Capitolo cinquantasei

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Harry's pov

Il giorno seguente, mi svegliai alle dieci del mattino, il che per me era raro alzarmi a quell'ora, ma... comunque.


Corsi per il vialetto della casa di mia madre, quasi cadendo per le scale, e presi fiato.


Bussai velocemente, quasi sbattendo violentemente le mani sulla superficie, ero un disastro in quel momento.


Dovevo parlare con Blue.


Dovevo vedere i gemelli.


"Avanti!" dissi frettolosamente, portandomi una mano tra i capelli per lo stress.


Gemma aprì la porta, sembrava molto più matura rispetto all'ultima volta in cui l'avevo vista, e aggrottò le sopracciglia.


"Harry? Beh merda, credo che tu sia mancato da queste parti." mi guardò duramente, con disapprovazione. Anche il suo tono nascondeva una nota di sarcasmo.


"Gemma." sospirai, cercando di raggiungerla, ma lei si allontanò velocemente.


"Cinque anni, Harry. Tyler ed Emma non sanno nemmeno tu chi diavolo sia, perchè in cinque fottuti anni, non sei venuto neanche una volta." disse con voce tremante, abbassò lo sguardo. Sospirò con le lacrime agli occhi.


"E' perchè non sei pronto per essere un padre, non è così?" sputò quasi.


"Gemma, sono tornato perchè la amo. Voglio vedere i miei bambini, e mi dispiace per non essere stato il padre che avrei voluto essere... Non è stata nemmeno una mia decisione. Il management mi ha semplicemente detto di dimenticarmi di tutto quanto e continuare con la band, non so che dire, e ti dirò le cose così come stanno. La fama mi ha dato alla testa. E forse è per questo che ho pensato che Blue potesse stare bene qui, crescendo i bambini. Non era questo che lei voleva facessi? Stare lontano da loro in modo che non crescessero sotto gli occhi del pubblico? E' quello che ho fatto Gemma, l'ho ascoltata e me ne sono andato perchè l'amavo, e volevo che fosse felice. Ucciderei chiunque per vederla sorridere, per vederla soddisfatta. E se questo significa non vedere i miei figli crescere per proteggerli dai media, allora lo faccio. Non sono quel tipo di persona che dimentica così dal nulla. Non lo sono mai stato e tu lo sai."


Lei era senza parole per come avevo improvvisamente reagito. Non avevo detto nessuna stronzata, ed era la verità tutto quanto.


Gemma si schiarì la gola, corrucciandosi leggermente. "Dovresti parlarle, spiegarle il perchè." disse debolmente. "Vive ancora a tre isolati da qui." incrociò le braccia, guardandomi.


Mi si ripiegò lo stomaco dall'ansia, fermai le mie labbra in una linea dura. "Come sta?" sussurrai.


"Bene. Viene a trovarci di tanto in tanto con i bambini. Sono cresciuti Harry, hanno cinque anni e vanno persino a scuola." mormorò, alzando le spalle. "Ti sei perso una parte immensa della loro infanzia Harry... ma promettimi che non li bombarderai, piangendo e dicendogli che sei il loro padre. Li confonderà... Har, fa' quello che Blue ti dirà, okay? E' lei che dovrà decidere se farti riconoscere dai bambini o no."

P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora