Vacanze

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Stavano per arrivare le vacanze ma Francesca non sapeva dove andare, il Covid incuteva ancora paura e allontanarsi da casa in aereo, faceva rischiare di trovarsi bloccati dall'altra parte del mondo. Quest'anno avrebbe optato per un posto tranquillo, mare, sole e relax.

L'idea le venne in chat la sera stessa, Davide le consigliò di andare in Puglia, mare stupendo e pugliesi simpatici, solari e di compagnia, in effetti l'idea non era male. Trovò subito un B&B a Vieste e prenotò il suo soggiorno.

Presto arrivò il giorno della partenza, tra chiacchiere, lavoro, chat e bagagli, in men che non si dica si ritrovò sul treno che la portava al mare, era eccitata della nuova avventura, aveva messo in valigia il minimo necessario pronta ad affrontare le sorprese che solo una vacanza da single ti possono dare.

L'alloggio era modesto ma pulito e vicino al mare e la sua vacanza inizio andando a cena in un ristorante sul mare in pantaloncini e canottiera, il locale conteneva una ventina di persone tutte accoppiate, lei, bella e seduta da sola, cosa inusuale nel sud Italia, attirava gli sguardi degli uomini seduti in sala e innervosiva le donne che li accompagnavano.

Francesca consumò una cena leggera, senza ricambiare gli sguardi degli uomini che la stavano spogliando con gli occhi, ma quegli sguardi la stavano scaldando, come al solito sentiva palpabile la passione di chi la guardava e l'idea che uomini accompagnati dalle loro donne fossero eccitati all'idea di averla, era il carburante migliore per la sua sensualità.

Come avrebbe fatto a sfogare la sua passionalità quella sera? A volte il suo continuo desiderio le sembrava davvero una condanna e non aveva voglia di rivolgersi alla chat per risolvere i suoi problemi.

Uno dei camerieri si avvicinò col conto è le disse "ma come fa una così bella donna a non avere nessun cavaliere, sono tutti scemi a Milano? Sei di Milano vero?"

Questa frase procurò a Francesca una fragorosa risata, che la fece apparire ancora più bella.

Approfittando dell'esito positivo del suo approccio Salvatore, così si chiamava l'audace cameriere, le disse" stacco tra dieci minuti, posso offrirti una birra?"

Francesca non ci pensò due volte e lusingata dall'affascinante cameriere, accettò l'invito.

Salvatore la portò in una birreria li vicino, la sua compagnia era piacevole e anche le leggere "toccatine" che Salvatore le dava, sfiorandole un braccio piuttosto che appoggiando la mano alla sua spalla per mostrarle qualcosa di carino, era il classico chiacchierone del Sud, davvero simpatico la stava facendo ridere, la cadenza pugliese poi, gli dava quel tocco di fascino in più. Salvatore si era messo su un divanetto del locale e sempre casualmente la sua mano si appoggiava sulla gamba che accettando quel tocco, lo lasciava fare, "mi piace" pensava Francesca, non ci ho messo molto a trovare compagnia sorrideva tra se e se, in fondo cosa aveva da perdere, erano ormai settimane che non aveva più rapporti reali e forse, doveva ammettere, stavano iniziando a mancarle, Salvatore era quello che le ci voleva e la sua mano le procurava delle belle sensazioni, sentiva il potere della sua sensualità avvolgere quell'ignaro uomo del Sud, stava usando tutte le sue armi per affascinarlo, anche se non c'è ne era bisogno, sfoggio i suoi migliori sorrisi e risate, buttando la testa indietro come lei sapeva ben fare.

Con la scusa di dirle qualcosa nell'orecchio Salvatore si avvicinò con la bocca, sussurrando le parole che lei nemmeno aveva capito, ma la bocca e il respiro sul collo le avevano definitivamente fatto capire che lo voleva.

"Salvatore sono stanca, mi accompagni al mio alloggio" lui senti di aver vinto alla lotteria e col sorriso più bello che riuscì a donarle accettò immediatamente di accompagnarla.

Davanti alla porta del suo B&B Francesca lo invitò ad entrare, guardandolo negli occhi gli disse "mi tieni compagnia ancora un po'?" lo fece entrare prendendolo per mano e lo attirò a se facendogli sentire il proprio corpo contro di lui, lui la stava guardando, completamente affascinato dall' intraprendenza di questa bellissima donna che sapeva ciò che voleva, le sfiorò le labbra sussurrandole "sei meravigliosa, sei un regalo che non merito" la bacio appassionatamente, li, in piedi dietro la porta di quella stanza, si stavano spogliando a vicenda, le mani di Salvatore accarezzavano la sua pelle dolcemente e Francesca accarezzava il suo petto dopo avergli sbottonato la camicia.

La passione stava crescendo in entrambi e in un minuto si trovarono sul letto. La bocca di lui iniziò a baciarla ovunque e trovò velocemente i punti che più gradiva lei, collo, seno, pancia, monte di venere e fin sopra le sue grandi labbra, senza aprirle si mise a baciarle dolcemente, facendole lanciare dei gridolini eloquenti "mi vuoi Francesca?" Chiese lui" Si Salvatore ti desidero stasera sei capitato come il cacio sui maccheroni, prendimi"

Solo allora la lingua di Salvatore si insinuò nella sua vagina e iniziò a leccarla dolcemente, girando intorno alla clitoride e scendendo per tutta la lunghezza.

La pressione di Francesca stava velocemente salendo, "dallo anche a me! Lo voglio nella mia bocca"

Lui non se lo fece ripetere due volte e iniziarono un 69 meraviglioso regalandosi vicendevolmente il massimo del piacere, Francesca arrivò all'orgasmo con facilità e girandosi sali su di lui e se lo infilò da sola, iniziando a cavalcarlo con passione e gioia.

Salvatore, felice di darle piacere assecondava ogni suo desiderio, godendo di questa meravigliosa donna che quella sera aveva scelto proprio lui. La fece godere altre due volte, poi Francesca gli chiese come voleva godere e lui rispose "nella tua bocca"

L'orgasmo di lui fu prorompente, era stato troppo eccitante essere desiderato e la bocca di Francesca era calda ed avvolgente.

Dopo la doccia, sdraiati sul letto continuarono a scherzare ancora più in sintonia e finirono per addormentarsi vicini.

La Chat di FrancescaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora