CAPITOLO 17

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Darren
Mi sarei dovuto trovare un altro lavoro quanto prima. Avevo solo 25 anni e già non riuscivo più a sopportare il brusio degli studenti scansafatiche nei corridoi, né i colleghi che avevano un desiderio sfrenato di parlare o di provarci con me come se fossi un ragazzino di 16 anni. L'unico motivo per cui ancora lavoravo lì era soltanto vedere Kate, altrimenti al diavolo il lavoro e il guadagno.
La vidi da lontano: stava parlando con qualcuno, mi spostai a destra e notai fosse un ragazzo. E chi era quello? Quando appoggiò una mano sulla sua spalla chiusi gli occhi e provai a far andare il mio respiro regolarmente.
-Sono le 9:00 del mattino, c'è lezione- dissi avvicinandomi.
-Scusi?- avevo una voglia matta di spaccare il naso a quello sbruffone.
-Come ti chiami?-
-Josh- che brutto nome.
-Vedi Josh, se non smammi e vai a lezione sarò costretto a prenderne nota, va bene?- vidi lo sguardo di rimprovero di Kate.
-Sono ancora le 8:30, verremo tra poco- verremo?
-Piccola, vieni subito in classe e lascia stare questo deficiente- le sussurrai all'orecchio.
-Altrimenti?-
-Altrimenti spacco la faccia a questo qui e ti porto con la forza in classe, come l'ultima volta in cui ti ho presa in braccio-
-Non mi dispiacerebbe-
-Perfetto- la afferrai per il polso e la portai nell'aula vuota.
-DARREN MIO DIO TI FERMI?- urlò.
-Chi era quello?-
-Un mio amico- feci una risata.
-Ci stava provando con te, Kate- scosse il capo.
-Sei geloso?-
-Da impazzire- confessai.
-Ma noi non siamo niente Darren- purtroppo ancora no.
-Perché, vorresti?-
-Non ho detto questo-
-Non hai detto neanche il contrario- le feci l'occhiolino.

LE CORDE DEL MIO CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora