CAPITOLO 28

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Kate
Lo osservai da lontano, mentre girava sulla sedia nera appoggiata alle sue spalle. Si portava continuamente la penna alle labbra, come un tic. Non avevo capito niente della lezione, ero troppo concentrata a captare ogni suo comportamento e analizzarlo. Non mi aveva neanche salutato. Sentii il mio nome e mi distolsi dai pensieri.
-Kate, ti sta chiamando- Margaret mi diede una gomitata.
-Sì?-
-Rispondi alla domanda- sospirai. Cosa voleva quell'uomo dalla mia esistenza? Lo fissai negli occhi e lui ricambiò lo sguardo. Sentii il rumore della campanella e ringraziai chiunque stesse in cielo per avermi salvato.
-Tu rimani-
-Devo andare alla prossima lezione, mi spiace- feci spallucce.
-Tu rimani Kate- mi impose.
-Altrimenti?- ma gli altri erano già usciti dall'aula e lui aveva chiuso la porta a chiave.
-Altrimenti sarò costretta a prenderti e portarti in un luogo più appartato in c ui sentirai il mio fiato mischiato col tuo, e non credo che ti faccia molto piacere, regina delle nevi- ma magari!
-Se lo dici tu-
-Hai seguito la lezione?- scossi il capo.
-No, neanche una parola. Ora posso andare?-
-No, non puoi-
-Mio Dio Darren, mettimi una nota, buttami fuori di qui, fai tutto ciò che vuoi ma lasciami in pace!- gli urlai contro.
-Non ci riesco-
-Perché non ci hai provato-
-Ci ho provato e ho fallito miseramente-
-Ritenta, sarai più fortunato- presi i libri sul banco. Quando alzai lo sguardo lo trovai a fissarmi coi gomiti appoggiati sulla scrivania.
-Devo andare a lezione-
-Kate?- alzai gli occhi al cielo.
-Darren?-
-Sei la donna più bella che abbia mai visto-.

LE CORDE DEL MIO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora