CAPITOLO 9

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Kate
Lèssi le parole sul libro per l'ennesima volta. Platone. Ma non aveva nulla da fare oltre a scrivere frasi che facevano riflettere per oltre mezz'ora a fissare il soffitto?
La gentilezza era una dote che con il tempo era andata a scemare, appena i miei genitori mi avevano lasciato per sempre. All'inizio avevo dato la colpa a loro. Loro erano morti e mi avevano lasciato in pasto al dolore e alla collera. Loro mi avevano lasciato quando mi avevano promesso di starmi per sempre accanto. Avevo sempre cercato di trovare una motivazione a cose non giustificate. Cerchiamo con attenzione una scusa giusta per combattere quella battaglia. O una motivazione per averla persa. Ma spesso non ci sono né "perché" né "però". Esiste la vita e basta. Scorre come un flusso, un ciclo continuo che non può dipendere sempre da noi, da quanto sia grande il nostro amore o da quanto sia grande la nostra bontà. Certe cose accadono perché devono accadere. Forse per insegnarci qualcosa, o per imparare in qualche modo a riempire un vuoto incolmabile. Eppure, se ci concentriamo su quel nulla del nostro animo, non facciamo altro che aumentarlo, tripricarlo o addirittura cadere in un vortice immenso. E così, invece che ferire noi stessi, feriamo gli altri perché qualcuno l'ha fatto con noi in precedenza. Non avevo mai amato. Ma se mai lo avessi fatto avrei cercato di uscire da quel tunnel a costo di ferire me stessa.

LE CORDE DEL MIO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora