Dubbi

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In una del loro passionali telefonate dopo l'ennesimo orgasmo prorompente, lui le disse di aspettarlo che sarebbe andato a farsi una doccia, ma la passionalità di Francesca prese il sopravvento e lei inizio a scrivergli che avrebbe voluto fare la doccia insieme a lui, sentiva l'acqua tiepida scorrere sulla sua pelle, avrebbe appoggiato le mani al muro dandogli la schiena e avrebbe voluto sentire le sue mani insaponarla ovunque, collo, spalle, schiena, fianchi e che avrebbe voluto sentire le sue mani scorrere sul suo corpo, fino ad insinuarsi tra le gambe un po' divaricate e salire fino alle grandi labbra, "mi piacerebbe da morire" gli disse lei, "se tu chinandoti dietro di me appoggiassi il viso ai miei glutei e con la mano insaponassi bene dal dietro al davanti, Paolo so che non resisteresti ad infilarmi due dita, le stesse dita che mi farebbero ansimare mentre l'acqua scorre sulla mia pelle, mi scavano, girano roteano finché arriveresti a farmi dire "prendimi" e ci uniremmo così, sotto la doccia abbracciati da dietro la tua mano sulla mia clitoride e il tuo pene dentro e fuori di me, un orgasmo sotto l'acqua fantastico, spingilo, ti avrei detto, spingendo il mio sedere contro di te è così nella posizione più erotica del mondo con le tue mani sui miei seni saremmo venuti un'altra volta insieme, "Francesca vado a far la doccia ne ho bisogno" le disse lui.

Paolo non riusciva a credere di aver instaurato questo rapporto fantastico con Francesca, lei lo soddisfava intimamente, lo eccitava lo faceva sentire virile e potente, le sue parole e adesso la sua voce gli procuravano, spasmi e orgasmi fantastici, Francesca aveva davvero una voce fantastica. Esisteva, era vera e viva. Sapeva di dover rimanere al proprio posto, per lui Francesca era importante, forse un po' troppo, ogni tanto era preso dai dubbi, stava tradendo la sua compagna? Il sesso mentale era tradire? Ma era sempre stato un uomo passionale ed aver perso l'erotismo di coppia lo rendeva profondamente insoddisfatto. Francesca era capitata in un momento della sua vita, in cui si sentiva tremendamente solo. Gli bastava pensarla che, immediatamente il suo membro cresceva e doveva smettere di farlo subito in quanto provvisto di un accessorio davvero grande è ingombrante nei pantaloni, ma come faceva a non pensare alle parole di Francesca? Lei era sesso, passione e amore, no amore no, non doveva pensare a lei come un amore, ci sarebbe rimasto troppo male, in fondo Francesca era stata con un altro uomo, non era innamorata di lui, per lei era solo sfogo, un bisogno, per lei era importante sentirsi desiderata, per lei eccitare un uomo era appagante e sentirlo godere ancora di più, gli aveva confessato, che anche lei lo pensava durante la giornata è che doveva distogliere il pensiero per non sentirsi immediatamente bagnata. Oh Francesca non vedo l'ora di riparlarti.

Paolo però continuava ad avere dei rimorsi nei confronti della sua compagna, si erano ormai installati nel suo cervello e davano fastidio alla sua serenità.

15 risvegli

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