Rosso passione

469 1 0
                                    


La casa di Andrea era bellissima, ottavo piano, un bel terrazzo sul Buenos Aires, la via dello shopping di Milano, una casa abitata da un uomo, semplice ed elegante, una cucina ad isola di colore nero molto accattivante e un bel divano di fronte, la parte della casa che amava di più Francesca.

Seduta su quel divano guardava Andrea darsi da fare per preparare il pranzo ed ammirava la sua disinvoltura nel muoversi tra i mobiletti, due insalatiere, insalata dal frigo, pelapatate con il quale stava pulendo carote e cetriolo, tagliere su cui tagliare i pomodori, il tutto senza perdere di vista Francesca che lo osservava attentamente.

Apparecchiò in terrazzo e la invitò a sedersi con lui, consumarono la deliziosa insalata insieme e dopo averla finita, tornarono a sedersi sul divano.

Andrea era davvero vicino a lei, la sua gamba sfiorava quella di Francesca, la mano abbronzata di lei si posò casualmente sul suo ginocchio e intenzionalmente iniziò ad accarezzargli la gamba, questo chiaro segnale, ebbe su Andrea il potere di farlo osare.

"Francesca posso farti una domanda? "certo" rispose lei

"Vuoi vedere il resto della casa? Ho una stanza segreta"

"Wow" disse Francesca "sono curiosissima"

Andrea la accompagnò davanti ad una porta rossa e piano la aprì dentro c'era un letto rotondo, tanti specchi anche sul soffitto, arredi rosso fuoco, e sul tavolo tutti i sextoys che esistevano al mondo, una televisione enorme con un sacco di dvd hard in una libreria, inoltre, corde, manette e frustini.

È la mia sala giochi tesoro, puoi farne l'uso che vuoi, giocare da sola con un bel film e il Dildo della grandezza che preferisci, vibrante, freddo, caldo le palline magiche ti faranno provare nuove emozioni, se vuoi ti insegnerò ad usare tutti i miei giochini e farai solo quello che vorrai fare tu.

"Interessante" disse Francesca, apprezzando molto la scoperta, sembra la stanza di un film, "esatto" le disse lui, puoi creare la situazione che ti attira di più e decidere anche se farti coccolare da me, non avrò nessun rapporto sessuale se tu non lo vorrai, ma vorrei farti godere come non hai mai goduto e sono sicuro che sei un vulcano.

Francesca era molto incuriosita da tutti quei giochini che non si era mai comprata solo per pigrizia, ma era davvero curiosa del piacere che potevano regalarle, tanto che si senti bagnare e si accarezzò senza rendersi conto. Andrea vide quella carezza e avvicinandosi a Francesca iniziò a slacciarle la gonna, che cadde ai suoi piedi lasciando vedere un sedere perfetto in un perizoma minuscolo, siccome lei lo lasciava fare, le sfilò la camicetta e scopri il suo meraviglioso seno dentro a un reggiseno un po' piccolo che ne faceva intravedere gran parte.

Andrea si mise dietro di lei e iniziò a baciarle il collo, il mugolio gli fece capire che lei lo gradiva, iniziò a baciarle la colonna vertebrale lentamente scendendo verso i lombi è arrivato al sedere, apri le chiappe affondando il viso e leccandola, sfilò quindi il perizoma e slaccio il reggiseno, d'istinto Francesca si coprì con le mani, ma lui gliele abbassò delicatamente e la fece stendere sul letto continuando a baciarla ovunque, Francesca era travolta dal desiderio e si lasciò guidare in questo nuovo mondo.

Andrea prese due palline legate con una cordicella, e si avvicinò alla sua vagina con la bocca iniziò a soffiare piano sulle grandi labbra per poi leccarla scavando dentro di lei, con la lingua era bravissimo, quando l'ebbe per bene assaggiata, prese la prima pallina e prima la lecco bene e poi gliela infilò piano in vagina e subito dopo l'altra facendo rimanere fuori solo la cordicella, Francesca sentiva queste palline dentro di lei iniziare a muoversi, vibrare, sbattendo contro il punto G, iniziò a mugolare, alchè Andrea prese delle manette rosa e le lego i polsi alla sbarra del letto, Francesca si lascio fare anche questo era troppo eccitante, le palline le facevano perdere ogni inibizione, "mi piace, vai avanti gli disse invece" Andrea allora prese un vibratore con una punta enorme e iniziò a passarla sul suo corpo, seno, pancia e leggera sulla clitoride, gliela apriva con le mani e le passava il vibratore leggero e non contento dei suoi gemiti le succhiava la clitoride a tratti. Francesca stava perdendo la testa dal piacere, gridolini e gemiti si mescolavano alle sue preghiere di continuare, stava per avere un orgasmo e glielo disse "godo...godo Andrea, godo " "godi tesoro, è solo l'inizio ti farò godere così tante volte che non saprai contarle" e continuo con vibratore, la lingua e le palline per altri due orgasmi esplosivi.

"lo vuoi dentro adesso un vibratore? Le chiese" " si rispose lei, allora Andrea tolse le palline e piano piano infilò un vibratore della giusta misura, facendola sussultare e iniziando a muoverlo forte come piaceva a lei, infatti Francesca ebbe un altro orgasmo, a questo punto lui prese del ghiaccio e iniziò a passarlo sul suo corpo, collo, seno, pancia ...lentamente. Francesca ormai persa nelle spire degli orgasmi apprezzava anche questo nuovo gioco, Andrea la slegò e la lascio rilassarsi un po' stendendosi vicino a lei e accarezzando il suo bellissimo corpo appagato. "ti è piaciuto vero?" "si "rispose lei, "molto" desiderò di rifarlo con lui, ancora e ancora, forse aveva finalmente trovato quello che cercava.

Andrea era entusiasta della sua nuova scoperta, Francesca era davvero un vulcano, l'aveva fatta godere molte volte e sfiorandole la schiena sentiva che era pronta ancora, non perse tempo e sali piano sul suo corpo strusciando il suo duro membrò contro di lei, insinuandosi tra le sue gambe fino a sentire l'entrata della sua calda e bagnata, lo appoggiò e iniziò a spingere piano, dentro, sempre più dentro, era calda ed accogliente e ansimava sotto di lui, la stava possedendo di corpo e di mente, il suo movimento si fece sempre più calzante, lei ormai era vicino all'apice, quando si fermò, fermo dentro di lei, lei rimase spiazzata, continuò ad ansimare sperando che il movimento potesse ricominciare, ma lui rimaneva fermo, il desiderio di Francesca si era fatto intenso e iniziava a muoversi sotto di lui, sperando di sentirlo, muoveva le anche, spingeva il bacino, finché lui le disse " chiedimelo!" Francesca non capiva "chiedimi quello che desideri adesso!" Ripeté lui. Lo voglio, prendimi Andrea, fammi tua. E solo lì, lui ricominciò a muoversi sempre più veloce fino a farla godere urlando e un secondo dopo godere insieme a lei di quell'amplesso animale ed istintivo, stramazzarono uno a fianco al altro, esausti ma appagati.

La Chat di FrancescaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora