Capitolo cinquantanove

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Blue's pov

Camminavo affiancata da Harry con un sorriso sul viso.

Portavo la giaccia di Harry sulle spalle, così come il suo braccio.

"Allora..." Harry alzò le spalle.

"Allora?"

"I bambini. Dovremmo—"

"Lo prometto, glielo diremo. Okay?" annuii, interrompendolo. "Voglio farlo, e non ha neanche idea di quanto voglia che lo sappiano. A quanto pare gli piace la tua compagnia. Di solito con le altre persone sono molto più timidi."

"Beh, dopo tutto sono loro padre." sorrise, abbassando lo sguardo su di me.

Eravamo arrivati davanti casa mia, o nostra, Harry mi sollevò il mento con l'indice, per potermi dare un bacio.

Feci soltanto scontrare le labbra con le sue invece, e sorrisi.

"Provocatrice una volta, provatrice sempre." Harry puntualizzò, scuotendo la testa.

Suonai il campanello ridendo, ed aspettai.

Pochi attimi dopo Gemma aprì la porta, guardandomi con un sopracciglio sollevato.

"Hai detto un'ora, e sei stata fuori l'intera giornata. Anzi, per tutta la notte." ridacchiò guardando Harry e poi me.

"Mi dispiace." sussurrai. "Abbiamo... ci siamo presi un po' di tempo per noi. Abbiamo parlato e risolto delle cose."

Una parte di quello che le avevo detto era una bugia, avevamo fatto ancora una volte del 'sesso riparatore'.

Era stato una cosa veloce, ma era comunque una cosa che mi era mancata.

"Beh, buon per voi ragazzi. I bambini ora stanno dormendo. Quindi, se avete bisogno di qualcos'altro io—"

"Gemma, hai fatto molto oggi, grazie. Significa molto. Devo rimediare un giorno di questi, okay?" risi, mettendole una mano sulla spalla.

"Okay, bene allora. Ora vado. Nostra madre sarà sicuramente preoccupata della mia scomparsa. Di solito guardiamo CSI in serate come queste." iniziò, mentre ci oltrepassò e uscì sul porticato. "Ci vediamo!" ci salutò, scendendo in strada.

La salutammo entrambi prima che scomparisse dalla nostra vista, ed entrammo.

"Già, abbiamo parlato." disse Harry sarcarsticamente, facendomi sorridere.

"Beh cosa pensavi che le dicessi?" mormorai, sorridendo mentre guardavo la posta.

Sembrava nuova, quindi forse l'aveva presa Gemma quando era passato il postino.

Cercai tra le buste, increspando le labbra.

"Bollette. Bollette. Merda. E bollette." aggrottai le sopracciglia mentre le studiavo attentamente.

Harry ridacchiò, circondandomi la vita con le braccia, e posò il mento sulla mia spalla.

Mi guardava attentamente mentre guardavo ogni busta, l'ultima era... diversa dal solito.

"Harry." mormorai, mostrandogli la lettera.

Lesse le prime parole. "E' da parte della scuola. E' ... del nostro liceo."

"Già."

"Una riunione dei vecchi studenti!" esclamò, sorridendo. "Dobbiamo andarci assolutamente."

"E... che cosa pensaranno di noi gli altri?" sospirai, mordendomi ansiosamente il labbro.

"Hey, non importa." scosse la testa.

P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora