Capitolo 32 - Sei la mia ragazza

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Capitolo 32 - Sei la mia ragazza

Purtroppo la bellissima vacanza nella casa di Courmayeur era finita ed il ritorno a scuola era stato alquanto deprimente. La mia sveglia rosa a forma di maialino aveva ripreso con la sua agonia, facendomi tornare alla realtà. Non ero pronta a riprendere la routine scolastica. Gli ultimi giorni di vacanza era trascorsi ancora con la famiglia di Lio in montagna, dove ci eravamo cimentati nei compiti restanti che ci avevano assegnato i professori. Prima di Capodanno mi ero rifiutata categoricamente di aprire libro. Durante le vacanze preferivo trascorrere una serie di giorni in totale relax e dopo concentrarmi sui compiti. Il giorno prima dell'imminente ritorno avevamo incontrato il gruppo e avevamo festeggiato come solo noi sapevamo fare divertendoci tantissimo. Era stato un incontro molto importante perché, per la prima volta, io e Lio eravamo usciti allo scoperto confessando ai nostri amici della nostra relazione. Tutti lo avevano accettato con tranquillità e avevano ammesso che era già da un po' che era presente questo sospetto. Mi alzai con fatica e tristezza dal mio caldo letto e mi trascinai con lentezza in bagno, nonostante fosse più forte la voglia di tornare indietro e dormire ancora. Per qualche settimana mi ero abituata a svegliarmi più tardi, sia qui sia in montagna. Indossai qualcosa di semplice e comodo e scesi al piano di sotto per fare una buona colazione. L'unica gioia della mattina era nutrimi con ciambelle alla crema e succo all'ace. In montagna avevo deciso di variare con latte e cereali ed un frutto ogni tanto. Nel momento in cui cercai di addentare la ciambella e di riprendere la mia lucidità iniziai a pensare a quello in cui mi sarei imbattuta non appena avrei messo piede a scuola. Miriam mi odiava a morte dopo ciò che era accaduto alla pista di pattinaggio e tutte le galline della scuola erano intenzionate a provarci con il mio ragazzo. Questo era ciò che accadeva quando ti fidanzavi con uno dei ragazzi più affascinati e richiesti della scuola. Considerando che precedentemente non era pronto per una relazione e si recava nei bagni con tutti gli esseri viventi dotati di vagina (e bei lati B), adesso era difficile credere che lui avesse messo la testa a posto. Raccattai il necessario e uscii di casa con la musica nelle orecchie. Solo lei poteva darmi la carica giusta per iniziare la giornata.

Camminai poco prima di giungere alla fermata. Durante il tragitto mi ero persa nei miei pensieri contorti. Che cosa mi sarei dovuta aspettare? Miriam avrebbe fatto qualcosa? E Alice sarebbe tornata? Con quante ragazze avrei dovuto lottare per Lio? Il tutto era stato accompagnato dalla canzone Happier di Ed Sheeran, la quale non era molto d'aiuto. Giunta a destinazione incontrai Jeamy con indosso la sua felpa preferita. Mi strinsi nella mia giacca e mi chiesi come facesse a non avere freddo. «Hola» lo salutai con un piccolo sorriso. Mi sfilai un auricolare, ma rimpiangendo di aver tolto la mano dalla tasca. «Hei principessa» ricambiò rivolgendo l'attenzione su di me. Mi sedetti accanto a lui e mi resi conto che stranamente ero arrivata con qualche minuto di anticipo, quindi avevamo tempo di chiacchierare. Come avessi fatto non avevo idea. «Allora...ancora auguri per te e Lio » disse sinceramente. «Oh...ehm...grazie» forzai un sorriso, ma poi abbassai il capo. Sapevo che il mio migliore amico avrebbe compreso che non ero contenta all'idea di tornare a scuola e di mostrare a tutti la nostra relazione, ma allo stesso tempo non volevo nascondermi. Lui mi conosceva bene e sapeva che cosa passava per la mia mente. «Ti vedo ancora dubbiosa». Sì, lo ero ancora, però in piccola parte. Doveva capirmi: la scuola era piena di galline pronte all'impossibile pur di avere il mio ragazzo. Era normale essere dubbiose. La mia autostima non era tra le migliori. Sarei riuscita a sconfiggerle? «A scuola qualsiasi ragazza vuole Lio, in tutti i modi lottano per averlo. Loro sono bellissime, alte, con un fisico da invidia. Io sono come un alieno. Non c'è competizione». Jeam mi guardò con rimprovero «Non sei un alieno! Lio vuole te...si vede. Ti ha sempre voluta, tu lo rifiutavi ed era sempre più determinato ad averti». Quelle parole in parte mi spiazzarono. Purtroppo l'arrivo del bus interruppe la nostra conversazione riguardo la mia nuova relazione amorosa. Salimmo sul mezzo di trasporto mostrando il biglietto all'autista e ci dirigemmo verso il fondo per sederci accanto a nostri amici, compreso Lio. Non appena mi vide sorrise ed il mio cuore scalpitò. «Hei piccola». Mi accomodai accanto a lui e gli stampai un bacio casto sulle labbra, sentendomi più tranquilla di prima. Quanto sarebbe durata? «Ciao anche a te.» risposi. Guardai qualcosa sul telefono insieme a Lio, ma intravidi la mia amica guardarci intensamente «Mi fa ancora impressione vedervi insieme.» Azzu creò le risate di tutto il gruppo. Era strano, ma ci saremmo abituati all'ennesima coppia all'interno della cricca.

Il nostro amore impossibile (INAI's series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora