23. Giornali

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*Buona domenica*
Il capitolo che avevo promesso è arrivato, preparatevi perché i prossimi capitoli saranno parecchio intensi♡
Un bacione grandissimo ❤ 😘

*Buona domenica*Il capitolo che avevo promesso è arrivato, preparatevi perché i prossimi capitoli saranno parecchio intensi♡ Un bacione grandissimo ❤ 😘

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"Accidenti Luke Rivera, quando torno ti darò tante di quelle sculacciate fino a quando non saranno dispari. E non credere che non le dia anche a tuo fratello e tua sorella." minacciò la mamma, Evelyn Ross, attraverso un telefono satellitare in qualche parte sperduta dell'Africa.

"Tuo zio Akim mi ha riferito quanto ci hai tenuto nascosto, Luke. Come hai potuto nasconderci di Lily, di Esperanza, della famiglia Moore, di quei due parassiti..." aggiunse mio padre, severo. "Per non parlare della faccenda dell'eroina! Luke, perché?"

"Tesoro, perché non ci hai parlato del tuo dolore? Perché affrontarlo in quel modo?" chiese la mamma, scossa e ferita. Percepii il suo stato d'animo chiaramente, stava sicuramente piangendo.

"M...mi dispiace avervi deluso." risposi con un grosso sospiro e con un gran peso sul cuore.

"No, Luke, non ci hai deluso..."

"Provo vergogna per quello che ho fatto, se deciderete di escludermi dall'eredità di famiglia lo capirò..." aggiunsi, abbassando lo sguardo verso il pavimento di casa.

Ero seduto sul mio divano ad L, Ines e Lily dormivano ancora profondamente nella stanza degli ospiti che avevo fatto preparare per loro.

Erano le cinque del mattino, non ero riuscito a chiudere occhio per tutta la notte. Questa chiamata era stata una vera e propria sorpresa, ma anche un enorme sollievo.

Stava venendo tutto a galla, e nonostante la mia vergogna e i miei profondi sensi di colpa e di inadeguatezza, mi sentivo più leggero.

Ok, stavo massacrando il mio iPhone tra le dita, mentre continuavo a tenerlo all'orecchio per parlare con i miei genitori, ma William Rivera ed Evelyn Ross, quanto mi mancavano?

Da morire!

"Luke!" mi riproverò mio padre, severo. "Evidentemente non conosci i tuoi genitori se affermi cose del genere. Lo sai benissimo che non ti escluderemmo mai dall'eredità di famiglia, ma ovviamente siamo furiosi con te per averci escluso dalla tua vita e non averci permesso di aiutarti."

"Sono stato con l'unica figlia di un imprenditore che lavorava per una società che ci faceva concorrenza. Ho avuto una figlia a soli vent'anni, e quando pensavo di aver perso la persona che amavo sono finito nell'alcolismo e nella droga, fin quasi ad uccidermi! C'è molto di cui dovermi vergognare." spiegai, a cuore aperto.

"Sei nostro figlio, Luke. Smettila di dire cose senza senso, tutti facciamo errori. Tuo fratello Jay è nato in una situazione del tutto analoga, ma i nostri genitori ci hanno sempre appoggiato. A noi non importa l'apparenza, importa l'essenza. Tesoro, dopo quanto mi ha detto Akim, non riesco più a dormire. Sapere che hai rischiato di morire per colpa della droga mi distrugge!" ribatté la mamma, dolce.

Proteggimi dalle mie paureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora