Pov. Taehyung
"Salve, mi chiamo Kim Taehyung, in queste slide vi presenterò i metodi rispetto l'insegnamento delle lingue straniere a un pubblico più adulto."Dai Taehyung devi solo presentarti e mostrare la presentazione sul power point, questo era ciò che mi ripetevo da più di mezz'ora mentre aspettavo il mio migliore amico, Hoseok.
L'agitazione mi indusse a fare su e giù per i corridoi torturandomi le mani, fino a quando intravidi la figura del mio amico per i corridoi e urlare il mio nome con una voce cosi squillante che si sarebbe sentita fino al Polo Nord.
"Taehyung, scusami , sono in ritardo ma la sveglia non è suonata in tempo." disse mentre cercava di riprendere fiato.
"Non ti preoccupare Hoseok, sono solo in ansia per oggi, e se iniziassi a balbettare davanti a tutti o se mi dimenticassi tutto?"
" Lo sappiamo entrambi che sei un ragazzo che eccelle e sei fra gli studenti migliori, per sentirti meglio perché non pensi a qualcosa o qualcuno che ti potrebbe tranquillizzare oppure pensa di star parlando con me . Credo che sia meglio entrare in aula siamo giusto in tempo."
" Si certo siamo in tempo per la mia figura di merda."
Con uno spintone da parte del mio amico entrai in aula e non feci in tempo a svignarmela che il professore, nonché mio zio, mi richiamò per prendere posto.
Per tenermi con la mente attiva decisi di cantare in mente "You're the man but I got the power" delle Little Mix, mi gasai talmente tanto che non mi accorsi che iniziai a cantare ad alta voce e catturare l'attenzioni di tutti. Fu in quel preciso momento che mi maledissi in tutte le lingue del mondo.
"Kim Taehyung, noto che ha molta voglia di parlare. La invito a presentare il progetto per primo e vorrei ricordarle che siamo all'Università non al karaoke."
Testuali parole dettate dal professore di Processi Cognitivi fecero ridere tutta la classe e l'unica parola a cui pensai in quel momento fu CAZZO non ha nemmeno un cuore per il proprio nipote. Mi alzai con determinazione e andai a posizionarmi davanti al computer per far partire le slide fino a quando alzai lo sguardo e rimasi imbambolato dalla presenza di un ragazzo mai visto in questo corso. Fu un miraggio, un bellissimo miraggio. Ciò che mi fece fare pensieri poco casti fu quel piercing al labbro che avrei voluto tanto succhiare e leccare con la mia stessa lingua, ma non era solo quel piercing che lo rendeva estremamente sexy. La sua bellezza era definita da capelli neri come la pece, ondulati e leggermente lunghi che coprivano a stento gli occhi, quest'ultimi erano di un color marrone scuro luccicante e taglienti adornato da uno sguardo seducente e beh per ultimo e non per importanza quei bicipiti che trasudavano una scia di ormoni. Insomma il tipico ragazzo perfetto che tralasciava un pizzico di mistero per cui tutti i ragazzi e ragazze sbavavano dietro. E chi sono io per privarmi di tale bellezza? Gli occhi sono fatti per guardare.
"Wow, complimenti alla mamma!" quella frase dettata dalla mia impulsività mise fine a quell'ultimo briciolo di dignità che mi rimase, affondando nella fossa delle Marianne.
Sprofondai dalla vergogna quando notai che quel ragazzo dai capelli neri roteò gli occhi e mimò un "Asciugati la bava, sfigato", rimasi in uno stato di trance che venne interrotta dalla voce del prof.
"Signorino, a questo punto la prego di tornare a posto e il suo progetto non verrà valutato!"
"Ma dai zio, ti prego!" cercai di implorarlo ma l'unica cosa che ottenni fu una strigliata da parte sua, non che avesse torto ma poteva benissimo evitare di danneggiare la situazione.
A fine lezione avvisai Hobi di avviarsi alla mensa e prendere posto anche per me, perché in mente mia avevo il presentimento che la strigliata di prima non fosse terminata del tutto. Ovviamente il mio presentimento non erra mai.
"Ragazzino, ma si può sapere cosa ti sta succedendo? Sei alquanto strano in questi giorni. Per caso ti senti male oppure sei innamorato? Sai è normale, quando si è innamorati si ha la testa fra le nuvole. "
"Zio una domanda alla volta, ah e no non è niente di tutto questo. Sono semplicemente in ansia e sotto stress. E poi sai che non c'è bisogno che mi fidanzi per avere la testa fra le nuvole. Come puoi notare sono abbastanza imbranato di mio. Penso che oggi abbia toccato il fondo persino il ragazzo nuovo mi ha dato dello sfigato, pff."
"Tesoro, non è vero che hai toccato il fondo, vorrei ricordarti di quella volta che sei andato a sbattere contro un palo davanti il ragazzo con cui ti stavi frequentando. Oh mio piccolo Taetae, io ti amo per quel che sei e sai che anche i tuoi genitori sarebbero fieri di te, perciò prenditi un pausa e non stressarti troppo. Magari molte persone ti reputano strane ma sei la persona più gentile, dolce e intelligente che abbia mai conosciuto. Per me sei stata, sei e sarai una benedizione. Mi raccomando qualche volta torna a casa mi manchi e soprattutto manchi al nostro vicino di casa." cosi dicendo se ne andò facendomi un sorrisetto pervertito.
"Sei inquietante!" gli urlai.
Non capisco ancora perché si sia intestardito che abbia una tresca con il suo vicino trentenne, Min Yongi. Ma vabbè sarà la crisi di mezza età a farsi voce.
Mi diressi prima in bagno con lo scopo successivamente di raggiungere il mio migliore amico in mensa. Ma appena entrai in bagno i miei occhi scorsero quel ragazzo che aveva rubato la mia attenzione in classe, cosi decisi di farmi forza e iniziare una conversazione e magari scusarmi per quello che era successo in classe forse mi aveva dato dello sfigato perché si era sentito a disagio. E posso anche capirlo.
"Ehi, io sono Taehyung, ma credo che tu l'abbia capito, tu come ti chiami? Non ti ho mai visto,sei per caso nuovo o hai cambiato facoltà? O meglio hai studiato all'estero e hai deciso di tornare a Seoul?"
"Fatti i cazzi tuoi!"
Ah beh, breve e coinciso se ci penso poteva andare peggio. Ma neanche il tempo di rispondere che mi interruppe.
"Ah e non crearti false aspettative, mi dispiace so di essere dannatamente bello che vorresti scoparmi e non mentirmi. Ho visto come mi hai mangiato con gli occhi a lezione ma da come puoi capire abbiamo gusti talmente diversi e sono fidanzato con una ragazza. RAGAZZA NON RAGAZZO. Ed è anche una delle ragazze più belle dell'università."
"Quindi ricapitolando non mi vuoi dire neanche come ti chiami?"
"Sei proprio una scocciatura!"
" E tu tanto bello quanto coglione. Peccato che tutta questa bellezza sia sprecata in un pallone gonfiato come te!" e fu cosi che usci trionfante se non fosse che il destino funeste decise di darmi la grazia finale di questa giornata facendomi sbattere contro la porta mentre cercavo di andarmene. Mi inginocchiai imprecando tutti i miei antenati e tutto ciò che potevo sentire era la sua risata riecheggiare per tutta la stanza. Mi voltai e la mia rabbia si dissipò appena vidi le sue labbra aprirsi in un semicerchio con quei denti sporgenti che lo facevano sembrare tenero talmente tenero che il mio cuore si scaldò. Peccato che mi dovetti ricredere quando mi sorpassò e mi diede dell'idiota.
Che stronzo maledetto.
Controllai l'orario sul telefono e mi accorsi dei messaggi da parte di Hoseok avvertendomi di sbrigarmi a raggiungerlo perché la pausa pranzo stava terminando e fu cosi che iniziai a correre per i corridoi.
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"Eccomi!"
"Mio Dio Taehyung , sei un disastro. Cosa hai combinato in faccia? Hai un livido in fronte. Ti sei per caso picchiato con qualcuno? Non pensavo avessi una parte combattiva."
"Hobi non ridere, non è divertente. È una storia lunga dopo te la racconto."
"Spiegati allora."
E fu cosi che la pausa pranzo passò.
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CHE PASTICCIO, KIM TAEHYUNG! ~TAEKOOK~
RomanceLe vite di Kim Taehyung e Jeon Jungkook si intrecceranno evidenziando la differenza fra entrambi. Mentre il primo risulta essere un polo d'attrazione di momenti imbarazzanti e spesso si ritrova in situazioni scomode, l'altro si presenterà come una...