4. Incomprensioni

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*Buon pomeriggio* 

Piccolo aggiornamento!

Al prossimo capitolo, 

un bacione

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("Tu sei tutto quello che ho sempre cercato, prima ancora che sapessi cosa stavo cercando" – Emma Chase)

"Che ti è saltato in mente, Luke? Questa ragazza ha risposto a tutte le domande, Jerry era d'accordo nel promuoverla, perché invece ti sei impuntato contro di lei?" sbottò mister precisino, dall'alto della sua scrivania del potere

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"Che ti è saltato in mente, Luke? Questa ragazza ha risposto a tutte le domande, Jerry era d'accordo nel promuoverla, perché invece ti sei impuntato contro di lei?" sbottò mister precisino, dall'alto della sua scrivania del potere.

Roteai gli occhi seccato, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, preferii continuare a fumare la mia sigaretta elettronica alla liquirizia come se nulla fosse, come se le sue parole non potessero scalfire la mia indifferenza o toccarmi in alcun modo.

"Da quando ti occupi dei piccoli che vengono a giocare qui, fratellino? Non hai altro a cui pensare come amministratore delegato?" ribattei, sfidandolo.

Lui si agitò sulla sua poltrona, batté un pugno sulla sua scrivania facendo ribellare penne e cartelle piene di resoconti annuali, poi si passò una mano tra i suoi capelli biondi, che aveva decisamente ereditato da nostro padre.

"Luke, per favore, la smetti con questo tuo atteggiamento così irritante? Che ti ha fatto quella ragazza a tal punto da respingerla! L'hai fatta svenire dallo shock, poveretta!" continuò imperterrito, mentre io continuavo a restarmene seduto comodamente sul suo divanetto con le gambe accavallate.

Le mie mani stavano tremando, ma lui era troppo impegnato a sostenere le sue ragioni per accorgersi del mio stato d'animo.

"Ricordami di passare da Jerry, riceverà un rimprovero scritto di mio pugno per quanto si è permesso di fare, non avrebbe dovuto interpellarsi a te riguardo una mia decisone!" mi difesi, rilasciando una innocente nuvoletta di fumo. "Ha dimenticato la catena di comando?"

"L'ha fatto perché lui ha scelto quella ragazza e una certa Sarah Verron, ma tu gli hai proibito di promuoverla per chissà quale assurdo motivo. Jerry ci tiene alla cresciuta della nostra società ed ha visto in quella ragazza del potenziale ammirevole. Io voglio esaminarla di persona, non appena si riprenderà, chiaro? Abbiamo bisogno di nuove risorse come lei!" precisò Jay, spazientito.

Trassi un profondo respiro: "Sì, santo Jay. Fa' pure. Io non voglio piccoli arroganti e presuntuosi tra i piedi. Quella ragazza è indisponente, mi ha chiamato...beh, lasciamo perdere, tanto tu approveresti. E poi..."

Lei assomigliava così tanto a...lei, ma lui non poteva saperlo.

La donna che aveva conquistato e poi distrutto il mio cuore era sparita anni fa, lasciandomi da solo, chiuso nel mio dolore, con in eredità una bambina di appena un mese!

Proteggimi dalle mie paureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora