Atene
"Mancano pochi minuti alle sei" annuncia Berlino mentre aspettiamo tutti con ansia la chiamata del Professore, proviamo a chiamare, ma il telefono squilla a vuoto, ancora, sarà la 10 volta che lo chiamiamo, e dopo 18 ore, nessuna notizia del Professore, cominciamo a preoccuparci, sul serio.
Flashback, Toledo
"Faremo una chiamata di controllo ogni 6 ore" spiega il Professore, "che succede se non ci chiami?" Chiedo, "o se non rispondi al telefono" aggiunge Nairobi, "beh, se per qualche motivo si verificasse un imprevisto, dovrete aspettare la chiamata successiva, fino a completare un ciclo di 4 chiamate,24 ore" "e se in 24 ore perdiamo ogni contatto con te?" Domanda Nairobi "allora, quasi sicuramente, mi avranno arrestato e mi staranno interrogando".
Adesso.
"E non abbiamo notizie della polizia" aggiunge Mosca, sospiro frustata, "sta succedendo qualcosa all'esterno, che facciamo?" Chiede la ragazza, intanto Berlino sorseggia un caffè, gli scocco un'occhiataccia, come se niente fosse, "beh, manca ancora, una chiamata per completare il ciclo, quella di mezzanotte" risponde con noncuranza, "quale ciclo?" Domanda Denver, "il ciclo della trappola del cavolo " aggiunge, "Denver tranquillo, il Professore sta risolvendo un imprevisto, non c'è nulla di cui preoccuparsi, ancora" lo fulmino con lo sguardo, "per il momento continuiamo a sorvegliare gli ostaggi e a stampare denaro con tutta calma, io vado a riposarmi" "stai scherzando?!" Esclamo alle sue spalle, "con tutte le grane che abbiamo tu vai a risposare?" "Oh Atene, per favore!" "Cavolo, il piano è andato in fumo! E anche tu!" Ringhia Tokyo, "io mene vado", "se il Professore non chiama, metteremo in atto il piano Chernobyl" tutti lo guardano perplessi, io sorpresa, "il Professore non cene ha mai parlato, che cos'è il piano Chernobyl?" Chiede Mosca, "se va tutto bene, non lo saprete mai, perciò per favore, cerchiamo di avere un po' di pazienza, d'accordo?" Lascia la stanza.
"Fanculo!" Esclamo alle sue spalle, "scusate la volgarità signori, con permesso" mimo un inchino e mene vado.Sbatto più volte la mano sul lavandino, "cazzo cazzo cazzo" continuo a sussurrarmi, "chiunque sia meglio che sene vada prima che lo scanni" ringhio, "tranquilla, sono qui per piangermi addosso, come stai facendo tu" strizzo gli occhi, "chi ti credi di essere per giudicarmi eh?! Io che ti ho confidato i miei segreti, i miei demoni, le mie paure e le mie insicurezze, i miei punti deboli, io che ti ho dato consigli per farti avvicinare a Rio, e poi che fai? Mandi tutto a puttane sbandierando al mondo i vostri volti, e sai cosa ho pensato in quel momento? Brava Atene, è colpa tua che le hai parlato, complimenti Atene, hai fatto un casino, lo faccio sempre, mi do sempre la colpa per i gesti degli altri, ma sai che ti dico? Va pure a raccontare a tutti quello he ti ho detto, fa quello che cazzo ti pare, tanto quando avrò i miei soldi non vi vedrò mai più, adesso basta!" Sbotto, lei sta in silenzio, "bel discorso" sputa fredda.
"vattene via" mi sibila inviperita, "piangiti addosso mi raccomando" lei si avvicina e mi sbatte contro il muro, le tiro uno schiaffo, "Hey!" "Oh ma che fate?! Chiamo Berlino!" Lascio andare Tokyo e mi fiondo su l'altro, tirando fuori il mio coltello, "allora Tokyo, come la mettiamo? Sgozzo il tuo povero Rio innamorato?! Sai, a lei non frega un cazzo di te, ti sta usando, lo ha detto lei stessa no? Sei stato il suo passatempo, ti usa solo per dimenticare il suo fidanzato cadavere!" "STA ZITTA!" mi urla, "nessuno mi dice cosa fare!" Lascio andare Rio con uno strattone, "buona fortuna" ironizzo.
Tokyo
Prendiamo i nostri fucili, e li puntiamo agli ostaggi, Mosca ci segue e mi prende per un braccio, ",Hey Hey, mi spiegate che succede?!" Esclama, "succede che è molto strano, e che non chiama nessuno,e che se ci crivelleranno di colpi e finiremo all'inferno allora almeno lo saremo dalla TV, no?" Sputo acida, esco a passo svelto.
La verità è che non sapevo neanche io cosa stavo facendo.Entro nell'ufficio di Berlino in tutta fretta, spalanco la porta senza neanche bussare, "Berlino, è successa una cosa, grave" annuncio con il fiatone.
Ci piazziamo tutti davanti alla TV."In questa tenuta di Toledo di sono spostati più di 50 individui, fra cui la polizia e la scentifica, che continuano a lavorare, per scoprire se potrebbe essere il luogo in cui i rapinatori avrebbero architettato il loro piano"
"Hanno arrestato il Professore" "cazzo, lo stanno interrogando davanti alla tenuta" il segnale si interrompe, "non vogliono che lo scopriamo, e se non vogliono che lo scopriamo è perché vogliono entrare" sbotto, "possiamo restare a braccia conserte 6 ore o mettere in atto quel cazzo di piano Chernobyl" sibilo davanti a Berlino, "il piano Chernobyl è per situazioni disperate, e non so se che questa è la situazione più disperata che possiamo sopportare" risponde con la sua solita calma, che a me sinceramente da sui nervi, "lo è? Vi avviso che è un piano dove perdereste tutto il bottino" alza la voce, silenzio.
"Io personalmente non ho voglia di rinunciare, e tu?" Mi chiede sarcastico, "vuoi rinunciare a quello che hai ottenuto lavorando duramente Tokyo?" Sto in silenzio, "ragazzi, hanno il Professore, non ci sarà nessun tunnel, perché ci saranno le unità speciali del cazzo ad aspettarci, siamo in trappola!" "Entro 5 ore il Professore chiamerà, io continuo a fidarmi di lui, non sono un fan della demograzia ma ho una gran voglia di votare, chi continua a credere nel Professore?" Lui alza la mano, incrocio le braccia davanti al petto, il verdetto finale spetta a Nairobi, sospira, alla fine, vince Berlino.
Lo guardo inviperita.
Ma, io non sono una che molla.
Proprio per niente.
Il telefono del Professore squilla a vuoto, di nuovo.
Intanto, con suo grande dolore, Helsinki prende una drastica decisione.
E mentre io e Rio caricavamo le pistole, Oslo stava morendo soffocato, sotto lo sguardo triste di Helsinki.Non giudicatelo, Helsinki ha fatto quello che doveva, quello che fanno i soldati in guerra, quello che facciamo con gli animali quando non vogliamo che soffrano, senza odio, solo un gesto, di pura umanità.
Intanto, Berlino si arrende a 3 dei nostri fucili, puntati alla testa.
Anche io ho fatto quello che dovevo fare, non per odio, come un atto di umanità.
In fondo, cosa c'è di più umano che cercare di sopravvivere?Berlino viene legato ad una sedia, nel bagno.
"Sai cos'è questa?" Chiedo retoricamente con una fialetta in mano, lui si mette a ridere, "la mia medicina" "giorni di vita, è incredibile, che una cosa così preziosa sia custodita in qualcosa di tanto fragile, non è vero?".La butto per terra, spaccandola in mille pezzi.
"Non ti sei proprio rassegnata a perdere le elezioni vero? Dovresti concentrarti più su te stessa" e continua a ridere, quella risata fastidiosa, irritante, e fin troppo sarcastica, mi siedo davanti a lui, ad un metro scarso dal suo viso, "non aspetterò che entrino qui" sibilo, "e ci ammazzino per una votazione di merda, tu resta pure se vuoi, ma non, devi decidere al posto nostro" scandisco, e di nuovo, ride, come se avessi appena raccontato una barzelletta, "tutto qua? Potete andarvene in pace, senza problemi io pregherò per voi, dopotutto abbiamo passato dei giorni veramente, belli insieme" mi sfida, "Tokyo, sbrigati, faranno sicuramente irruzione" la voce di Rio mi riporta alla realtà, lui sospira, io tiro fuori un'altra fialetta, l'ostaggio più prezioso che abbia, "Berlino, spiegaci il piano Chernobyl, o distruggo tutto il tuo arsenale" e ride, ride ancora, " no, no" la butto per terra, un'altra volta, "tu credi veramente di torturarmi con delle fialette di vetro?" "Ah, Tokyo, Tokyo, tanto matura per certe cose quanto bambina per altre" ne rompo un'altra, "dovresti provare con qualcosa di più convincente" "tagliarmi una gamba per esempio" "Denver, dammi la pistola" la rigiro fra le mani divertita, "oh, bene" "ecco" "avanti, parlaci del piano Chernobyl" "non ne hai il coraggio" mi sfida, "davvero? 1,2,3" sparo, ma gli è andata di culo, così funziona la Roulette Russa.Lo faccio un'altra volta, niente.
Posso percepire la paura dei miei compagni alle spalle, quando arrivo all'ultima pallottola, sento le voci di Atene e Nairobi.Atene
Io e Nairobi corriamo per i corridoi, arrivando davanti alla porta del bagno, "è sigillata" comunico, "sento le loro voci, no cazzo!" Esclama, "cosa? Che succede Nairobi?" Lei sospira, "Tokyo sta giocando alla Roulette Russa con Berlino".
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ATENE ~the new member~
FanfictionLa famosa banda del Professore è quasi completa. Quasi. Il nono elemento, la persona che gli manca per mettere in pratica il suo geniale piano è una ragazza. Ma non una semplice ragazza, perché lei non è affatto semplice. Lei è furba, bella, scaltra...