CAPITOLO 2

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Pov. Jungkook

Pff, ma seriamente quello sfigato pensava di potersi approcciare cosi facilmente con me e poi parlandone seriamente nel caso in cui fossi stato gay di certo non gli avrei prestato attenzione neanche se fosse stato l'ultimo essere vivente sulla terra.

I miei pensieri furono interrotti da una voce che conosco da quasi una vita, Jimin ovvero il mio migliore amico.

"Jeon Jungkook, si può sapere dove sei stato per tutto questo tempo?" mi disse con un tono di voce carica di un misto di rabbia e irritazione, ma lo sappiamo entrambi che non riuscirebbe ad intimidire neanche una mosca.

"Ehy My Little Pony, respira ed inspira."

"Kook la dovresti smettere di chiamarmi cosi solo perché mi tingo spesso i capelli, sai dovresti stare al passo con la moda. Guarda come mi dona la tinta rosa sai se potessi sdoppiarmi certamente avrei fatto addirittura un pensierino su me stesso."

"Oh mamma, Jimin ti prego non riesco più a seguire i tuoi discorsi che non hanno neanche un senso logico. "

"Comunque non mi hai ancora detto dove sei stato. Non pensare che me ne sia dimenticato. Ero preoccupato che ti fosse successo qualcosa o magari che avessi picchiato qualcuno."

"Ma davvero Jimin? Pensi seriamente che avessi iniziato una rissa? E soprattutto non sono dovuto a darti spiegazioni di cosa faccio o non faccio."

"Uff dovresti smetterla di essere cosi scontroso almeno con me, sai ti sopporto da almeno dieci anni."

"Va bene, scusami. Non mettere il broncio lo sai che non volevo risponderti cosi. Comunque come mai mi cercavi?" dissi quasi dispiacendomi della mia risposta, di certo non me la potevo prendere con lui.

"Ah è vero me ne stavo quasi dimenticando, volevo ricordati che tuo cugino mi avvisato di dirti che stasera a cena saremo da lui."

"Non capisco perché abbia avvisato te e non me."
"Magari se controllassi il tuo telefono potresti vedere le chiamate perse e i messaggi che ti ha inviato. Non rispondi mai al telefono."

Presi il telefono per controllare se fosse vero o meno e notai almeno dodici chiamate perse da parte di Yongi cosi decisi di inviarli un messaggio scusandomi per non avergli risposto e confermando la nostra presenza stasera.

"Mhh, hai ragione Chim. Comunque adesso gli ho mandato un messaggio, non ti preoccupare. Allora adesso vado, ci vediamo stasera."

"Aspetta un attimo, dove pensi di andare?"

"Ho un appuntamento con Rebecca."

"Uff, ancora quella."

"Jimin quella ha un nome e il suo nome è Rebecca quindi per favore smettila."

"No non la smetto, non mi piace per nulla. Ma hai visto come mi guarda, di certo non li sono simpatico e ci scommetto il mio culo."

"Rebecca è una brava ragazza, docile ed è veramente bella."

"Si certo bella come la dea Circe, prima ti seduce e poi ti trasforma in un maiale. Comunque non voglio che fai tardi, quella piccola creatura velenosa ti starà aspettando. Ad ogni modo arriverà il mio momento di dirti "te l'avevo detto."

E fu cosi che Jimin girò i tacchi sculettando per la strada. A volte penso che sia cosi pieno di se ma non fa niente l'importante è che ci creda.

Erano le 2 di pomeriggio e l'appuntamento prestabilito con Rebecca era alle 13.30, dovevamo pranzare insieme in un nuovo ristorante cinese che aveva aperto da almeno una settimana.

Appena arrivai la vidi fuori il ristorante e non riuscii a scostare gli occhi dalla sua figura. Bellissima. Questo era tutto ciò che frullava nella mia mente.

CHE PASTICCIO, KIM TAEHYUNG! ~TAEKOOK~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora