Capitolo 34 [Bisbiglio]

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PoV Tara

Non mi sento molto bene.

Ho il corpo malmesso, non provo più sensibilità agli arti.

Sono strana, leggera ma con un macigno sul petto.

Mentre il mio corpo sembra essere una piuma che viene fatta danzare dal vento senza poter fare resistenza, il mio cuore si sente forte e chiaro ed è completamente in contrapposizione col resto di me.

Un tamburo che suona forte e riecheggia potente dentro alla mia cassa toracica non lasciandomi la possibilità di ascoltare altro se non quel battito irregolare e intenso. 

Sto cercando faticosamente di aprire gli occhi ma non ci riesco, è inutile.

Il massimo che riesco a vedere è la moquette impolverata e il sangue che la ricopre... Tanto, troppo sangue.

Ne sento l'odore che infastidisce le mie narici.

Ora però non riesco a vedere neanche più il pavimento in realtà, è buio e percepisco filtrare sulle palpebre un po' di luce dalla finestra della stanza.

Vorrei tapparmi il naso con le mani per il tanfo, alzarmi e andare via.

Uscire di qui e poter respirare dell'aria fresca, correre e pulirmi con la pioggia dal sangue che mi ricopre il corpo, la casa, la testa.

Dannazione però, questo non mi è proprio possibile.

Mi sento  nel corpo di un'estranea, con la quale non vado neanche d'accordo.

Cerco anche di urlare ripetutamente ma senza successo.

È come se mi avessero attivato il silenzioso, non esce neanche un suono dalle mie labbra.

Ci riprovo.

Una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci volte ma, per mia ulteriore sfortuna la situazione precipita a grande velocità.

Sento del sangue arrivare all'altezza della mia faringe per poi uscire dalla bocca.

Tossisco violentemente, il mio cuore inizia a battere in modo ancora più irregolare... Che sensazione sgradevole. 

Mano a mano che il sangue esce, mi rendo conto di star perdendo conoscenza e questo non mi è possibile, assolutamente no.

Cerco con tutte le forze che mi sono rimaste di cercare di aprire ancora un po' gli occhi, concentrare il mio udito su qualcosa... Cercare di tenermi sveglia, attiva ma non ci riesco e cado in una voragine buia, dove non c'è luce, non ci sono suoni e neanche odori.

Che cosa mi sta succedendo?

Dovrei non sentire i miei stessi pensieri, eppure eccoli a farmi compagnia.

È scuro intorno a me, vorrei dire di percepire qualcosa ma non è così.

Sembriamo esserci solo io e la mia coscienza qui, in questo luogo senza spazio e tempo.

/: "Tara?"

Ho sentito bene? 

Una voce, oltre alla mia?

/: "Tesoro?"

Conosco questa voce, di chi è? Perché c'è qualcuno qua con me?

Anche se totalmente al buio riesco ad alzarmi e a posizionarmi in piedi, cerco di guardare in ogni direzione ma non riesco a vedere neanche le mie stesse mani.

Ho forse perso la vista?

/: "Tara, sono qui"

Eccola di nuovo, quella voce.

Flechazo, "Amore a prima vista"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora