo a casa mia "ci vediamo va bene?" esclamai a tono freddo scendendo dalla macchina "certo, buonanotte" mi disse sorridendomi, io scappai in casa e, chiusami la porta alle spalle, incominciai a piangere e strisciai sbattendo contro i mobili a causa degli occhi appannati, per fortuna non feci male al micetto. Entrata in camera poggiai il gattino sul mio letto e mi misi la solita maglia, mi infilai sotto le coperte e il gattino si accoccolò a me addormentandosi...

By Gaia

you are my drug || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora