Capitolo 41 - Ti amo

31.5K 1.2K 92
                                    

Angolo autrice🐻

Premetto che con le parole faccio schifo e che la storia non è stata un granché, però alla fine ho visto che è piaciuta e per questo vi ringrazio. Ho cercato di migliorare la storia e di sistemare i capitoli, ma dopo li migliorerò appena finita. Vi ringrazio di cuore per aver seguito la mia storia e spero davvero che anche il sequel vi piaccia. Questo è tutto grazie a voi.

--------------

Capitolo 41 - Ti amo

Manuel mi chiese se mi andava ancora di stare con lui ed io non potei rifiutare perché era molto simpatico. Lo avevo accompagnato dentro casa, di cui lui aveva fatto i complimenti, e ci accomodammo in salotto per guardare qualcosa alla televisione. Scelsi un film molto carino, ma non troppo femminile, ovvero Lol-Pazza del mio migliore amico. Era uno dei film che preferivo maggiormente. Non era successo nulla di che infatti non avevamo fatto nulla, se non commentare il film ogni due per tre e ridere come due scemi. Mi ero divertita molto.

****

Era martedì e di nuovo, come il giorno precedente, non avevo minimamente voglia di andare a scuola. La bravata di ieri sera, con Manuel, mi aveva fatto pensare a quanto Lio fosse importante per me. Non avevo smesso di pensare a lui, a quanto desiderassi di baciarlo ed abbracciarlo. Lui era diventato una parte fondamentale della mia vita. Era difficile ammettere questo perché lui mi aveva solo usata.
In aula Emma mi attendeva seduta al suo solito banco ed io non riuscii a non sedermi vicino a lei. Per quanto ci fosse questo rapporto conflittuale con Lio non potevo tralasciare i miei amici. Non era colpa loro se lui faceva parte della cricca e non potevo smettere di frequentarli per un sentimento che non avrebbe avuto senso portare avanti. «Ciao!» mi salutò con un sorriso. «Ciao» ricambiai cercando di aggiungerci un sorriso. Mi sedetti accanto a lei, ma poco dopo mi resi conto che dovevo andare assolutamente in bagno perché esco uscita di fretta da casa e non avevo avuto il tempo di fare alcune cose. «Vado solo un atti,o in bagno, torno subito!» la avvisai. Non appena misi piede dentro al bagno mi resi conto di una presenza poco gradita, ovvero Lio. Era appoggiato con la schiena alla parete coperta da piastrelle e mi chiesi che cosa stesse facendo. Chissà quale ragazza stava aspettando. Rimasi schifata all'idea. Cercai di scappare il prima possibile da quell'abitacolo, ma lui si rese conto della mia presenza e mi fermò prendendomi di nuovo il polso. «Da quando baci Manuel Patarca?» mi domandò innervosito. Non erano affari suoi. «Prima di tutto sei nel bagno delle femmine, secondo non sono affari tuoi ed infine, lasciami il polso» risposi fredda come il ghiaccio. Mi mancava, ma non volevo avere a che fare con lui. Mi aspettai una risposta alquanto curiosa da parte sua, ma mi stupii quando percepii le sue labbra sulle mie. Una parte di me voleva staccarsi immediatamente da lui perché era sbagliato, ma l'altra lo aveva desiderato così tanto. Era sbagliato e giusto allo stesso tempo. Provai a liberarmi due o tre volte dalla sua presa, ma era molto forte e soprattutto avevo ceduto ai miei sentimenti. Quanto mi erano mancate le sue labbra sulle mie, le sue mani sul mio corpo. Le sue labbra mi fecero esplodere di emozione perché erano tutto ciò che mi serviva al momento.
Nonostante lo detestassi per quello che mi aveva fatto non riuscivo a non dipendere da lui. Sotto questo aspetto l'amore faceva schifo, era un limite perché avevi grande possibilità di cascarci di nuovo «Per favore Elena, so che ti manco. Tu mi manchi...» « A me manchi dannatamente. Non sai quanto desideravo questi bacio, soprattutto dopo ieri sera». Le sue parole mi colpirono, ma cercai di non buttare giù subito le mie difese. Non poteva avermi così facilmente. «Dovremmo parlare...a riguardo» mi staccai dal suo corpo caldo. «Va bene, dopo parliamo». Tornai in casa, sotto lo sguardo di Emma, e per tutto il giorno ripensai a quel dannato momento di debolezza.

«Dobbiamo parlare» la sua voce mi fermò. Ero ormai scesa dal bus e non pensavo che lui mi avesse seguita. Non avevo idea di come sarebbero potuta essere la nostra discussione e questo da un lato mi spaventava terribilmente. «Va bene» annuii e lui mi prese la mano «Seguimi». Non appena mi resi conto della sua mano nella mia percepii una serie di brividi in tutto il corpo. Ci accomodammo su delle scale poco frequentante ed appoggiammo gli zaini per terra. Mi voltai e rimasi bloccata nei suoi occhi. «Elena....» mi richiamò con tono atterrito. «Perché Lio? Perché mi hai fatto questo? Mi hai usata...e probabilmente adesso avrai deciso di frequentare Miriam». Mi aveva usata per tutto questo tempo. Il bacio che mi aveva dato oggi non avevo idea di che cosa significasse, probabilmente ancora uno dei suoi giochi. «Ma cosa dici? Miriam non mi interessa. Io voglio un'altra». Abbassai lo sguardo verso le mie scarpe, le quali parevano molto interessanti al momento. Lui mi alzò il mento con due e mi sentii tremare a quel contatto «Vai da lei, allora» lo sfidai. «È già qui vicino a me» disse dopo qualche secondo di silenzio. Il mio cuore si fermò. Provai a dire un qualcosa, ma lui mi zittì avvicinandosi sempre più fino ad azzerare le distanze. Spostò una ciocca ribelle dei miei capelli dietro all'orecchio e si concentrò a guardarmi. Avanzò sempre più finché non ci fu il tanto atteso bacio. Il mio cuore, in questo momento, scoppiò. Il bacio fu molto dolce e delicato. Le sue labbra si muovevano piano e delicatamente sulle mie, le schiusi affinché la sua lingua entrasse nella mia bocca. Non appena ci staccammo mi resi conto che Lio era rosso in volto, come me, e ci guardammo timidamente. «Ma...aspetta...» il mio discorso venne interrotto «Shhh» «Con te è diverso. So che grazie a te sono cambiato, migliorato. Mi hai fatto scoprire di nuovo cosa vuol dire amare qualcuno con ogni fibra del proprio corpo, avere qualcuno a accanto che ti sostiene sempre. Sei una droga potente a cui non riesco a non dipendere. Sì, ti amo...da morire. Da quando ti ho baciata non sono riuscito più a smettere di pensare te. Ormai sei tutta la mia vita Elena Rosati. Ciò che è successo con Miriam è stato tutto un errore, un suo piano per vendicarsi su di te, ma a me non interessa lei. Voglio solo te». Il suo discorso mi emozionò, ero così fortunata ad avere un ragazzo così accanto. Per tutto questo tempo ero rimasta convinta che lui mi avesse solo usata, ma in questo momento traspariva tutta l'emozione e la sua sincerità. Aveva detto che mi amava. Mi prese le mani e mi stampò di nuovo un bacio. Il mio stomaco era totalmente in subbuglio. Si staccò, ma io lo baciai ancora e ancora. «Ti amo anche io, Lio Romeo» sussurrai al suo orecchio. Lui sorrise e mi baciò ancora, mordendo il mio al labbro inferiore.


Ask:@lalalala34_
Instangram:@ilnostroamore_official
Twitter:@namelesspao__
Facebook:il nostro amore impossibile.

Il nostro amore impossibile (INAI's series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora