Sesso

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Che cos'era il sesso per Francesca, se lo era chiesto molte volte, le piaceva moltissimo ma a volte si sentiva schiava dei suoi desideri, certe volte non era la sua testa a comandare, il suo corpo le mandava segnali che non poteva ignorare.

Le sue prime esperienze sessuali non erano state soddisfacenti, il suo primo fidanzato, diventato poi suo marito, non l'aveva mai soddisfatta completamente, facendole addirittura pensare di essere troppo calda. Non avendo paragoni Francesca si era lasciata andar bene questo rapporto a metà, ma anche lì, la sua mente si era creata una storia virtuale con un amico comune, travisando parole e gesti e illudendosi fosse pazzamente innamorato di lei, per poi scoprire dopo il divorzio che lui non si era mai sognato di pensare a lei in termini diversi da quelli di amica e aveva tagliato tutti i ponti, probabilmente convinto che fosse pazza.

Era difficile tenere a bada Francesca alla fine delsuo matrimonio, si sentiva padrona del mondo

libera e desiderosa di capire se tutto il suo desiderio fosse davvero esagerato, sulla sua strada aveva incontrato un paio di uomini disposti a farle capire che invece era una bomba sessuale, un vulcano la definivano, capace a far scatenare la loro voglia in ogni momento. Ma non erano durati, uno era stato trasferito all'estero, peccato! Era bravissimo a farla venire con la lingua e amava la posizione detta alla pecora, che anche Francesca non disdegnava affatto. L'altro aitante quarantenne specializzato a far l 'amore con lei in ogni posizione e luogo, quella preferita, la centrifuga della lavatrice, trovava in Francesca una appagante compagna di giochi erotici, ma non era amore per nessuno dei due, alla fine nonostante tutto non si era voluto legare a lei, lasciandola per una ragazza più giovane rimasta incinta dopo pochi mesi ed era convolato a nozze.

Lui facendo ancora parte della sua schiera di amici, incontrandola non perdeva l'occasione di rammaricarsi di averla lasciata e di rimpiangere le notti di passione con lei, cosa che lasciava indifferente Francesca, anzi ne godeva anche un po'.

Poi il nulla, solo le sue mani e ogni tanto il suo fedele vibratore, non che non avesse avuto occasioni, ma nessuna di queste l'aveva soggiogata come l'esperienza con Fausto, nessuno che fosse riuscito a regalarle momenti di passione

Fausto invece dopo un paio di settimane dalla loro avventura non l'aveva più incontrato, ma il ricordo delle sue mani su di lei erano l'acceleratore più grande del suo godimento.

Spesso era stata tentata di passare dalla sua custode simpatica per lasciarle il numero del suo cellulare da fargli avere, ma cosa gli avrebbe raccontato adesso dopo due settimane, avrebbe fatto la figura della squilibrata e forse lui non l'avrebbe nemmeno chiamata, meglio restare nell'illusione di averlo lasciato lei.

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