Capitolo ventotto: Nel ufficio del signor Riddle

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Nel ufficio del signor Riddle.

T/n Pov:

- Professoressa t/c può gentilem ente portare questi documenti, nel ufficio del signor Riddle ?

Domandò il professore di pozioni.

- oh ehm.. certo !

Dissi sorridendo falsamente e prendendo i documenti di mano al professore.

Spero che il suo ufficio sia vuoto.

Percosi il corridoio e raggiunsi una porta su scritto Tom Marvolo Riddle.

Deglutì per poi bussare, sperai che nessuno rispondesse.

A quel punto sarei entrata, messo i documenti sulla cattedra e me ne sarei andata vi-

Sentì novamente un avanti, che interruppe il mio piano in caso non ci fosse nessuno all'interno del ufficio.

Aprì la porta con le mani tremanti, perché orai faceva questo effetto ?

Entrai e chiuso la porta alle mie spalle, con ancora i documenti in mano.

-Il professore di pozioni, mi ha detto... Di darti questi.

Forza t/n... Mettili li e esci.

Posai i documenti sulla sua scrivania ordinata, ovviamente, e girai o tacchi pronta ad uscire.

Non riuscì a metabolizzare il tutto che mi ritrovai con la schiena addosso al muro.

- Dove credi di andare ? T/n ?

Mi mancò il respiro dalla sua vicinanza.

Il suo respiro di fumo pizzicò il mio viso e le sue labbra sfiorarono le mie.

- Nel... Mio ufficio ?

La mia risposta uscì più come una domanda e la mia voce sembrò insicura.

- Non credo proprio.

E senza nessun avvertimento le sue labbra si posarono sulle mie.

- Tom non puoi fare così...

-Cosi come ?

Domandò baciandomi il collo e facendomi buttare la testa all'indietro dal piacere.

Mi sfuggì un gemito quando i suoi denti morsero la mia carne.

- mio dio Tom...

Sussurai mentre il suo viso scese sempre più giù.

Venni presa in braccio e instintivamente le mie gambe si allacciarono ai suoi fianchi.

Venni fatta sedere sulla scrivania, continuò a lasciare baci si tutto il mio collo scendendo verso la scollatura del seno, dovuta al vestito nero e lungo che stavo indossando.

Si staccò da me guardandomi famelico e leccandosi le labbra prima di abbassarsi e raggiungere il mio seno.

Le sue mani vagarono dietro la mia schiena trovando finalmente la cerniera del vestito, non perse tempo e l'abbasso.

Presto esso cadde a terra come l'intimo.

La sua mano raggiunse il mio seno e lo strinse mente le sue labbra si avvicinarono all'altro.

(No vabbè che cringe hahahahah)

Stuzzicò il mio capezzolo leccandolo e mordicchiandomi e ancora una volta doveri inclinare la testa dal piacere.

- Tom...

Sussurai mentre la sua mano lasciò il mio seno e raggiunse i miei fianchi.

- Cosa vuoi t/n ? Cosa devo fare ?

Domandò facendomi impazzire letteralmente.

- Di cosa hai bisogno ?

Domandò ancora.

- Tom...

Continuai a ripetere il suo nome mentre la sua mano scese sempre più in basso fino a raggiungere la mia intimità.

Mi privò di ogni indumento cercando di  staccare le labbra da me il meno possibile.

-Cosa t/n ? So che non aspetti altro, so che ti manco, non negarlo perché non ci credi nemmeno tu, so che mi vuoi, io lo sento.

Sussurò per poi mordicchiarmi il labbro inferiore.

Sentì la cintura dei suoi pantaloni cadere a terra, poi andiamo quando il suo pollice raggiunse il mio clitoride.

(Aiuto)

-Dio mio Tom....

Sussurai quando lo senti premere sulla mia entrata.

(Okok mi sto letteralmente dissociando hahah)

-Cristo mio...

- Devi pregare me t/n, non dio, ma solamente me

E dopo le parole pronunciate come un ordine entrò in me delicatamente baciandomi per la millesima volta.

Man mano che i minuti passavano i minuti le sue spinte divennero sempre più forti e veloci.

Ma ad interrompere quella magnifica atmosfera fu un leggero bussare che fece bloccare sul nostro tutti e due.

- C'è qualcuno ?

La voce della professoressa di erbologia.

- Certo signora Cillian ! Mi dica pure il problema !

Esclamò con voce affanata Riddle ricomponendosi.

Si staccò da me asciugandosi il viso sudato e andando alla ricerca della camicia che indossava.

- Certo, volevo sapere se la signorina t/c fosse lì, l'avevano mandata a portarle dei documenti, poi doveva passare da me per programmare una lezione ma non si è presentata, è per caso li ?

Domandò la professoressa da dietro la porta scura.

-Si-

- Muta.

Ordinò Tom mettendomi una mano davanti alla bocca

- No signora, mi dispiace, è uscita poco fa, credo sia andata nella sua stanza, sa ha detto che è stanca, e voleva andare a riposarsi

Sorrise guardandomi, nel mentre agganciai il mio reggiseno, o almeno ci provai.

Tom sorrise alla vista della mia imbranaggine e senza una parola avanzo verso di me, mettendosi dietro per poi aiutarmi ad agganciarlo.

Le sue mani fredde a contatto con la mia pelle mi fecero rabbrividire, ma allo stesso tempo mi fecero sentire bene e coccolata.

- Troveremo un altro momento, in cui nessuno ci disturberò...

Il suo alito caldo mi solleticò il collo, poi su di esso ci venne posato da Riddle un dolce bacio.

SI SONO VIVA OK ? hahah

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 21, 2022 ⏰

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NON PUOI TORNARE INDIETRO //TOM MARVOLO RIDDLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora