29. "Avevamo trovato le stelle, tu e io"

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La casa della mamma di Louis era in campagna, non distante dal corso della Senna

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La casa della mamma di Louis era in campagna, non distante dal corso della Senna. Dalle finestre si vedevano pianure rese bronzee dall'autunno inoltrato, campi arati e una strada spianata, percorsa da poche macchine. Non era il periodo dell'anno giusto per una vacanza, faceva freddo e pioveva spesso, ma c'era chi sapeva apprezzare anche quelle sfumature più calde di colore.

Nel mezzo del nulla compariva il villino, seminascosto da arbusti ora spogli e da alberi di pino. Nell'aria aleggiava un lieve profumo di rosmarino, pianta che il patrigno di Louis avrebbe sicuramente protetto con l'arrivo dell'inverno. La casa era un vecchio rudere in pietra ristrutturato, con tre piani, più stanze da letto di quante fossero necessarie, un bagno per piano e una terrazza vista mare, a sud.

Tende verde chiaro sventolavano alle finestre, salutando i passanti, e diversi cani e gatti giravano nei dintorni, ben consapevoli che la mamma di Louis avrebbe dato loro da mangiare.

Il giardino era immenso, a un certo punto semplicemente si mischiava alle pianure locali, decorato da piante di ogni tipo, fiori, erbe aromatiche e vasi. Sotto alla pineta, due tavoli di legno massiccio di solito ospitavano le cene di famiglia. Poco più avanti c'era la piscina che Lottie aveva insistito costruissero quando era piccola.

La piscina era un quadrato perfetto, inserito nel terreno in mezzo ad altre rigogliose piante e fatta di grosse lastre di pietra lucente. Quello, Louis ne era convinto, era il paradiso sceso in terra.

Non visitava spesso i suoi genitori a Le Havre, era troppo preso dal suo mestiere per viaggiare, per di più odiava gli aerei, ma ogni tanto, quando sentiva di poter fare un'eccezione, era lì che andava. Il luogo aveva una strana aura, tutte le sue preoccupazioni sembravano svanire non appena i suoi occhi mettevano a fuoco la casa. Aveva dei bellissimi ricordi e non vedeva l'ora di farne altri, di nuovo con Harry al suo fianco.

Non era stato difficile convincerlo. Con tutto quello che era successo negli ultimi giorni, il riccio era il guscio ammaccato di un uomo una volta sorridente. La perdita di Bonnie l'aveva colpito duramente e subito dopo le accuse di Hayes erano diventate pubbliche: aveva bisogno di fuggire e subito.

I suoi avvocati tenevano la situazione in pugno, così l'avevano rassicurato al telefono, e lui aveva lasciato nelle loro mani ogni prova a suo favore. Sperava che tutto si risolvesse senza ricorrere a un processo, e nel frattempo doveva staccarsi da internet e dalla vita ospedaliera. Sun era stata felice di vederli partire, zittendo subito le loro inutili preoccupazioni sui turni da fare.

Perciò eccoli lì, nella campagna francese, alla ricerca di una vacanza rilassante. Jay, la mamma di Louis, aveva accolto entrambi con lunghi abbracci e occhi umidi. Sin da subito aveva trattato Harry come un figlio, senza accennare neanche di sfuggita al fatto che non lo vedesse da sei anni. Jaques, il patrigno, dopo una battuta iniziale imbarazzata aveva fatto lo stesso, così da garantire un'atmosfera familiare e vivibile.

Jay aveva liberato l'intera ala ovest della casa per loro, preparando due camere matrimoniali separate e un bagno in comune, rispettando la loro privacy. Cucinava la colazione e poi Harry la aiutava con il pranzo e la cena, Louis li sentiva spesso ridere da dove leggeva sotto alla pineta, o mentre giocava con i cani vicino all'entrata.

The Broken Hearts Club || [larry stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora