Una mattinata speciale

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Era una tiepida mattina di aprile,

a Milano il tempo era bello da settimane e sembrava già estate inoltrata, Francesca si svegliò presto, il sabato amava fare una passeggiata ai giardini di Porta Venezia.

Quella mattina però aveva la sensazione che le mancasse qualcosa, lei, quarantenne single, un matrimonio sbagliato alle spalle, ancora molto piacente, mora dagli occhi verdi, seno prosperoso con lo sguardo ammaliante e un fisico che non aveva niente da invidiare alle trentenni.

Cosa le mancava in fondo, un buon lavoro, casa di proprietà e tanti amici, ma lei sapeva cosa anelava davvero, la passione, un rapporto con un uomo affascinante che la trascinasse nel turbine delle sensazioni, il suo corpo reagiva solo all'idea di essere sfiorata e aveva davvero voglia di abbandonarsi nelle spire di orgasmi prorompenti. Francesca aveva avuto un marito poco fantasioso e dopo il divorzio poche esperienze sessuali e oltretutto poco soddisfacenti, tanto da obbligarla ad arrangiarsi da sola la parte più eccitante della sua giornata era, arrivata a casa e fatta una doccia rigenerante, sdraiarsi sul letto e toccarsi, viaggiando di fantasia, ma le mancava il tocco di un uomo capace di farla urlare di piacere, solo al pensiero una certa pressione in mezzo alle gambe si faceva sentire ed era costretta ad accarezzarsi, ma ora era pronta a dare una svolta alla sua vita

Quella mattina, prima di andare a fare la sua solita passeggiata era più eccitata del solito, si sdraiò quindi sul suo comodo letto e iniziò a sfiorarsi da sopra lo slip, così da capire se la voglia sarebbe salita o meno...

ed è lì, che le venne un'idea nuova, parlare in chat con un uomo vero, provocarlo ed eccitarsi a vicenda, senza in fondo fare nulla di male, provò quindi a collegarsi nella chat più usata dagli adulti sul web. Decise di crearsi un nickname, Pretty, un po' sdolcinato e malizioso, ed entrò in quel mondo nuovo a lei sconosciuto.

Pretty fu subito contattata da "intrigante uomo" già il nome le provocava pericolose pulsazioni al basso ventre, "ciao" le disse lui "ciao" rispose lei e dopo le prime domande di rito per capire età, nome, lavoro la fatidica domanda di lui, Paolo, arrivò, "ma tu cosa cerchi in chat!" coperta dallo schermo non seppe palesare il suo desiderio e rispose sinceramente con un "hovogliastamattina" Paolo allora le disse di continuare ad accarezzarsi come sicuramente stava facendo ma di immaginare la sua bocca, sul collo, sul petto, le raccontò che la bocca la stava perlustrando ovunque scendendo sul seno, soffermandosi a leccare i turgidi capezzoli e continuando a scendere verso il pube. Francesca provava delle forti emozioni e viveva davvero sulla sua pelle la bocca di Paolo, tanto che, entrando col le dita tra le grandi labbra, scopri quanto si stava bagnando, "continua ti prego", gli disse lei, lui non se lo fece ripetere due volte e continuò

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