""Ti marchieró ogni centimetro di pelle che hai per far capire a tutti che sei f

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Te lo saresti mai aspettata? Beh in futuro si, di certo non dopo il primo appuntamento, però la tua voglia di lui era troppa, volevi sentirlo dentro di te al più presto, e appena te ne capitò l'occasione, non te la feci scappare.
Ed ecco come ora ti ritrovavi, stesa sul tuo divano, con il tuo maestro steso su di te a baciarti appassionatamente mentre ti stringeva dalla vita, volendo averti il più vicino possibile a se. Il nodo nel tuo stomaco si stringeva man mano che le sue mani non ti lasciavano andare, e sembra se ne fosse accorto, perché ti posò e iniziò a togliersi la maglietta, e con tutto l'affanno e le macchie di rossetto sulle labbra ti chiese "Ti va bene farlo qui o andiamo di sopra?"
Non passasti nemmeno un secondo a pensarci e dissi "Qui, non riesco ad aspettare." Tensing sorrise, nemmeno lui sarebbe riuscito ad aspettare, così si stese di nuovo su di te e fiondò le sue mani ai bottoni della tua camicetta, l'autocontrollo che gli serví per non strapparla fu troppo.
Nemmeno le tue mani restarono ferme, passasti le tue dita lungo i suoi pettorali e i suoi addominali scolpiti, avvicinandoti poi alla cerniera dei suoi pantaloni, ma immediatamente lui spostò la tua mano, e con un sorrisetto in volto disse "No no, è ancora presto, lascia che sia io a farti stare bene." Quella frase ti fece arrossire molto, e senza che neanche te ne accorgesti, eri rimasta solo in intimo, mentre lui ti guardava da testa a piedi.
Tensing passò qualche secondo a guardarti, poi, notando il tuo sguardo impaziente, ti tolse subito le mutandine e iniziò ad usare la lingua su di te. Il modo in cui la sua lingua di muoveva sfiorando tutti i tuoi punti sensibili ti faceva impazzire, e a seguire, inserì anche un dito, e la sensazione di quanto eri stretta e bagnata lo fece imbestialire.
Mentre ti dava piacere con la lingua e il dito, tu stringevi le cosce attorno al suo collo sempre di più, e ti aggrappavi con le mani alla sua testa, spingendolo più vicino alla tua zona sensibile cercando disperatamente di avere più piacere.
Tensing sapeva benissimo che il piacere che ti dava non bastava, però voleva divertirsi un po' prima di passare al sodo, e avrebbe anche aspettato, se solo tu non avessi iniziato a pregare disperatamente, "Mhm!..Andiamo Tensing! Ti prego!" Sentirti pregare tra un gemito e l'altro gli causò un certo disagio nei suoi pantaloni, cercò di resistere il più possibile,ma più pregavi,e più lo rendevi difficile.
Ad un certo punto, ne ebbe abbastanza, si mise in ginocchio, rimuovendo il dito e la lingua da sopra di te, facendoti piagnucolare, ma non durò molto, dato che dopo averti letteralmente strappato il reggiseno di dosso, si tolse i pantaloni e i boxer. Tensing non aspettò nemmeno un secondo ad inserirsi dentro di te, e la nuova sensazione ti colse di sorpresa facendoti sussultare.
Lui passò qualche secondo fermo per lasciarti adattare, poi, si abbassò e iniziò a morderti e baciarti il collo, e infine, iniziò anche a spingere. Il piacere che ti stava dando adesso non si poteva paragonare a quello di prima, certo, la sua lingua e il suo dito avevano fatto un bel lavoro, ma la sensazione del suo cazzo dentro di te era imbattibile, e i tuoi gemiti lo fecero ben intendere.
Lui continuò a spingere senza sosta, affogando i suoi grugniti e piccoli gemiti mordendo il tuo collo, per lui non era mai abbastanza, doveva ricoprirti dei suoi morsi e dei suoi marchi, "Ti marchieró ogni centimetro di pelle che hai per far capire a tutti che sei fottutamente mia."  Disse, prima di iniziare a spingere ancora più forte di prima, più forte e mirando sempre più in profondità.
Il nodo del tuo stomaco non faceva altro che stringersi, finché, quando Tensing iniziò a colpire il punto giusto, finalmente raggiunsi l'orgasmo. Lui tuttavia sembrava non aver finito, e continuò a spingere finché non raggiunse anche lui il suo orgasmo. Tensing collassò accanto a te e ti strinse tra le sue braccia, poggiando la tua testa sul suo petto.
Entrambi vi addormentaste tranquilli, senza sapere, che lui non aveva utilizzato le protezioni, ma sia tu che lui, eravate troppo stanchi per accorgevene.

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