Chapter fourteen

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Vidi negli occhi di Jorge e la frustazione e il dolore che quella scena gli procurava e se ne andò dalla caffetteria.
Mi staccai da Luke.
"Luke, scusa, io-"
"Mi hai baciato perché c'era il tuo ex, vero?" chiese.
Aprii la bocca per parlare, ma non uscì nemmeno un fiato.
"Com-Come lo sai?" balbettai.
"L'ho visto, Martina. Parlavamo tranquillamente e mi baci all'improvviso. Credo sia quel moretto con gli occhi verdi che era sull'uscio della porta, vero?"
"Sì. Perdonami, Luke. Io-"
"Devo andare" mi interruppe.
Vidi quanto fosse arrabbiato e mi sentii malissimo.
"Luke, perdonami, sono una stupida" scoppiai in lacrime.
Luke si avvicinò a me e con i pollici mi asciugò le lacrime.
"Non sei una stupida, solo non usarmi più, okay?"
"Okay."
"Se mi devi baciare, fallo perché senti qualcosa".
Cosa intende dire?
"O-Okay."
"Ora andiamo" disse sorridendo.
Feci un piccolo sorriso anch'io e lui pagò il conto, dopo un piccolo battibecco tra di noi.
Uscimmo e mi accompagnò davanti la mia macchina.
"Grazie mille, Luke."
"Non ringraziarmi, Tini. Ci vediamo presto, vero?"
"Certo."
Pensai per un attimo a Jorge.
Mi ricordai quando ci baciavamo o abbracciavamo. Scese una piccola lacrima che bloccai subito.
Andai a casa mia. Entrai e appesi il giubbino all'attacapanni.
"Tini!"
"Mamma!"
Le diedi un bacio in guancia e lei mi sorrise dolcemente.
"Dove sei stata?" mi chiese.
"Sono uscita con un mio amico."
"Amico? Sicura?" chiese maliziosamente.
Vidi il suo sguardo malizioso e roteai gli occhi al cielo, scocciata.
"Mamma, non iniziare con i tuoi film mentali!" esclamai, sbuffando.
"Io non ho iniziato niente!" si difese lei, ma aveva quel ghigno in viso che confermava il contrario.
Sbuffai per l'ennesima volta e me ne andai in camera mia.
Sentii la suoneria del mio cellulare e vidi il nome "Jorge" lampeggiare.
Nonostante non volessi sentirlo, risposi comunque.
"Tini!"
"Che vuoi ora, Jorge?" chiesi freddamente.
"Dobbiamo parlare" mi supplicò.
"E di cosa? Di come mi hai tradito? Di come ti sei portato a letto un'altra, mentre stavi con me? Perché non dimentichiamolo, il grande Jorge Blanco é un playboy" dissi sarcastica.
"Cazzo Tini, mi dispiace okay? Io ti amo" mi confessò.
Il mio cuore, involontariamente, perse dei battiti. Era la prima volta che me lo diceva apertamente, ma non potevo comunque perdonarlo.
"Si é visto infatti!"
"Ero ubriaco!"
"Be' anch'io avevo bevuto, ma non sono andata a letto con nessuno! Dire mi dispiace é troppo facile, Jorge."
"Be', mi sembra che sei andata avanti facilmente, no?" chiese arrabbiato.
"Che cazzo stai dicendo, Jorge?"
"Intendo dire che ho visto cone baciavi quel biondino!"
"Oh, Luke."
"Ora ha anche un nome, mitico!" esclamò sarcastico.
*Be' magari sì, magari no."
"Che diavolo significa magari sì, magari no? Tu sei mia."
Delle lacrime scesero quando sentii quella frase, ma mi imposi di rimanere forte.
"Ero tua, Jorge. Ora non lo sono più'
Giurai di aver sentito il cuore di Jorge spezzarsi insieme al mio.
"Saró il tuo più grande rimpianto, Jorge Blanco. Tu sei incapace di amare e io mi pento di averti incontrato, ma soprattutto di essermi innamorata di te."
Chiusi la chiamata e scoppiai in lacrime.
Avevo perso definitivamente Jorge.

Por siempre a mi lado » JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora