28. Scelte necessarie

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"No, Luke

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"No, Luke..." consigliò mio padre, venendo verso di noi. "Il tuo appartamento non è sicuro al momento. Gordon mi ha riferito che c'è stato un tentativo di furto..."

NO!

"Per questo i tuoi genitori ci hanno gentilmente ospitato in casa loro." aggiunse Martin, in tono grave. "Non sapremo mai come ricambiare la cortesia, inclusi anche i nostri trascorsi."

Mio padre diede una pacca affettuosa al padre di Jamie: "Non ci sarà alcun bisogno, inoltre il passato è passato non serve farsene una colpa adesso."

Jamie aveva detto ai Martinez ciò che aveva rivelato a me?

"Papà, so quanto possa essere rischioso..." ripresi, stringendo forte la mia piccolina ancora un po' tra le mie braccia. "Ma non ho altra scelta! Devo andare, perché adesso so come fermare quei due."

"Come?" chiese mia madre accigliata, avvicinandosi a mio padre. "Cosa è cambiato rispetto a prima?"

Inspirai piano: "Prima di avere quell'incidente, Jamie mi ha riferito di aver ricordato qualcosa d'importante. Ricordava di aver nascosto qualcosa dietro un quadro di casa mia..."

Grace s'incupì, osservandomi incuriosita con i suoi occhi da cerbiatto: "A te non piacciono i quadri, ne hai soltanto due in casa!"

La guardai inarcando un sopracciglio: "Grazie sorellina per la precisazione, non c'era bisogno di sottolinearlo."

"Andiamo!" incitò subito Jay, decidendo all'istante di assecondarmi. "Se Jamie ha ricordato qualcosa d'importante che ha nascosto a casa tua non abbiamo un minuto da perdere."

Dafne scosse la testa preoccupata: "E se non stessero facendo altro che aspettare il vostro arrivo? Hanno già provato ad entrare proprio questa mattina nell'appartamento di Luke, chi dice che non ci riproveranno ancora?"

Jay le carezzò una guancia con dolcezza: "So quanto hai paura, dopo quanto abbiamo passato con Gideon, ma non accadrà di nuovo..."

Lei lo trattenne per una mano: "Non puoi esserne sicuro, Jay. Questa storia è simile alla nostra, io non posso permettere che..."

Lui le posò un dito sulle labbra: "Avremo la meglio come l'ultima volta, ok?"

Dafne lo fulminò con i suoi occhi verdi: "Guai a te se non torni sano e salvo, Jay Rivera. Tuo figlio ti vedrà solo in foto, puoi scommetterci."

Jay rise piano, scoccandole un bacio sulla fronte: "Torno, amore. Lo sai che torno sempre da te."

"Sicuro di voler venire?" chiesi, sentendomi un po' in colpa. Se fosse capitato qualcosa a mio fratello per questa storia non me lo sarei perdonato.

"Questa storia non riguarda soltanto te, ma riguarda tutti noi..."

"Grace, tu no. Non ti muoverai di qui, chiaro? I tuoi fratelli non hanno un briciolo di sale in zucca ma questo non vuol dire che anche tu non ce l'abbia." disse la mamma, rivolgendosi a nostra sorella con occhi lucidi.

Proteggimi dalle mie paureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora