Flechazo, "Amore a prima vista"

Capitolo 24 [Lindgren]

PoV Astra

Apro gli occhi, ma c'è una luce fortissima bianca che pervade le mie pupille.

Ci metto un po' prima di riuscire a capire dove sono.

Guardo di sfuggita il mio braccio.

Merda, è completamente fasciato e se muovo anche solo un dito mi fa male.

/: "Hey"

Mi volto di scatto, non posso crederci.

Astra: "Mamma..?"

Mamma Astra: "Finalmente sveglia, come stai?"

Sono morta, non c'è altra spiegazione.

Astra: "Cosa ci fai qui?"

Mi guarda negli occhi, per poi abbassare lo sguardo a terra.

Mamma Astra: "Mi dispiace.."

Astra: "Ma che stai dicendo?"

Mamma Astra: "Se fossi una madre migliore non sarebbero accadute molte cose, tra cui questa"

Afferma, mentre mi accarezza il braccio dolorante.

Schivo il suo tocco, notando del dispiacere profondo nel suo viso.

Non riesco a capacitarmi di tutto questo.

Mia madre, è qui a dispiacersi per me?

Astra: "Dimmi la verità, è una candid camera"

Rido, nervosa.

Mamma Astra: "No, sono qui per te.."

La osservo, cercando di capire se posso fidarmi.

Astra: "Non è facile per me tutto questo"

M'interrompe.

Mamma Astra: "Lo so, però ascolta, ho una sorpresa per te"

Astra: "Non è già questa una sorpresa?"

Mi guarda per un paio di secondi, per poi sorridermi e facendomi cenno di no con la testa.

Mamma Astra: "Arrivo subito"

Chissà cos'ha in mente, sono disorientata.

Fisso il vuoto, non capendo sinceramente cosa sta accadendo nella mia vita ultimamente.

Mi sento la protagonista di qualche romanzo bizzarro.

/: "Non muori mai stronzetta"

Non posso crederci.

Lily, la mia adorata Lilith.

Rido alla sua battuta e rispondo con un grande sorriso.

Astra: "Ahimè, no"

Ridiamo tra noi, quando qualcuno ci interrompe.

/: "Pippi Calzalunghe è tornata tra noi"

Non credo di aver capito bene.

Come sono stata appena chiamata?

Samuel si avvicina, sorridendomi.

Astra: "Come fai a saperlo?"

Sam: "Di cosa stai parlando?"

Astra: "Di come mi hai chiamata"

Mia madre interviene:

"Gliel'ho detto io"

La guardo, non riesco a capire tante di quelle cose, che rimango senza parole.