B L U E
Era un tipico martedì ed ero al mio solito posto in prima fila alla lezione di storia.
Trovavo divertente come tutti i secchioni si sedessero davanti, i ragazzi normali nel centro, e ovviamente, i delinquenti occupavano i posti dietro. Oddio, ero intelligente, studiosa e tutto il resto, ma non ero una nerd. Devo ammettere che ero più come la prediletta dagli insegnanti.
Quel giorno si sentivano dei bisbigli provenienti dal retro della classe e delle prese in giro. Dopo un minuto o due delle loro chiacchiere, la signora Senders, la nostra professoressa di storia, si girò fulminandoli con lo sguardo.
"Harry, se potessi non disturbare ancora una volta la mia classe, lo apprezzerei." esclamò rabbiosamente tra i denti.
Era il solito. Harry combinava pasticci in classe e veniva cacciato fuori.
Il suo comportamento mi faceva domandare se fosse mai stato in prigione.
"Oops." disse sarcasticamente e tutto il suo gruppetto rise.
Alzai gli occhi al cielo. Cretini.
"Adesso basta," abbaiò lei. "Punizione dopo la scuola! Per Styles e tutti i suoi amici."
Cosa? No!
No, no, no. Quel giorno avrei dovuto controllare l'aula delle detenzioni. Non per vantarmi, ma i professori si fidavano abbastanza di me per quel genere di cose.
Grandioso. Semplicemente grandioso.
"E Harry, vieni a sederti qui avanti, così non dovrò tenerti sempre d'occhio." La signora Sanders continuò con narici larghe come quelle di un toro.
"Ma-" Harry cercò di protestare.
"Ho detto, siediti qui." sibilò. Sorrisi abbassando lo sguardo. Non so perché, ma era divertente vederlo mettersi nei guai.
Mentre Harry prendeva posto al mio fianco, gli diedi un'occhiata, aveva le sopracciglia aggrottate. Aveva un'aria estremamente incazzata sul volto. Biascicò un paio di parole incomprensibili prima di girarsi verso di me.
"Non è la tua giornata, eh?" chiesi a bassa voce, in modo che solo lui potesse sentirmi. Invece di rispondere mi lanciò un'occhiata gelida che mi riportò alla notte precedente. Era andato via verso le cinque del mattino così da potersi preparare per la scuola, ma non ne vedevo il perché, onestamente aveva lo stesso aspetto di quella mattina.
"Hey, uhm," iniziò, facendomi rinvenire dai miei pensieri. "Quali erano le risposte?" stava parlando dei compiti che la signora Sanders ci aveva assegnato il giorno prima e che avrebbe chiesto ormai da un momento all'altro.
"Non te le dirò, avresti dovuto fartele da solo." sussurrai duramente allontanandomi da lui.
Harry rise delicatamente prima di rispondere "Certo che no, Miss Perfettina."
Improvvisamente sentii la sua mano salire lungo la mia gamba. Saltai sorpresa dalla sua azione e girai velocemente la testa verso di lui. Sorrise, lo stronzo si stava divertendo.
"Non adesso." sibilai guardandolo nello stesso modo minaccioso in cui aveva fatto la signora Sanders. Scrollò le spalle togliendo la mano dalla mia gamba, facendo rimbalzare la penna sul banco.
Aveva ancora quel sorrisetto odioso.
Al suonare della campanella raccolsi velocemente le mie cose ed uscii dalla classe. Mi feci strada fino alle mie amiche, accanto agli armadietti.
"Hey Blue." salutò Jane. Le feci un cenno con la testa sorridendo.
"Perché quella faccia? Tutto bene?" chiese Hayley. Spostarono tutte la loro attenzione su di me, il che mi fece sentire leggermente a disagio.
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P.S. I hate you (Harry Styles) [Traduzione italiana]
Fanfiction"Harry. Vieni stasera?" "Scordatelo, stavo dormendo." rispose seccato dal fatto che lo avessi chiamato alle tre del mattino. "Per favore." Lo implorai, alzando gli occhi al cielo. "Vuoi fare sesso?" Sorrisi alla sua domanda. "Mi farebbe molto piacer...