Capitolo 35 [Cigolio]

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PoV Sam

Sono ore che mi trovo dentro a questa stanza della caserma di Harlesden.

La luce a led va ad intermittenza, le pareti seguono la luminosità delle lampadine.

Chiaro, scuro, chiaro, scuro... Ho gli occhi stanchi e i led al momento non mi sono d'aiuto, tutt'altro.

Di fronte a me c'è il bicchiere d'acqua che mi ha offerto un agente, avrò bevuto a malapena tre, al massimo quattro sorsi.

Ho lo stomaco sottosopra e la testa altrettanto, che situazione.

Giro la testa verso la mia sinistra, la porta cigola facendo riecheggiare il suono acuto del metallo pesante in tutto il perimetro della stanza.

È un altro poliziotto, non l'ho mai visto prima d'ora.

Ha una stazza massiccia ed è alto, molto alto... Avrei paura di un tizio del genere se fossi davvero un criminale.

Poliziotto: "Samuel Webb?"

Annuisco.

Poliziotto: "Posso farti una domanda? Voglio che tu sia il più sincero possibile con me, ok?"

Mentre mi pone queste domande si siede di fronte a me, appoggiando la schiena sullo schienale della sedia.

Sam: "Certo"

Mi sorride leggermente, o è la luce a led ad ingannarmi?

Poliziotto: "Prima della mia domanda... Vedo che non hai bevuto molto, vuoi qualcos'altro?"

Sam: "No no, ho solo un po' di mal di stomaco"

Mi osserva di traverso  prima di ricominciare a parlarmi.

Poliziotto: "Samuel, mi dispiace tanto per ciò che è accaduto..."

Gli dispiace?

Di che cosa sta parlando?

Sono ore che sono rinchiuso qui e nell'arco di questo tempo si sono susseguiti più agenti senza mai smettere di accusarmi di omicidio, irruzione in una proprietà privata, rapimento.

Il poliziotto di fronte a me sospira.

Poliziotto: "Lo so, non immagino come dev'essere stato essere accusati per qualcosa che non si è commesso"

Non capisco, come sa che io non sono colpevole?

Poliziotto: "La scorsa notte sei stato trovato di fronte alla casa di Tara Peterson e sua figlia, scacciando Scott che stava cercando di irrompere nella loro abitazione. È giusto?" 

Sono sempre più confuso, seriamente.

Annuisco, al momento mi mancano le parole.

Poliziotto: "Dentro alla volante c'era un agente e vi siete diretti verso l'ospedale, non è vero? La ragazza, Astrid Peterson è stata attaccata da Scott" [Capitolo 29]

Sono riusciti a capire che è stato lui?

Sento il petto alleggerirsi.

Sam: "Avete trovato delle prove? Io ho cercato di dire agli agenti presenti la scorsa notte che quell'uomo è uno squilibrato..."

L'agente mi fa cenno con la testa di sì, lo lascio continuare a parlare.

Poliziotto: "Il poliziotto della volante si è diretto dopo l'accaduto dall'ospedale a casa Peterson e ha fatto installare delle telecamere e delle cimici dentro l'abitazione"

Perdo un battito.

Sam: "Come? Ciò significa che..."

La porta si riapre, mi volto.

Flechazo, "Amore a prima vista"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora