NON PUOI TORNARE INDIETRO //TOM MARVOLO RIDDLE

Capitolo Venticinque: non può essere lui per davvero

T/n Pov:

Cercai disperatamente uno scompartimento vuoto, o almeno con qualche adulto, stare in mezzo agli studenti sarebbe stato imbarazzante e disagiante.

Aprì la porta di uno e trovai un uomo affascinate e di bel aspetto, appena mi notó posò i suoi occhi sui miei e qualcosa si impossessó di me, cosa ? Non può essere lui ! 

- Tom ?

Alzai un sopracciglio e sul suo viso appari un sorriso a trentadue denti.

- Signora t/c

-Non darmi della signora ! Ho solo vent'anni !

Esclamai, signora ? Veramente porto così male gli anni ?

-Ma certo.

Sorrise facendo apparire due fossette sulle sue guance.

- Cosa ci fai qui ?

Domandai curiosa, per poi sedermi difronte a lui, solamente dopo essermi assicurata di aver messo bene le valige.

- Oh t/n, sempre la solita curiosa... Non sei cambiata affatto.

- Sono passati solo due anni da quando ci siamo visti, e quasi quattro da quando abbiamo perso i rapporti.

Risposi infastidita dal suo modo di fare.

- E da quando mi hai tradito con quel vecchio.

Deglutì colpevole per poi sospirare.

- Tom, io-

- Riddle.

Mi coresse.

- Riddle, solo e solamente, Riddle. Per te.
Inoltre volevo dirti che sono qui, e prenderò il ruolo di professore di arti oscure.

Cosa ?
Lui professore ?
Ma non erano questi i suoi piani.

- Infatti, erano.

Mi colse in fragrante facendomi roteare gli occhi.

- Vedo che tu sei rimasto il solito, nel carattere intendo.

Infondo era solo per il carattere, perché i capelli, la mascella e lo sguardo insieme ai muscoli erano veramente cambiati, più definiti e "cambiati".

- Vedo che anche tu sei rimasta la solita, ma si aspetto completamente diversa, sei diventata una donna attraente piú di quanto tu lo fossi stata da ragazzina ingenua.

Oh attraente, donna attraente, io ?
Bhe...

Il viaggio prosegui in perfetto silenzio, mentre io mi dovrai una cioccorana.
Leccai il labbro sporco di cioccolato, ed mi sembrai una bambina che non sa mangiare qualcosa senza sporcarsi.

Quando giunsi a destinazione, l'uomo dinanzi a me si alzò, facendomi notare, che oltre al viso e ai muscoli, anche la sua altezza era cambiata.

Era di qualche centimetro più alto, e quando mi alzai notai che quella che era rimasta uguale di altezza ero solamente io, infatti gli arrivai giusto giusto sul petto possente.

Mise via il libro che stava leggendo, e dopo avermi lasciato un "arrivederci" se ne andò con la sua grande valigia.

Sospirai incredula dal suo atteggiamento e presi la mia valigia per poi fare la stessa cosa, ovvero, uscire e chiudere la porta alle mie spalle.

Guardai il castello ed il ricordo di quando era più piccola mi assali, come il pensiero di Mery appena vidi due ragazze abbracciarsi.
Aveva smesso di scrivermi e non avevo più notizie di lei da tempo ormai.

Prossimo a 6 stelline.