Pov. Taehyung
Mentre stavamo lavando i piatti ebbi la possibilità di conoscere meglio Jimin e constatai che fosse una persona deliziosa quanto tenera. Nonostante fosse la prima volta che lo incontrai potei captare che fosse una persona simpatica, dolce e gentile. Dal punto di vista fisico Jimin è il tipico ragazzo ideale che conquisterebbe i cuori della maggior parte dei teenager, con quei occhi a mandorla color nocciola contrastati dai suoi soffici capelli di un rosa che rammentava la dolcezza dello zucchero filato, un viso delineato da tratti angelici e delle labbra carnose e rosee. Insomma la sua bellezza non era per niente uno scherzo. Allora mi chiesi cosa potesse c'entrare con quel scorbutico scimmione palestrato di Jungkook. I miei pensieri si interruppero quando Hoseok cominciò a lanciare l'acqua sia a me che Jimin. Circondati dalla frivolezza creatasi in quel piccolo frammento di tempo iniziammo a schizzarci, naturalmente sotto osservazione di quel musone lungo dissociandosi da ciò che stava accadendo. Spontaneamente mi voltai verso di lui e miei occhi furono attratti dai suoi come se fossero una calamita, i suoi occhi erano profondi come due pozzi neri, più mi soffermavo a guardali e più non riuscivo a trovare una fuga da essi. Il suo sguardo trasmetteva tristezza come se uno stato di malinconia lo stesse avvolgendo e quasi mi pentii di come l'avevo risposto in malo modo per tutta la giornata. Provai uno strano dolore al petto, tutto ciò che volevo era renderlo felice anche solo per un secondo. Dunque per coinvolgerlo riempii una bacinella d'acqua senza farmi accorgere e glielo gettai addosso. In sua risposta urlò infastidito imprecando per il getto d'acqua fredda e incominciò a tremare. La mia concentrazione venne catturata dalla sua maglia completamente bagnata creando un effetto di trasparenza dove potei notare i suoi addominali ben scolpiti. Perso in quello spettacolo non mi accorsi che si avvicinò verso di me svuotandomi addosso tutto il detersivo dei piatti e per concludere con tanta finezza prese una bottiglia d'acqua piena e me la rovesciò addosso. La miscela del sapone e dell'acqua resero ancora più scivoloso il pavimento e neanche il tempo di fare un passo in avanti scivolai all'indietro e la mia schiena sfregò contro il pavimento ruvido. Cominciai a singhiozzare e dalla mia bocca fuoriuscivano delle bolle di sapone. Hoseok e Jimin non fecero caso di cosa stesse succedendo e continuarono a scherzare fra di loro ridendo come dei matti. Fu in quel momento che realizzai la presenza di Yoongi, Namjoon e Jin dando l'impressione di essere furibondi. Credo che questa volta Namjoon mi ucciderà definitivamente. Dovrei iniziare a pregare per la mia incolumità oppure implorarlo in ginocchio. Forse implorarlo non è una brutta opzione.
"Ragazzii!" urlò Namjoon e come darli torto. La cucina era un disastro e noi non eravamo da meno.
"Non vi possiamo lasciare un attimo da soli? Siete per caso dei bambini? Dio Taehyung perché cavolo sei steso a terra?"
Cercai di risponderlo ma Jungkook mi precedette.
"Succede che questi tre hanno iniziato a scherzare con l'acqua gettandosela addosso e tuo nipote è stato cosi intelligente da riempire una bacinella e buttarmela addosso."
"Ok è vero, ma Jungkook non omettere ciò che hai fatto tu!" dissi ancora steso per terra.
"Taehyung alzati perché cazzo sei ancora steso per terra!" mi disse rimproverandomi Jin.
Cercai di alzarmi ma l'unica cosa che accadde fu ricadere di nuovo per terra, sentii un dolore allucinante che partiva dalla schiena per terminare al sedere. Namjoon accorse in mio soccorso e cercò di aiutarmi ma lui cadde sopra di me.
"Nam ti prego spostati sei troppo pesante, oddio non respiro!"
"Questa è tutta colpa tua!" mi disse mentre si spostava al lato opposto al mio.
"Esatto è tutta colpa tua. Se magari la smettessi di essere un bambino e ti comportassi da persona matura adesso saremmo stati tutti a casa propria e non avrei dovuto sopportarti. Senza che me lo chiedi te lo dirò io il motivo per cui non ho voluto fare la tua conoscenza. È per questo, ti sei visto sei un disastro. Non riesci a stare per un minuto in piedi sembra che la forza di gravità con te non abbia funzionato. Sei soltanto un guaio e saresti capace di rovinare le giornate a chiunque. Si, perché oggi è stata la giornata più orrenda che abbia mai potuto trascorre in tutta la mia vita a causa della tua mentalità superficiale. Sembri un deficiente e parli persino come tale. Perciò Taehyung cresci un po'. E smettila di girarmi intorno, ti scongiuro. Non voglio vedere più la tua miserabile e patetica faccia! Sei stato come un pugno all'occhio." disse il corvino infuriato.
"Ehy Jungkook non pensi di star esagerando? Voleva solo scherzare" disse Jimin.
"Il problema è che non sono in vena di scherzare, soprattutto con lui."
Rimasero tutti a bocca aperta a quell'affermazione.
Lacrime amare stavano percorrendo il mio viso non mi preoccupai di asciugarle. Si erano amare come la cruda verità che mi venne sbattuta in faccia. In quel momento pensai davvero che fossi una causa persa ed era per questo che nessuno riusciva a prendermi seriamente. Mi sono sempre sentito diverso dagli altri per questo motivo. Ciò che mi fece più male era che non aveva torto e non potevo contrariare quello che aveva detto.
"Mmh, mi dispiace. Adesso tolgo il disturbo non vorrei recare altri danni. Mi dispiace Jin che ci siamo conosciuti in questo modo, sono davvero desolato. Sono sicuro che ti prenderai ben cura di Nam. Con permesso..." e fu cosi che uscì da quella casa cercando di trattenere le lacrime. L'unica cosa che potei sentire fu il rimbombo della voce preoccupata di Hoseok che cercò di richiamarmi più volte. Ma non mi voltai neanche una volta. Era meglio così. Potevano tutti ritrovare la loro calma. Prima di dirigermi nel mio appartamento mi fermai davanti un chiosco di gelati. Il proprietario del chiosco notò il mio malumore e cercò di migliorarlo.
"Ragazzino saresti ancora più bello se non fossi imbronciato. Perciò sorridi."
Tutto ciò che riuscì a rispondere fu un grazie.
"Ahimè, questa è la vita. Ci sono brutti giorni ma senza di essi non sapresti apprezzare quelli belli che verranno. Perciò su con il morale!"
Gli sorrisi genuinamente, forse il primo sorriso del giorno e ne fui grato. Furono poche parole ma capaci di scaldarmi il cuore.
Dopo che finì di mangiare il gelato andai a casa.
Appena arrivai la prima cosa che feci fu buttarmi sul divano affiancato da dei fazzoletti in scatola appoggiati sopra il comodino.
Accesi la televisione e come sempre feci partire il film "Titanic". Per tutto il tempo piansi e mi chiesi se mai mi potesse succedere di trovare un Jack nella vita. Una persona che mi ami cosi tanto da poter sacrificare la propria vita per me. Logicamente dopo aver spento la televisione misi su Youtube la canzone di Celine Dion " My heart will go on". Stavo cantando a squarciagola in piedi sul divano fino a quando non mi accorsi della presenza di Hoseok.
"E tu come hai fatto ad entrare?"
"Taehyung per caso non ti ricordi che mi hai dato un copione delle chiavi perché avevi paura ancora potessi perdere la tua?"
"Si ok ma cosa ci fai qui?"
"Sono venuto perché ero in pensiero!"
"Ah ok, come puoi vedere sto bene adesso puoi anche andartene." dissi indicandogli la porta.
"Non mi dire che l'hai fatto di nuovo?"
"Di cosa stai parlando?"
"Hai di nuovo rivisto il Titanic. Cosi potevi trovare la scusa di aver pianto per il film e non perché ti senti ferito. E adesso potresti scendere dal divano e abbassare il volume della musica. Dobbiamo parlare."
"Va bene." gli risposi scocciato.
"Taehyung siediti accanto a me." e fu così che seguì il suo consiglio.
"Ascoltami attentamente, so cosa stai pensando perché ti conosco e fin troppo bene. Questo non è il Taehyung che conosco quello che conosco io è solare, gentile ed è una bellissima persona che tutti impazzirebbero e farebbero salti mortali pur di averti al loro fianco. E se ci sono persone che non ti accettano per ciò che sei, beh andassero al diavolo. Sei la particolarità più stupefacente che possa esistere. Io sono il tuo migliore amico e lo rimarrò per sempre."
Lo ringrazia e mi fiondai sulle sue braccia per stringerlo sempre più forte a me.
"Non mi importa se le altre persone mi possano reputare un casino, io ho te e questo mi basta. A meno che domani incontrerò l'amore della mi vita." dissi ridendo coinvolgendolo in una grossa risata.
"Vedi è per questo che ti adoro, sei irrefrenabile."
Continuammo a parlare però questa volta del più del meno fino a quando non ci appisolammo sul divano.
Ecco un nuovo capitolo ;)
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CHE PASTICCIO, KIM TAEHYUNG! ~TAEKOOK~
RomanceLe vite di Kim Taehyung e Jeon Jungkook si intrecceranno evidenziando la differenza fra entrambi. Mentre il primo risulta essere un polo d'attrazione di momenti imbarazzanti e spesso si ritrova in situazioni scomode, l'altro si presenterà come una...