Capitolo 33

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B  L  U  E

Camminavo per la stessa strada da cui ero venuta, ma questo finchè non mi persi completamente. Non ero mai stata in quella parte di città prima, mi era completamente sconosciuta.

"Grandioso, proprio ciò di cui avevo bisogno." sussurrai tra me e me, rilasciando un sospiro mentre provavo a guardarmi intorno.

Provai a dirigermi nella direzione opposta ma senza ottenere nulla.

"Cazzo!" urlai frustrata quando vidi che quella strada non mi stava portando a niente, gli edifici che mi circondavano erano tutti uguali.

Pensai ad un modo per tornare indietro... Hanna non rispondeva alle mie chiamate, e per niente al mondo avrei chiesto ad Harry di aiutarmi.

Il tassista. Tyler!

Sorrisi, presi il mio cellulare dalla tasca e digitai il numero che mi aveva dato.

Ci furono tre squilli prima che rispose. "Scusa sto guidando." disse semplicemente.

"Puoi venire ad aiutarmi?"

"Blue, certo, dove sei?"

"Io... ehm, mi sono persa, e non ho la minima idea di dove sia."

Lo sentii ridacchiare e sospirò. "Sì, posso venire a prenderti. Cosa c'è intorno a te?"

Mi presi un momento per guardarmi intorno, sbuffai. "Beh, c'è un venditore di taco dall'altro lato della strada e un albero che gli cade proprio accanto."

"Mmh okay, so dove sei. Sarò lì in cinque minuti."

Probabilmente conosceva questa città come le proprie tasche, cioè... Aveva detto di guidare un taxi da quasi tutta la vita.


H  A  R  R  Y

Ero solo, e la mia guancia faceva ancora un fottuto male.

Cazzo. Avevo fatto un casino enorme, lo so.

Avrei dovuto trattare Blue molto meglio ma non l'avevo fatto.

Mentre Blue si precipitava fuori, il management aveva deciso che avrei potuto prendermi un paio di giorni liberi. Due giorni, per essere precisi.

Volevo passarli con lei ad Holmes Chapel.

Per vedere di nuovo mia madre, con lei al mio fianco.

Certamente non potevo affrontarla da solo... Magari con Blue sarebbe stato leggermente meglio ma non credevo che lei avesse tanta voglia di rivedermi al momento.

Decisi di chiamare Niall. Quattro squilli e si attivò automaticamente la segreteria.

Sospirando, mi accigliai. Perché diavolo non rispondeva?

Provai con Hanna e fu la stessa cosa. Segreteria telefonica.

Era fottutamente strano.


N  I  A  L  L

"Dove siamo?" mi chiese Hanna facendomi sorridere.

"Non penso che tu conosca Los Angeles così tanto, quindi sarò la tua guida turistica per un giorno." sorrise leggermente alla mia risposta e si aggiustò il cappello.

I suoi occhi erano così luminosi, azzurri, il suo sorriso così... beh, Hanna era accattivante. E non dimentichiamo i suoi morbidi capelli biondo cenere.

P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora