Capitolo 34 - Mia principessa

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[Piccolo angolo autrice:Hola, non so se potrò più aggiornare fino a domenica perché parto. Vado a Barcellona. Spero davvero di riuscire ad aggiornare. Ah, dimenticavo! Mancano tipo 6 o 7 capitolo alla fine. Sono strapresa da un film e lo sto guardando 20mila volte sul computer. Lo so, sono pazza. E oltretutto sto scrivendo alcuni capitoli per il sequel.Ora sto diventando troppo noiosa, quindi vado. Bye.]

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Capitolo 34 - Mia principessa

Mia madre era appostata sull'uscio della cucina con un frustino in mano ed io indietreggiai fino a sbattere contro il tavolino dell'ingresso. Mio padre probabilmente era in ufficio e non poteva né sentirci né aiutarmi «Dove sei stata Elena Alice Rosati?!» chiese arrabbiata. Io ero una ragazza diligente e non mi piaceva infrangere le regole, questa volta però Lio mi aveva distratta quindi senza rendermene conto era arrivata troppo tardi a casa. Con lui perdevo la cognizione del tempo, talmente stavo bene. Tornai alla realtà e mi reso conto che mi aveva chiamata con il mio nome intero, cosa che mi infastidiva moltissimo. «Ero in giro» risposi a bassa voce, distante da lei. Incuteva timore con quel frustino in mano. «Con chi? Sentiamo» disse scocciata battendo il piede. Purtroppo dovevo dirle di Lio e del pomeriggio trascorso insieme, era arrivato il momento di accennare a questa cosa. A Capodanno pareva che nessuno avesse capito della nostra relazione, quindi era giusti dirle la verità, o almeno una parte «Ero con Lio». La sua espressione mutò nel giro di due secondi all'udire le mie parole «Ah...allora va bene...mi fido di quel ragazzo, però dovresti avvisarmi quando torni tardi.». Wow. Rimasi stupita dalla rapidità con cui aveva cambiato idea venendo a conoscenza del nome della persona con cui ero stata. Quando avevo nominato Lio era cambiata totalmente la situazione, lei si era sciolta e l'arrabbiatura era scomparsa in cinque secondi. Come riusciva Lio ad avere un tale potere sugli adulti?
«E stasera vorrei uscire» mi morsi il labbro inferiore. Sentii che era meglio togliersi subito il dente e chiederle se potevo, nonostante il ritardo di questo pomeriggio. Alzò lo sguardo con una velocità supersonica e mi fece il terzo grado, come se la scenetta precedente non fosse bastata «Con chi?». Le dovetti nominare ciascun componente del gruppo per non rivelarle che sarei uscita solamente con il biondo. Non volevo che si facesse dei film strani, non era ancora arrivato il momento di uscire allo scoperto con loro «I miei soliti amici:Jeamy Hood, Alex Męndoza, Emma, Azzurra e Lio». Il suo braccio si rilassò e il frustino le sfiorò il grembiule bianco «Va bene» disse sconfitta. Provò a tornare in cucina, con l'idea di continuare la preparazione della cena, ma la bloccai ulteriormente  «E magari dormo da Emma, ovviamente prendo ora i libri per domani» aggiunsi .Annuì ancora scocciata e tornò in cucina. Non volevo tirare troppo la corda, ma dovevo avvisarla. Per fortuna aveva creduto alle mie bugie ed io potevo uscire tranquillamente con Lio, e soprattutto dormire da lui. Sospirai di sollievo e finalmente dopo una giornata pesante di scuola mi fiondai in camera mia per prepararmi. La prima cosa che dovevo fare era chiamare Emma per avvisarla e chiederle di coprirmi. Mi ero successo spesso di coprirla ed adesso era il suo turno di aiutarmi. Mi buttai sul letto e presi il telefono per chiamarla, durante l'attesa osservai il soffitto. «Pronto?» disse una voce dall'altra parte del telefono. «Ciao Emmuzza» «Ciao Ele» rispose sbadigliando. Probabilmente stava facendo un pisolino. «Stasera dovresti coprirmi» le chiesi speranzosa. Attesi una sua risposta mordendomi il labbro inferiore. «Cosa combini?» il suo tono di voce era mutato da stanco a malizioso. Aveva già capito. «Esco con Lio e poi sto da lui per la notte, ho detto a mia madre che dormo da te» mi giustificai. «No problem, chica , ti copro io, però domani mi racconti tutto!» «Va bene, graziiii, ci sentiamo.» la salutai. «Ciaoooo». Chiusi la chiamata e mi occupai della preparazione del necessario per la notte. Avevo preparato prima di tutto lo zaino, nel quale avevo inserito i libri per la lezione del giorno dopo, e la cartellina con le tavole da consegnare. Inoltre, avevo inserito nello zaino alcune cose molto importanti per trascorrere la notte fuori casa come il mio beauty case ed un cambio di vestiti.

Il nostro amore impossibile (INAI's series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora