15 Maggio, 05:08pm
«Manuel calm down please»
Manuel ha raggiunto l'appartamento di Nick da dieci minuti ed è la decima volta – probabilmente – che quest'ultimo gli chiede di calmarsi.
Ed ogni volta tutto ciò che ha ottenuto è stato un semplice sbuffo.Glielo vorrebbe spiegare Manuel che di calmarsi non ha la minima intenzione, che farsi visitare le costole è un pensiero che non lo sfiora minimamente, che la voce di Simone che lo chiama gli rimbomba nel cervello e lui non sa come liberarsene.
Che poi lui la voce di Simone vorrebbe sentirla per tutta la vita, ma non così, non in quel momento.Continua a camminare nella cucina di Nick, sembra quasi che stia percorrendo una maratona attorno al suo tavolo, poi d'un tratto si ferma, si spoglia, liberandosi della camicia sporca ed indossando soltanto la felpa.
«Bring me to the office with you» sospira, ché deve parlare con tutta la squadra e deve farlo in fretta.
E Nick a quel "portami in ufficio con te" ci pensa a lungo. Non vorrebbe accontentarlo, sa che è spaventato, distrutto, stanco e dolorante, poi però decide di aiutarlo. Lo guarda negli occhi, nonostante Manuel distolga lo sguardo, e vede una spessa patina di lacrime, e capisce che può fare ora quello che anni prima gli era stato impossibile fare: stargli accanto.
Gli chiede di sedersi, bere un po' d'acqua e respirare, e Manuel accetta soltanto perché gli promette che lo porterà con lui.
Ha una mano ricoperta di sangue e trema talmente da non riuscire a reggere il bicchiere. Non una lacrima riga il suo volto però. Nick lo nota.
«If you wanna talk Manu...» prova.
"Se vuoi parlare Manu..."?
Vuole parlare? No, vorrebbe urlare, piangere, distruggere qualsiasi cosa, ma non parlare.
«No, I wanna find Simone, I need Simone» ribatte infatti, poggiando il bicchiere sul tavolo con più forza, più decisione.
Non trema più ma ora – al di sotto delle lacrime – Nick scorge nei suoi occhi una luce particolare, una che non aveva mai visto prima.
Manuel è furioso.
Si rende conto che se solo potesse avere sotto mano gli uomini che hanno rapito Simone, li ucciderebbe uno ad uno, con una forza singolare, quella generata dall'amore.
Lo afferra per un braccio prima che salga in macchina.
«Promise me you won't get yourself killed for him Manuel» gli dice, ed è una supplica, una che sa anche essere pressoché inutile.
"Giurami che non ti farai uccidere per lui Manuel" sono le sue parole, perché lo sa, l'ha provata Nick quella rabbia e quell'amore, e conosce Manuel.
Manuel che infatti «you know I would» ribatte, serio, prima di aprire la portiera.
Nick non si sarebbe aspettato di certo un segno di assenso, non di trovare accondiscendenza nell'altro, ma quel "lo sai che lo farei" lo lascia senza fiato.
Manuel ci pensa per tutto il viaggio.
Lo farebbe? Si farebbe uccidere per Simone? Sì. Non esiterebbe, se ciò significasse proteggerlo.«I would» ripete, sussurra, più a sé stesso che a Nick, impegnato alla guida.
06:37pm
All'ingresso Manuel riceve il bagde di visitatore, nonostante l'intera squadra lo accolga a braccia aperte, lasciandolo accedere a qualsiasi informazione.
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Classified
Fiksi PenggemarAU ― Simone è il giovane CEO di una multinazionale di New York, inizia a ricevere delle minacce dopo aver iniziato a collaborare con l'NSA. Manuel è un ex agente federale che cerca lavoro come bodyguard.