CAPITOLO 12

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Pov. Jungkook

Mi risvegliai dal sonno e controllai l'orario, erano le quattro del mattino. Perché mi sembra che il tempo passi così lentamente? Non riuscivo a prender sonno al solo pensiero che sarebbero mancati ancora quattro giorni prima di ottenere la mia totale libertà. Mi alzai il più piano possibile dal letto e andai in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Non mi resi conto che ero l'unico sveglio fino a quando quella bestiolina zampettando si avvicinò alla mia gamba sinistra. Mi abbassai per sollevarlo e me lo portai al petto.

"Non riesci a dormire anche tu, mmh?"

"Scommetto che quel disgraziato del tuo padrone non ti ha neanche portato fuori a fare i tuoi bisogni!" in risposta il cagnolino abbaiò.

"Lo sapevo! Quell'imbranato non è capace di prendersi cura manco di un cane! "

"Tannie andiamo a farci un giro! Tanto Taehyung non sentirebbe neppure i ladri entrare in casa!"

Come ciliegina sulla torta ci mancava solo che mi mettessi a parlare con un cane. Bravo Jungkook. Passare tutte queste lunghe giornate con quel ragazzo noceva alla mia salute mentale.

Stavamo girovagando per le strade buie della città. Mi soffermai ad osservare il cielo colorito di un blu scuro, mi cullai in quel leggero freddo facendomi trasportare in un momento di serenità. Sarebbe bello se fossi capace di fermare il tempo e farmi avvolgere dalla brezza notturna. Respirai a fatica pensando che fosse giunto il momento di tornare a casa, appena aprì la porta nel buio totale scrutai l'ombra di Taehyung rannicchiato su sé stesso per terra mentre tremava. E lui cosa ci faceva sveglio a quest'ora? Accesi la luce ma lui sembrava non essersene accorto anzi dava l'impressione di essere terrorizzato. Ma terrorizzato di cosa?

"Taehyung?" nessuna risposta.

"Taehyung?" ancora nessuna risposta.

"Taehyung? Mi sto preoccupando. È successo qualcosa?" chiesi sperando in una sua risposta ma ancora nulla.

Lo affiancai e mi piegai sulle mie ginocchia sporgendo il braccio sulla sua spalla.

"Ti prego! Non mi toccare!"

"Tae sono io. Jungkook."

Subito dopo che sentì il mio nome alzò il viso e vidi delle lacrime trafiggere il suo viso, i suoi occhi erano rossi e gonfi.

"Jungkook?"

"Chi dovrebbe essere se non io?"

Neanche finì la frase che mi si fiondò addosso facendomi cadere all'indietro, mi stringeva forte a sé mentre continuava a piangere.

"Pensavo te ne fossi andato. Quando mi sono s-svegliato non eri nel l-let-to al mio fianco e ho cominciato a cercati ma non sono riuscito a trovarti da nessuna parte. "disse in un pianto singhiozzante.

"Non piangere. Sono qui non vado da nessun'altra parte. Va bene?"

"Mmh."

"Ti porto a letto, ok?"

Acconsentì con un cenno del capo. Lo presi in braccio gentilmente e lo appoggiai sul letto. Dopo avergli rimboccato le coperte mi afferrò il braccio e mi intimò di prendere posto vicino a lui.

"Non hai sonno?" gli chiesi

"Non riesco a dormire."

"Tae sono le quattro e mezza di notte e fra qualche ora ci dobbiamo svegliare."

"Mi potresti accarezzare i capelli?"

"Taehyung non puoi dormire e basta?"

"Allora vuol dire che non dormiremo!" disse incrociando le braccia al petto indispettito.

CHE PASTICCIO, KIM TAEHYUNG! ~TAEKOOK~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora