5. Insistenza

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*Buon sabato*

Come promesso su Instagram ecco il nuovo capitolooo

Non dico nulla, ciò che leggerete parlerà da solo <3 

Grazie per essere qui , a leggere, lasciare stelline e commentare questa storia, sapete benissimo che senza di voi non sarebbe lo stesso <3 

Grazie per il vostro prezioso supporto, e per permettermi di mostrarvi la storia di Luke & Esperanza <3 

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate di questo capitolo, a poco a poco le cose si faranno più chiare ;) 

Al prossimo capitolo, 

un bacione grandissimo

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Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
(William Shakespeare)

Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato e la tristezza. Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore, che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato. Trova qualcuno per cui vale la pena sorridere.(Marilyn Monroe)

La testa mi rimbombava come un tamburo, qualcuno mi chiamava per nome, ma non capivo chi fosse

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La testa mi rimbombava come un tamburo, qualcuno mi chiamava per nome, ma non capivo chi fosse.

Dov'ero finita precisamente?

"Ha ripreso conoscenza, tutto bene." proferì una donna con indosso il camice bianco, i capelli dorati legati in una coda ordinata, aveva un bellissimo sorriso. Sembrava avere l'età di mia madre.

"Quando hai letto l'esitò del colloquio sei crollata a terra, mi dispiace molto." affermò Sarah, seduta proprio accanto a me.

Battei le palpebre ancora un po' confusa, dovevo sgombrare la mente da sensazioni e pensieri inutili, avevo bisogno di concentrarmi.

Ero distesa su un lettino, la testa continuava a girarmi come se stesse facendo una centrifuga in lavatrice.

"Ahia." dissi, portandomi una mano sulla fronte. Era come se qualcosa avesse bussato violentemente nel mio cranio!

"Piano piano, sta' serena...sei in infermeria adesso." rassicurò la dottoressa, mentre continuava a misurarmi la pressione e i battiti cardiaci. "Sembra tutto nella norma. È stato solo uno svenimento. Questa mattina non hai fatto colazione?"

"No! Per l'ansia e la fretta non ha voluto mettere nulla sotto i denti!" rispose mia mamma in mia vece.

"Mmm...avresti dovuto!" mi ammonì la dottoressa.

Roteai gli occhi, non ero più una bambina.

Sapevo perfettamente di cosa avessi bisogno!

Io dovevo diventare una stagista!

Proteggimi dalle mie paureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora