Appena entrati si ritrovarono davanti ad un'enorme atrio, sembrava quello di un palazzo di lusso, aveva anche un pavimento dorato "da che parte dobbiamo andare?" domandò Leo, un sentiero d'oro apparve davanti a loro, e tutto si fece buoio "non mi piace per niente" sbuffò Will "neanche a me" concordò Calipso
vista la mancanza di alternative seguirono il sentiero, più avanzavano però, più sembrava che quello dove stavano camminando fosse un ponte e che tutto intorno a loro ci fosse solo pura oscurità, i loro passi che risuonavano sul metallo erano infatti l'unico suono udibile.
A un certo punto tutto inizió a tremare "a terra" urlò Nico, in quella posizione nessuno perse l'equilibrio cadendo nel vuoto. Ci fu una luce accecante e poi proprio davanti a loro si mostrò una creatura "in piedi semidei!" gracchiò, era una Benevola.
Medea si alzò lentamente "siamo qui per l'arco di Artemide" la creatura scoppiò in un'agghiacciante risata "sciocca mortale, osi rivolgermi la parola?" tutto accadde in fretta, la Benevola si scagliò contro di lei, stava per colpirla quando una luce argentea si creò attorno alla ragazza, la creatura venne sbalzata via, atterrando una decina di metri indietro
Jason si fece subito vicino a Medea, gli altri rimasero dietro ma triarono fuori le armi "stai bene?" la ragazza annuì e il suo sguardo cadde sul bracciale di Mariatide funziona pensò, poi vide la creatura atterrare davanti a lei e a quel punto vide che no era una Furia, era un'altra creatura...
"perdonatemi signorina, non aspettavo la vostra visita" gracchiò stavolta in tono supplicante "non vi avevo riconosciuta" aggiunse
"riconosciuta?" domandò Medea, "sei un Empusa?" domandò invece Will, la creatura annuì mutando poi la sua forma in una donna anziana "le empuse sono le ancelle di Ecate, per questo non è riuscita a colpire Medea" spiegò quindi la titanide ai presenti "perdonate se non vi ho riconosciuto ma non vedo vostra madre da tanti anni, avevo dimenticato come fosse l'odore del suo sangue" Medea rabbrividì a quelle parole ma rimase apparentemente calama
"dobbiamo trovare l'arco di Artemide" ripeté, l'Empusa fece un leggero inchino "ma certo, certo, non so dove sia questo arco, ma il Re lo saprà di sicuro, si,si, lo saprà" Medea guardò interrogativa Jason, un re? Da quando il regno irreale aveva un re? non fece domande però "portarci da questo re" l'Empusa annuì nuovamente "dobbiamo andare a destra" Leo sbuffò "c'è un solo sentiero non si può anda a-" si interruppe quando la strada si separò in un bivio e la strana creatura imboccò la strada di destra canticchiando mentre i semidei sempre più sconcertati la seguivano
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Medea e Giasone || Jason Grace
FanfictionMedea è figlia di Ecate e di un semidio figlio di Mercurio, nata e cresciuta in Italia si trasferisce a New York per andare a campo mezzosangue, li insieme a Leo Valdez, Jason Grace, Nico Di Angelo, Will Solace e Calipso viene reclutata da un Dio mi...