11. A nocche bruciate

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medichiamo le ferite, ma medicheremo mai anche i tagli del nostro cuore?

JAXON'S POV

Aspetto che Krystel entri in casa e sfreccio subito via. Cosa cazzo è successo stasera?
Questa ragazzina rompicoglioni mi sta mandando fuori controllo, sul serio.
Per un momento avrei voluto sentire il sapore delle sue labbra per non ricordare quelle della donna che mi ha distrutto la vita. Che cazzo mi sta succedendo?
Mi reco subito in palestra, non mi importa che siano che le 2.30 di notte. Ho bisogno di levarmi dalla testa quei fottuti occhi color miele, misto a nocciola.
Mi fascio le mani e inizio a tirare colpi veloci e furiosi. Perché mi sento così diverso quando sono con lei? È una come tante. È vero, la voglia di farmela è molto alta, ma è come se mi potessi confidare con lei. Ma che cazzo penso?!
Continuo a tirare colpi violenti al povero sacco da boxe, fino a farmi sanguinare le nocche, ma continuo. Continuo fino a quando ho le nocche completamente rotte e decido di porre fine al mio "allenamento" e mi metto in moto.
Torno a casa e mi trovo Jason di fronte, sicuramente mi stava aspettando.
-Ehi fratello, hai parlato con Thom?- mi dice un po' più felice del solito.
-No, lo farò domani. Tu invece, perché sei così felice?- dico ridendo.
-Cazzo Jax, non puoi capire! Io e Rachel abbiamo parlato stasera e, cazzo! Ci siamo baciati! È stato troppo presto forse, lo so, ma sento anche che questa volta è diverso. Lei non è come le altre ragazze che mi usano e basta. È molto di più. Devo solo riuscire ad entrare nelle grazie di Krys e sarà tutto apposto. Solo, non voglio trascinarla con me nei miei guai, capisci? I debiti che ho al collo sono tanti.- mi dice sincero.
-Cazzo Jas, ti sei preso una cotta da quindicenne del cazzo per caso? E poi, entrare nelle braccia di Krystel!? È una rompicoglioni assurda! Non fa altro che rispondere a tono e questa cosa mi fa incazzare. Prima di prendere una decisione con Rachel, sistemiamo questi casini che ci rimangono, va bene?- dico.
-Amico mio, non è che adesso ti stai comportando tu da quindicenne del cazzo? Ti sa tenere così testa, che te la fa perdere, vero? Ammettilo, lei ti piace. E non intendo solo per farci una scopata. Senti anche tu che lei è diversa da ogni donna. Solo che non vogliamo metterle nei nostri casini. Siamo fottuti, non è così?- mi dice Jason.
-Molto amico mio, molto.- dico in generale.
Forse potrei ammetterlo a me stesso che non mi piace solo in quel senso, ma la merda che ho dentro la testa è più grande di me. Non posso trascinarla nei miei casini.
                             KRYSTEL'S POV

Jaxon mi ha lasciata a casa da un paio di ore ormai e io non faccio che pensare alla conversazione di stasera. Che cosa mi è saltato in mente? Sono impazzita per caso? Chiamatemi un dottore! Non mi sono mai sentita così al sicuro con nessun uomo. Come se potessi essere me stessa senza che mi giudicasse nessuno. Che cavolo ho? Sto per mettermi tra le morbide lenzuola del mio letto, quando mi arriva un messaggio: Unknown: stai dormendo?
Ma chi è?
K:chi sei?
U: bambolina, sono così dimenticabile?
K: Jaxon? Chi ti ha dato il mio numero?
intanto lo salvo in rubrica.
Il coglione di turno: potrei averlo rubato dalla tua migliore amica, o magari da Peter l'idiota o da Jason. Chi lo sa.
K:sempre il solito coglione.
Il coglione di turno:e tu sempre così gentile, bambolina.
K: non sei divertente.
Il coglione di turno: e chi ha detto che lo voglio essere? Magari era un'affermazione.
K: perché non smetti di insultare me e vai a scoparti qualcuna, che dici?
Il coglione di turno: gelosa, bambolina? E se preferissi parlare con te?
Sto morendo dentro, me lo sento.
K:buonanotte, Coglione.
Il coglione di turno:Scendi giù, sono qua.
Scusate? Ho capito bene? È qua?
K:se voglio.
Il coglione di turno:non vorrai mica farmi aspettare al freddo e al gelo, vero?
Così senza rispondergli scendo giù.
Rachel dorme beata nel letto e sto attenta a non fare rumore. Domani parlerò anche con lei, sento che è successo qualcosa in mia assenza.
-Sempre educata, bambolina.- viene incontro a me col suo sorriso sfacciato.
-E tu sempre così coglione. Perché sei venuto qua?- dico tremando, non per il freddo.
-Perché sono andato ad allenarmi in palestra e la tua faccia era sempre nei miei pensieri. Ecco perché. Contenta ora?- mi dice, forse infastidito.
-Perché ti agiti tanto? Che ho fatto io ora?- mi altero anche io.
-Perché mi agito tanto? Non vuoi saperlo davvero.- mi dice brusco.
-Se sei venuto per incazzarti con me, te ne puoi anche andare. Ciao Jax.- sto per rientrare in casa, quando la sua mano sul mio polso mi afferra.
-No, ti prego. Non volevo incazzarmi, ok? È solo che non ci sto capendo più nulla, ti giuro. È che ho tanta merda qui dentro- si indica le tempie- che non mi fa ragionare. Troppa, tanta. Ma so anche che stanotte, mentre tiravo i pugni a quel fottuto sacco da boxe, immaginavo solo i tuoi occhi e tiravo sempre più forte, fino ad essermi insanguinato le nocche.- non credo di sentirmi bene, ma non lo dò a vedere.
-Fammi vedere, su.- gli dico, trascinandolo in casa e portandolo nel bagno della mia camera.
-Però, che bel appartamento, complimenti.- dice.
-Grazie. Ma ora è meglio se mi mostri le mani, così ti potrò medicare.- dico estraendo la cassetta del primo soccorso dal mobiletto del bagno.
-Non si possono medicare quelle del cuore, però. A me, almeno, non si medicheranno mai. Sono pieno di merda, non penso di meritarmi una cura per le mie ferite.- sussurra piano.
-Non ti permettere a dire queste cose. Tutti meritiamo qualcosa o qualcuno, ci vuole solo tempo. Anche se sei pieno di merda, come dici tu, non allontanare qualcuno che prova a tenerti la mano per aiutarti, chiaro?- dico, medicandogli la prima mano.
-Tu saresti una di queste persone?- mi dice, puntando i suoi occhi nei miei.
-Potrei esserlo, ma io ho smesso da tempo di fidarmi di qualcuno. Anche se, ci sto provando davvero con tutto il cuore a legarmi a qualcuno.- dico sincera.
-E se io potrei essere invece una di quelle persone a cui potrai legarti?- mi chiede.
-In verità, penso già che mi stia legando a te, non so nemmeno io come, ma sento che sta succedendo qualcosa e ho una paura fottuta.-dico iniziando a medicare anche l'altra mano.
-Anche io, piccola rompicoglioni, anche io.-mi dice, sospirando forte.
-Posso raccontarti una piccola confessione?- mi dice spaventato.
-Ti ascolto.-
Cosa stiamo diventando?

SPAZIO AUTRICE
Ragazzi miei, eccomi qui!
COSA STA SUCCEDENDO A QUESTI DUE?
HANNO PAURA DI PROVARE E AUTOMATICAMENTE NON CAPISCONO NULLA.
TIPICO.
Avviso subito che ancora i loro sentimenti sono vari e molto ma molto confuso, non c'è nulla di preciso, senò che gusto c'è 🤪
Lasciate una 🌟 se vi è piaciuto 🫀
Io vi saluto. Al prossimo aggiornamento besties ❤️

AS LONG AS ARE YOU THEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora