Mariatide

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"fate attenzione" li raccomandò Will, Medea annuì "speriamo di trovarla già di oggi" commentò Calipso, erano al porto di Venezia e la titanide più Jason e Meddy dovevano scendere per trovare la gemma di Steno.

***

"okay qualcuna di voi due ha un piano su come trovarla?" chiese Jason il una volta a terra "posso provare a sentire la sua aura magica, ma funziona solo se non ci sono altre creature divine nei paraggi" disse Medea "il che contando la nostra sfiga esistenziale è praticamente impossibile" sbuffò Calipso e Jason annuí

"se sapessimo chi ha rubato la gemma a Steno forse avremmo un vago indizio su dove cercare" ragionò Calipso "ma noi non abbiamo la più pallida idea di chi sia il ladro" ricordò Jason "noi non lo sappiamo ma magri qualcun'altro si..." disse ad alta voce Medea "di chi parli?" le chiese Jason "Mariatide" rispose la ragazza

"chi sarebbe?" chiese Calipso "tecnicamente mia sorella maggiore" rispose Medea "è una figlia di Ecate che ha il dono dell'immortalità" si spiegò meglio "e si trova qui a Venezia?" chiese Jason "no, o meglio non si trova in nessun posto "replicò Medea "non capisco" disse Calipso "nemmeno io" concordó il figlio di Giove

"È tipo un detto tra i figli di Ecate" cercò di spiegare Medea "nelle tre strade di nostra madre Mariatide è la quarta" recitò "significa che quando nessuna soluzione è buona chiedi aiuto o robe simili" aggiunse "contino a non capire" "nemmeno io"

Medea sbuffò "secondo le dicerie Mariatide compare alla chiamata dei figli di Ecate ma solo se la situazione non è pericolosa, è una strega potente magri ha qualche trucchetto per aiutarci...ora avete capito?" chiese e i due annuirono "quindi come la chiami? Accendi un cero e fai una stella per terra?" chiese Jason e la sua ragazza alzò gli occhi al cielo "devo chiamare una strega non evocare un demone"

"e come pensi di fare allora?" le domandò Calipso "tipo così" Medea prese un bel respiro e con voce chiara parlò "Mariatide aiutami!" non accade nulla "un buco nell'acqua" commentò Jason "semidio di poca fede" fu un sussurro, il ragazzo sbuffò verso Calipso "ti ho sentito!" la titanide lo guardò male "non ha detto nulla" il romano alzò gli occhi al cielo "come no!" Calipso stava già per replicare quando una donna sulla trentina si avvicinò a loro

"eccomi qua ragazzi!" esclamò il semidio la guardò stralunato "mi scusi?" Medea sgranò gli occhi "Mariatide?" chiese "la sola e unica!" rise la donna "dimmi sorella mia di cosa hai bisogno?" chiese alla ragazza "dobbiamo rintracciare la gemma di Steno" rispose lei "Vittoria regna su di te sorella, la gemma di Steno è mia da secoli!" rise Mariatide "parli sul serio?" chiese Medea sgranando gli occhi, dopo tutte le fatiche per prendere le altre due sembrava un sogno avere la gemma così vicina.

"ma certo!" esclamò Mariatide estraendola da uno zaino "la possiamo  avere?" chiese Calipso "mia dolce titanide capisci bene che a te no la posso dare" replicò allegra "a me? a me la puoi dare?"  chiese Medea speranzosa "potrei sorella mia"fu l'enigmatica risposta "insomma ci dai questa pietra o no?!" chiese spazientito Jason

Mariatide si voltò verso di lui "a te non do proprio nulla inutile semidio" il repentino cambio di umore inquietó i ragazzi e subito Medea intervenne "Jason non voleva essere scortese, ma sai abbiamo fretta" cercò di giustificarlo lei, la donna strizzò gli occhi ma poi tornò allegra come prima "capisco, capisco, ma sai dovresti sceglierti fidanzati più pazienti" le disse

Medea sgranò gli occhi "m-ma come?" chiese e Mariatide ridacchió "la portata dei vostri sentimenti è così forte che la percepisco con la mia magia" spiegò sorridente

"Dimmi un po' sorella mia qual'è il tuo nome?" le chiese poi "Medea Roselli" rispose "Medea dici... un nome appropriato..." mormorò, come se stesse parlando tra sé e sé.

"Allora mia cara Medea sai che il tuo nome significa furbizia e astuzia?" chiese gioiosa e la ragazza annuì "bene bene, ora verifichiamo se ti si addice fino in fondo" disse maliziosa "ora ti farò un bell'idovinello, se mi darai la risposta corretta allora ti darò la gemma..." disse "e se do la risposta sbagliata?" chiese timorosa Medea "mi prenderò tutta la tua magia" rispose la donna

ci furono istanti di un interminabile silenzio in cui Medea pensava a cosa fare, dovevano avere quella gemma o la missione non sarebbe mai potuta essere portata a termine, ma quella missione valeva davvero il rischio di perdere la sua magia? Chiuse gli occhi e prese un profondo respiro

"accetto"

Medea e Giasone || Jason Grace Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora