Capitolo 39 - «Come mai ti sei seduta vicino a me?»

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Capitolo 39 - «Come mai ti sei seduta vicino a me?»

ELENA

Finalmente decisi di alzarmi dal letto e scesi in cucina per mangiare qualcosa. Durante il mio momento di sconforto avevo deciso il nome del piccolo gattino che mi aveva fatto compagnia tutto il tempo: Fluffy. L'inventiva non era il mio forte, però il nome era carino ed ispirava molta dolcezza. Cercai dentro al freezer il mio gelato preferito per gustarmi qualcosa di veramente buono ed esultai di felicità quando scoprii che mia madre aveva fatto scorta del gusto Tiramisù. Presi il cucchiaino magico colorato e allo scattare della mezzanotte mi buttai di nuovo nel letto per proseguire la maratona di The Walking Dead. L'unica cosa che dovevo fare, però, prima del mio momento di serie TV era cambiarmi perché avevo ancora indosso l'abito bon-bon. Frugai nell'armadio ed indossai un pigiama lilla in pile per tenermi al calduccio. Durante la mia ricerca rimasi alquanto ammutolita quando trovai i vestiti che Lio mi aveva prestato il giorno in cui Alice mi aveva versato il thè addosso. Al solo ricordo una piccola lacrima mi rigò la guancia.

La notte trascorse molto lentamente tra una puntata e l'altra di The Walking Dead, mangiando il gelato e piangendo sul cuscino, ormai sporco di trucco. Avevo continuato ad auto infliggermi dolore perché non smettevo di pensare a ciò che era successo. Tutti mi avevano avvisata, ma avevo fatto in modo che tutto questo entrasse ed uscisse direttamente dalle mie orecchie giungendo poi a questo punto. Ferita e sola. Non potei non pensare a come, già dalla mattina stessa, avessi avuto quel presentimento terribile che la sera si era avverato distruggendomi. Emma, dopo una mezz'oretta, mi aveva raggiunta e aveva mangiato con me il gelato. Aveva soddisfatto le mie richieste, ovvero evitare di parlare di Lio e guardare The Walking Dead con me senza protestare. Mi chiesi perché fosse successo proprio a me, ma poi mi risposi che ero stata io a scegliere di stare con lui. Ero stata una masochista ed ingenua a credergli. Lui ed il suo gioco sporco...era riuscito a portarmi a letto come con tutte le altre ragazze, dopo essersi accaparrato la mia fiducia. Probabilmente se non fosse stato amico di Jeamy e Alex in questo momento sarebbe andato in giro a vantarsi e prendermi in giro con Miriam.

****

Purtroppo giunse il lunedì mattina. Mi risvegliai più intontita del solito perché avevo dormito poco nelle ultime due notti. Il mio volto era messo abbastanza male: i miei occhi erano gonfi e stanchi, le occhiaie immense. Ero riuscita a nascondere con il trucco le mie condizioni per non far insospettire i miei genitori, infatti non mi andava di parlare della mia relazione fallita miseramente con Lio Romeo. Avevo sporcato e bagnato il mio povero cuscino e per tutta la notte la mia mente era stata invasa da una serie di incubi terribili. Il weekend era trascorso molto male per il dolore che provavo per il tradimento del ballo, per i pianti e le urla tra i cuscini. Emma era venuta a farmi visita anche domenica pomeriggio ed insieme avevamo scelto di guardare Pretty Little Liars facendomi ridere per qualche piccola scena.
Ero molto agitata in questo momento perché era arrivato il momento di tornare a scuola e avrei rivisto Lio e Miriam dopo tutto ciò che era successo. La ragazza la potevo in qualche modo evitare perché seguiva il corso di grafica, ma Lio era in classe con me quindi era molto più difficile. Dentro di me cercai di tranquillizzarmi perché non volevo finire in presidenza per averli insultati e probabilmente anche picchiati. Avevo istinti omicidi molto forti.
Indossai una tuta sportiva per stare comoda e decisi di non truccai più di tanto. Non volevo perdere tempo per prepararmi se mi dirigevo in un luogo in cui non volevo nemmeno stare. Sfruttai solamente il correttore per nascondere gli occhi gonfi e le occhiaie per non mettere ulteriormente in evidenza il mio dolore. Al piano di sotto preparai la ciotola per Fluffy e ricambiai tutte le coccole che mi aveva dato in questo infinito weekend doloroso.

Il nostro amore impossibile (INAI's series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora