Capitolo 20

21.3K 810 167
                                    

B  L  U  E

Non ero impazzita, avevo soltanto intenzione di mostrare ad Harry di cosa fossi capace, e desideravo più di ogni altra cosa fare in modo che smettesse di giocare con me.

Decisi finalmente di presentarmi alle lezioni quel giorno, mi diressi verso l'aula di Fisica e non appena entrai si girarono tutti a fissarmi, deglutii.

"Signorina Anderson. Non la vedevamo da un po'. Venga, prenda posto." la professoressa Green fece un cenno con il capo.

Mi stampai un sorriso sul viso e mi sedetti all'unico posto libero tra le ultime file, accanto a Dylan.

Cazzo.

Andai a sedermi, più rigida che mai mentre sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso.

"Mi dispiace così tanto, Blue..."

"Non hai più bisogno di scusarti, è finita." mormorai, aprii il mio libro di testo e lo sfogliai fino alla pagina giusta.

Alzai lo sguardo verso la lavagna ignorandolo completamente, con la coda dell'occhio riuscii quasi a vedere l'espressione triste del suo viso. 

"So di aver fatto un grandissimo errore, Blue. Per favore." sussurrò.

"Non hai sentito? Sono fottutamente fidanzata." Ma non davvero.  Pensai.

"Lo so, lo so... ma--"

"Signorina Anderson. Può perfavore dirci il teorema di Pitagora?"

"E' un piacere." provai del mio meglio per non suonare sarcastica mentre lo recitai con facilità avendolo ben impresso nella mente.

"Grazie." La professoressa Green sorrise freddamente prima di girarsi verso la lavagna e riprendere ad annotarci qualcosa sopra mentre continuava la sua solita lezione.

Bene e ora cosa avrei dovuto fare? Conoscevo già ogni singola cosa di cui stava parlando. Non per vantarmi.

Un foglio di carta piegato scivolò sul mio banco.

Dylan ritirò velocemente la sua mano guardando la lavagna subito dopo.

Sospirai rilassando le spalle, la mia postura non era per niente attraente.

Quando aprii il foglio, le parole erano più che chiare ai miei occhi.

"Mi dispiace così tanto, ti prego ascoltami. Incontriamoci nella parte posteriore del campus dopo lezione."

Lo fulminai con lo sguardo ma lui evitò di guardarmi di proposito.

Infilai la nota tra le pagine del mio libro di testo e lo chiusi, guardai la lavagna provando a fare del mio meglio per prestare attenzione a qualcosa che già sapevo.

H  A  R  R  Y

"Molly?" cercai di indovinare il suo nome guadagnando soltanto uno schiaffo in pieno viso.

Merda. Questa era grossa, non riuscivo neanche a ricordare un fottutissimo nome.

"Mi chiamo Macy, coglione." pianse andando via in modo più che drammatico.

Oh, no. Molly era la ragazza che avevo sentito la settimana prima, dannazione.

Sospirai, con una guancia che bruciava leggermente per il colpo e aggrottai le sopracciglia.

Sperando e assicurandomi che nessuno ci vedesse, l'avevo portata in un posto isolato per poterci divertire un po', almeno finché facendo la figura del perfetto idiota non riuscii a ricordare il suo fottuto nome.

P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora