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-Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Evelineee, tanti auguri a teee!- la voce intensa e dolce di Cristopher mi sveglia dal mio sonno profondo. È il 9 Gennaio, giorno del mio venticinquesimo compleanno. Apro gli occhi, cercando di abituarmi alla luce del mattino e lo trovo lì, a guardarmi, con un sorriso da togliere il fiato e in mano un muffin al cioccolato con una candelina sopra già accesa. Mi metto seduta, sfregandomi gli occhi con le mani e ricambio con un ampio sorriso. Sono davvero rare le persone che mi fanno ridere appena sveglia.
-Buon compleanno, piccola!- esclama, dandomi un bacio sulle labbra. -Esprimi un desiderio- mi incita, mettendomi il muffin davanti alla bocca. Dò un lieve soffio e faccio spegnere la candelina.
-Allora cosa vuoi fare oggi?>> chiede entusiasta.
-Ma tu non devi andare a lavoro?- domando guardando il suo abbigliamento: un maglione bordeaux e un paio de jeans blu.
-Ho preso un giorno libero. Allora?- il suo entusiasmo mi sorprende, non capisco,è soltanto un giorno come gli altri.
-Cris non dovevi. Comunque, ogni anno Liz mi prepara la torta e la mangiamo al pub insieme a degli amici dopo la chiusura, ti va di venire insieme a me?- domando speranzosa.
-Certo, oggi è il tuo giorno faremo tutto ciò che vuoi- dice dolcemente. -Però c'è ancora un'intera giornata da trascorrere insieme. Sai pattinare?-
-Me la cavo..- mormoro confusa.
-Bene! Andiamo a fare colazione e poi vai a prepararti, usciamo!- ordina, togliendomi di dosso le coperte. Faccio un mugolio di protesta, ma mi trascina via senza il tempo di dire nulla.
Dopo un'ora e mezza, ci troviamo di fronte all'enorme pista di pattinaggio del Rockfeller Center che è già gremita di persone. Ci sono molti bambini e diversi adulti, tutti sembrano essere così esperti su quell'immensa piattaforma bianca. Ci infiliamo i pattini, Cristopher mi tende la mano e io la stringo forte per mantenere l'equilibrio.
-Non lasciarmi- mormoro con un sorriso imbarazzato.
-Non ne ho la minima intenzione- dice attirandomi a sè e catturando la mia bocca in un caldo e morbido bacio.
Scopro, con mia grande sorpresa, che Cristopher è un ottimo pattinatore e anche io riesco a sbloccarmi e a muovermi decentemente. Erano secoli che non passavo una mattinata così divertente. Cristopher, dopo quello spiacevole episodio di capodanno, è diventanto ancora più premuroso e dolce, si è comportato in modo impeccabile ed io, non potrei essere più felice di trascorrere il giorno del compleanno insieme a lui. Una volta sfiniti da tutto quell'ondeggiare sulla pista, Cristopher mi porta a fare un pranzo leggero in un ristorante molto carino, poi andiamo a fare una passeggiata a Central Park, ricordandoci divertiti di quando proprio lì, mesi fa, ci siamo scontrati e insultati. Ne sono cambiate di cose da allora. Chi avrebbe pensato che io e Mr Simpatia ci saremmo ritrovati qui ad andare d'amore e d'accordo? Sono solo le 17 quando guardando il cellulare, mi rendo conto che non ho ancora ricevuto chiamate ne da Tom e Liz e nemmeno da Rebecca e Stella, forse saranno state impegnate oppure si sono dimenticate, può succedere visto che non ne abbiamo parlato, la cosa mi sembra alquanto strana ma cercherò di avere pazienza e di non preoccuparmi.
-A cosa pensi?- mi chiede Cris, distraendomi dai miei pensieri.
-Pensavo che le persone a me più care non mi hanno ancora fatto gli auguri, nemmeno Liz mi ha telefonato per la torta- mormoro con aria preoccupata.
-Avranno avuto degli impegni, non preoccuparti piccola- dice rassicurandomi.
-Si certo- cerco di rassicurarlo con un sorriso tirato.
-Non credere di potermi imbrogliare con questo finto sorriso- mi ammonisce sfiorandomi il naso con il dito.
-È che ci sono rimasta male, è vero ultimamente non sono stata molto presente, ma credevo che almeno si ricordassero del mio compleanno- mormoro delusa.
-Ma la giornata non si è ancora conclusa Eveline. Se può farti stare meglio, perchè non telefoni a Liz e le chiedi se andiamo a mangiare la torta da lei? Sono certo che avrà avuto da fare ed è solo questo il motivo della sua distrazione- mi propone dolcemente. Prendo il cellulare e compongo il numero di Liz.
-Ehi Liz!- esclamo.
-Tesoro, che succede?- chiede preoccupata.
-Mi chiedevo se stasera ci riuniamo tutti al pub per mangiare la torta come ogni anno..-
-La torta?!? Oooh la tortaaa! Tesoro buon compleanno! Scusa ma siamo stati molto impegnati e poi pensavamo che quest'anno volessi passarlo con Cristopher! Anche Tom ti manda gli auguri.- sembra relamente dispiaciuta.
-Oh, non fa niente Liz, sarà per il prossimo anno- dico cercando di sembrare serena. In relatà ci sono rimasta davvero male.
-Ci dispiace tesoro, divertiti e salutaci Cristopher!- dice riattaccando subito. Mi ha liquidato davvero in fretta. Cos'è il freddo sta dando alla testa a tutti?!?
-Allora ci sarà la torta?- mi domanda Cristopher entusiasta.
-No, niente torta quest'anno- dico delusa, alzando le spalle a mo' di rassegnazione.
-Ooh piccola! Tu sei così brava con i dolci, perchè non andiamo a casa così mi insegni a prepararne una?- propone.
-Sembra divertente, considerato il fatto che sei un completo disastro in cucina!- mormoro sorridendo.
-Non provocarmi Eveline!- mi avverte in modo ironico. -
-Cosa sarei io??-
-Un disastro- dico scandendo bene ogni lettera, cammino in avanti e lo lascio indietro, ma guardo sempre nella sua direzione. Si china a raccogliere la neve, poi la pressa con le mani fino a farla diventare una pallina. I suoi occhi ghiaccio mi guardano con aria di sfida. Capisco cosa vuole fare.
-Sei sicura?- chiede avanzando verso di me.
-Mai stata più sicura Cristopher!- esclamo ricambiando lo sguardo carico di competizione.
Mi mostra la sua pallina di neve e io non mi sposto minimamente, poi con uno scatto felino me la lancia all'altezza delle spalle, ma io sono più veloce di lui e la schivo con una mossa repentina.
-Ah! Non mi hai presa!- dico esultando come una bambina dispettosa. E senza rendermene conto, in un momento, mi ritrovo a sputare neve con la faccia ghiacciata. Guardo Cristopher a bocca aperta, mentre ride soddisfatto.
-Questa me la paghi!- lo avverto, raccolgo in fretta una quantità necessaria per formare la mia sfera di neve e gliela lancio dritta al petto. Iniziamo così una divertente e competitiva battaglia di neve, fino a che, esausti decidiamo di tornare a casa per farci un bagno bollente e preparare la fatidica torta.
L'attico di Cristopher è completamente al buio quando arriviamo, strano visto che solitamente lascia qualche luce accesa anche quando non ci siamo.
-Non hai pagato la bolletta della luce questo mese?- chiedo divertita. Lui rimane in silenzio, mi afferra la mano e percorriamo l'atrio fino ad arrivare all'enorme salotto. Anche le tende sono completamente chiuse e non lasciano passare le luci della città.
-Cris vuoi accendere questa dannata luce?!- dico seccata, non so a che gioco stia giocando.
Stacca la sua mano dalla mia e mi lascia in mezzo alla stanza, da sola e al buio. Comincio a perdere la pazienza. D'un tratto la luce si accende e un boato mi travolge.
-Sorpresaaaaaaaa!- urlano tutti battendo le mani. Resto immobile per qualche istante per realizzare ciò che vedono i miei occhi. Ci sono tutti. Liz, Tom, Dave, Rob, Ryan, Travis, Marcus, i genitori di Cristopher, Sebastian e July, e Emily, Eric e la piccola Cloe, ci sono anche Daniel e Chiara, la sua nuova ragazza. Mi volto verso Cris con le lacrime agli occhi. Ancora una volta è riuscito a sorprendermi, a lasciarmi senza parole. Come ha fatto ad organizzare tutto questo senza che io mi accorgessi di nulla? E come hanno fatto gli altri ad essere così bravi a nasconderlo? Sono sul serio esterrefatta, ancora incredula mentre tutti vengono a darmi gli auguri. Rimango sempre di più senza fiato quando osservo meglio la stanza e scopro com'è allestita. Sopra le nostre teste arieggiano decine di bandierine italiane, sparse per la stanza invece ci sono miniature dello stivale e diversi momumenti, come il colosseo,la torre di Pisa, il Duomo di Milano, i camerieri indossano gilet a strisce rosse, bianche e verdi e servono Spumante italiano, mentre sui lati della stanza alcuni chef preparano prelibatezze italiane sul momento, tutto è pensato fino al minimo dettaglio, come la mia torta alta tre piani, ognuno con il colore della bandiera, in cima c'è una mia caricatuta su una vespa e il numero 25 scritto a caratteri cubitali. "Wow". Cristopher si avvicina a me mentre ammiro lo spettacolo.
-Ti piace?- mi sussurra nell'orecchio.
-Oh Cristopher, ma..come..quando..io...io...Grazie!- farfuglio, sono troppo emozionata per poter compiere frasi sensate.
-Visto che non puoi andare in Italia, l'Italia è venuta da te- mormora. Poi mi da un lieve bacio sulla guancia.
-Mi hai lasciata senza parole!- dico commossa.
-Allora ho fatto un buon lavoro!- ribatte divertito.
-Vieni c'è qualcuno che ha un messaggio per te!- mi trascina via, poi fa radunare tutti davanti al televisore, preme un tasto sul telecomando e parte un filmato. E' da parte di Rebecca e Stella, all'inizio dicono che sono dispiaciute di non poter essere qui con me, poi comincia una sequenza di nostre foto insieme, dalla scuola fino agli ultimi anni, ci sono anche spezzoni di video, di noi che ridiamo, cantiamo a squarciagola, pezzi di vita, pezzi della nostra amicizia. Le lacrime scendono incontrollate sul mio volto mentre guardo le immagini di quel passato che ormai non potrà più tornare. Cristopher è al mio fianco, ma non mi sfiora, mi lascia il mio spazio. A pochi minuti dalla fine del video, sento due braccia cingermi la vita. Mi giro e pur avendo gli occhi appannati dalle lacrime, le riconosco. Sono Rebecca e Stella, qui per me. Le stringo in un abbraccio.
-E voi cosa ci fate qui?- chiedo incredula, non può essere, devo darmi un pizzicotto per rendermi conto che è tutto vero, che sono qui in carne ed ossa di fronte a me. Guardano entrambe Cristopher con un sorriso e capisco che è tutto merito suo.
-Cristopher ci ha mandato il suo jet privato aziendale- mi spiega Stella.
-Siamo arrivate da poco e il suo autista è venuto a prederci e ci ha portate subito qui.- aggiunge Rebecca.
-Oooh sono così felice di rivedervi-esclamo abbracciandole di nuovo.
La mia festa a sorpresa si rivela un vero spasso. Il cibo, il vino e la musica sono divini, ma sono le persone qui dentro a rendere tutto speciale. Tutti riescono a interagire tra loro, anche Travis e Stella sono finalmente insieme. Quanto vorrei che non finisse mai questa serata, è indescrivibile quanto sia meraviglioso avere tutte le persone a cui voglio bene, qui riunite per me. E devo tutto questo a Cristopher. Ha persino chiamato un fotografo per immortalare tutti i momenti di questa serata.
Sono impegnata in una fitta conversazione con Liz, quando mi accorgo che Rebecca è in disparte ad ammirare lo skyline della città, ma dalla sua espressione mi rendo conto che qualcosa non va. Mi avvicino per cercare di capire cosa succede.
-Ehi...- dico menttendole una mano sulla spalla. Lei si volta con gli occhi lucidi.
-Eve..- replica con voce bassa. -Ti stai annoiando?-
-No, è una bellissima festa Eve, sono felice di essere qui- mormora guardando verso il basso. Le sue parole non corrispondono alla sua faccia.
-Non mi sembri molto convinta, a dire il vero- replico.
-Eve devo parlarti di una cosa..- guarda le sue mani mentre giocherella con un braccialetto che non ho mai visto, da cui pendono due ciondoli, una chiave e un piccolo mappamondo.
-Eccovi, non vi unite a noi?- Stella ci sorprende alle spalle facendoci sussultare. Ci giriamo a guardarla.
-Ho interrotto qualcosa?- ci chiede.
-Veramente..ehm..è arrivato il momento di dirvi una cosa- ci confessa Rebecca. La guardiamo stupite e impazienti di saperne di più.
-Io..Ehm..si, insommma devo dirvi che...ecco..-
-Eve, tesoro!- esclama Liz interrompendo Rebecca. Al suo fianco c'è Tom.
-Liz-
-Volevamo salutarti, si è fatto tardi e siamo stanchi.-
-Oh, certo! Grazie di essere venuti!- esclamo, abbracciandoli entrambi. Poi saluto gli altri invitati che poco a poco se ne vanno. Alla fine restiamo solo in sei, Cris, Travis e Marcus giocano con la XBox, mentre io e le ragazze ci sediamo sul divano per cercare di riprendere il discorso di prima.
-Reby ci dici che succede per favore?- supplica impaziente Stella.
-Ragazze, so che sono una pessima amica perchè avrei dovuto parlarvi di questa cosa molto prima, ma sapete come sono fatta e non ne ho avuto il coraggio visto che è una cosa instabile e...- fa un sospiro -tra me e Marcus, si ecco..c'è qualcosa..- dice infine d'un fiato.
-Che cooooosaaaaa?- urliamo io e Stella sbalordite, attirando l'attenzione dei ragazzi che si girano guardandoci in modo strano. -Potete tornare a giocare, va tutto bene- mormoro imbarazzata. Poi mi volto di nuovo dalle ragazze.
-È una cosa bellissima, perchè diavolo ce l'hai nascosto?!?- dico ancora sorpresa dalla notizia.
-Avresti dovuto dircelo Reby. E perchè è una cosa instabile?- continua Stella.
-Beh non c'è stato mai nulla di concreto tra di noi, se non diversi messaggi in cui mi diceva tante cose belle e dolci e mi ha anche mandato questo braccialetto per dimostrarmi che vuole me nonostante la distanza, ma poi su Facebook ho visto delle foto in cui era abbracciato ad una ragazza e sembrava avessero una certa complicità e sapete come sono fatta, quando qualcosa non va mi chiudo nel mio guscio anzichè parlarne..-
-Oooh Reby, tutto ciò è comprensibile, ma non ti è mai passato per la testa che quella potrebbe essere solo un'amica? Vai a parlarci e cercate di chiarire. Se vuoi posso chiedere a Cris se ne sa di più di questa storia- dico a mo' di rassicuirazione.
-Anch'io potrei chiedere a Travis.. Vai da lui Rebecca, coraggio!- Stella le dà una pacca sul braccio per spingerla, ma Rebecca è piuttosto timida e so che non andrebbe mai da lui senza un aiutino.
-Ehi Cris, perchè non venite a farci compagnia?- propongo distraendo tutti e tre dal loro gioco. Spengono la XBox e si avvicinano a noi. Cristopher viene subito di fianco a me e Travis fa lo stesso con Stella. Marcus rimane in piedi, imbarazzato e confuso sul da farsi. Questi due hanno proprio bisogno di una mano.
-Reby perchè non vai a preparare un tè? Sappiamo quanto tu sia brava in questo!- la esorto, dandole dei colpetti con il gomito. Lei si alza e si dirige in cucina.
-Marcus, se non ti dispiace, potresti darle una mano?-
-Certo- risponde, capendo le mie intenzioni. Il mio piano sta funzionando.
-Eveline si può sapere cosa stai combinando?- mi domanda Cristipher confuso e divertito allo stesso tempo.
-Sto aiutando la sorte- ridacchio.
Come previsto, Marcus e Rebecca riescono a risolvere il loro piccolo intoppo e le due coppie vanno via insieme, ci rivedremo domani a colazione, tutti e sei, prima che le ragazze partano di nuovo. Il pensiero mi rattrista molto, quanto vorrei che restassero, ma sono comunque molto grata a Cris per avermi dato l'occasione di poterle rivedere.
-Non credi che manchi qualcosa?- mi chiede.
-Oh Cris, questa serata è stata già perfetta non vedo come potrebbe migliorare-
-Un'idea ce l'avrei, ma non è a questo che volevo arrivare, o almeno non adesso- ridacchia. -Non ti sei resa conto che manca il mio regalo di compleanno?-
-Credevo che la festa fosse il mio regalo! Non è così?- domando perplessa.
-Su mettiti il cappotto dobbiamo scendere!- è così entusiasta da sembrare un bambino. Io lo assecondo, cercando di capire di che si tratta. Oh, è sempre così sorprendente!
Arriviamo a piano terra e come un razzo attraversiamo la porta d'uscita. Siamo fuori dal palazzo, ma io non vedo nulla.
-Aspetta- mi sussurra nell'orecchio.
Poco dopo, una bellissima, lucidissima, bmw M-3 bianca, accosta vicino a noi e James scende dall'auto avvicinandosi a me con le chiavi in mano. No, non può essere. Non può avermi comprato un'auto!
-Buon compleanno signorina Eveline- momora con tono cordiale.
-Oh. Grazie James!- afferro le chiavi e le guardo con gli occhi sbarrati per qualche istante.
-Eveline, parla, dì qualcosa ti prego!- la voce impaziente di Cristopher mi riporta alla realtà.
-Mi hai comprato un'auto?-
-Si, mi hai detto quanto ti piaceva guidare in Italia e visto che non mi va che tu prenda sempre i mezzi pubblici, mi è sembrato il regalo perfetto per te!-
resto ancora per un pò in silenzio, cercando di metabolizzare la cosa. È vero che i soldi per lui non sono un problema, ma ha già fatto così tanto per me e regalarmi un'auto mi sembra troppo eccessivo. Forse è il suo modo di dimostrarmi quanto ci tenga a me. E poi è così euforico, sarebbe un vero peccato rovinare il suo umore. E la macchina è così bella, lo ammetto non vedo l'ora di guidarla!
-Grazie Cris! Non ho parole, come sempre mi lasci allibita! E' bellissima!- mormoro mentre gli lancio le braccia intorno al collo.
-Vuoi provarla?- mi propone.
-E me lo chiedi?-
La bmw si guida che è una meraviglia, gli interni sono eleganti di pelle grigio scuro ed è super accessoriata. Cristopher ha scelto davvero bene! Inoltre, è molto tardi e le strade sono quasi deserte, per cui posso guidare con tutta tranquillità e la cosa mi piace molto. Facciamo diversi giri prima di ritornare nell'attico.
-Cris non so davvero come ringraziarti, la festa, le mie amiche, l'auto, è davvero troppo! Io non credo di meritare tutto questo..- dico mentre preparo il tè.
-Eveline guardami! Perchè hai una così bassa considerazione di te? Ti meriti il meglio e io farò l'impossibile per dartelo. Hai riempito la mia vita, che prima di te era così vuota. Il mio unico scopo adesso è renderti felice.-
-E ci riesci ogni giorno- gli dò un bacio sulle labbra. Lui mi afferra i polsi e attira a sè.
-Ho voglia di te e non mi riferisco a ciò che stai preparando- fa un sorriso malizioso, spegne il gas e io lo guardo aspettando la sua prossima mossa. Mi solleva e mi mette seduta sul bancone della cucina, mi apre le gambe e si fa spazio avvicinandosi sempre di più, fino a catturarmi in un intenso bacio. Le nostre lingue si intrecciano vogliose e affamate. Con il mio bacio cerco di trasmettergli la mia profonda gratidudine e il mio amore per lui. Ormai sono certa di amarlo, quanto vorrei sapere se lui prova lo stesso per me! Una parte di me lo pensa, per tutto ciò che fa per me e le cose che mi dice, un'altra parte di me però è ancora intenta a capirlo, se lo prova perchè non me lo dice? Non so se sia per paura o perchè in realtà non è amore ciò che prova o almeno non lo è ancora. Ci conosciamo così poco e ci frequentiamo da troppo poco tempo, che sembra incredibile anche a me riuscire a provare questi sentimenti.
-Hai idea di quanto ti voglio?- chiede con voce roca.
-Si, perchè ti voglio nello stesso modo-.
Il nostro bacio si fa sempre più famelico, intreccio le mie mani tra i suoi capelli mentre lui mi tiene il sedere. Poi mi toglie il maglioncino e lo getta via. Oddio ma non vorrà farlo qui? Mi fa adagiare lentamente sul bancone freddo e duro e inizia a baciarmi il collo, i seni e il ventre. Mi toglie il reggiseno, prendendomi i seni tra le mani, mi lecca e mi bacia i capezzoli che si induriscono all'istante. Dio quanto mi fa impazzire.
-Oh Cris!- gemo.
Mi slaccia i jeans e me li sfila, poi fa lo stesso con le mutandine, mi infila un dito proprio lì e inizia a muoversi lentamente. È una meravigliosa tortura. Non so quanto riuscirò a resistere.
-Fermati- ansimo. Lui mi guarda per un momento e d'un tratto sono di nuovo seduta, lo bacio con passione, mentre frettolosamente cerco di togliergli i vestiti. Getto via i boxer e in un attimo è dentro di me. Inizia a muoversi sempre più veloce, mentre le nostre mani esplorano e graffiano, fino a che raggiungiamo l'orlo del piacere.
-Non mi stancherò mai di te, Eveline- sussurra, strofinando il naso tra i miei capelli mentre siamo seduti sul pavimento della cucina per riprendere fiato.
-Lo pensi sul serio?-
-Si!- Gli prendo il viso tra le mani e iniziamo a baciarci con passione.
-Andiamo a letto!- ordina dolcemente, mi aiuta ad alzarmi e andiamo in camera da letto, dove finiamo per fare l'amore in modo così dolce, come solo Cristopher sa fare.

-Buongiorno!- Cristopher è sopra di me e preme la faccia sul mio collo.
-Mmmh!- protesto, ma non lo mando via, mi piace sentire il suo corpo contro il mio. Inizia a baciarmi tutta la faccia costringendomi ad aprire gli occhi e a parlare.
-Cristopheeer!- urlo cercando di trattenere le risate. Lo adoro quando è di buon umore.
-Che profumo delizioso- mormora affondando il naso tra il collo e la spalla dove poggiano i miei capelli.
-Anche il tuo non è male- ridacchio. -Adesso puoi alzarti? Non riesco a muovermi!-
-E se io non volessi spostarmi?-
-Vorrà dire che troveremo un modo per farti muovere di qui- dico maliziosamente.
-Sono davvero curioso adesso- ammette divertito.
Inizio a baciargli piano il viso e le labbra per poi scendere sul collo e sul petto, disegnando piccoli cerchi con la lingua e baciando ogni centimetro della sua pelle perfetta. Poi lo guardo intensamente e mi lecco le labbra, i suoi occhi color ghiaccio iniziano ad accendersi. Mi afferra i polsi e mi apre le braccia premendole sul materasso, poi cominincia a baciare, succhiare, mentre mi inarco per il piacere della sua bocca su di me. Mi spoglia velocemente e anche lui si toglie i vestiti in fretta, poi affonda dentro di me e mi riempie. Mi sento completa. Ci muoviamo all'unisono fino a che entrambi esplodiamo sussurrando i nostri nomi.
-Vorrei svegliarmi ogni mattina così- mormora. La mia testa appoggia sul suo petto e le sua mani mi accarezzano delicatamente i capelli.
-Oh, anch'io-
-Beh, magari sarà sempre così d'ora in avanti-
-Magari- sospiro. -Oddio ma che ore sono? Dobbiamo andare alla colazione con i ragazzi- chiedo baciandogli il petto e alzandomi sui gomiti.
-Le 7:30!- dice in tutta tranquillità.
-E perchè diavolo siamo già svegli da più di mezz'ora?!?-
-Perchè volevo averti tutta per me..e dedicarmi all'attività fisica mattutina- mi fa un sorriso malizioso.
-E come facevi a sapere che io avrei acconsentito?-
-So che non puoi resistermi..- dice ironicamente. Gli lancio un cuscino e lo fisso a bocca aperta. Che presuntuoso. Ma è vero, non sarei riuscita a dirgli di no.
-Io non ne sarei così sicuro- Lui mi lancia di nuovo il cuscino, poi mi afferra le braccia attirandomi a sè.
-Ah no?- mi afferra il labbro inferiore e lo morde forte.
-Ahiii!- urlo. Poi me lo riprende e succhia piano.
-Così va meglio?- chiede dolcemente. Annuisco.
-Vieni facciamo la doccia-.
"Oh Cristopher ti amo!"

È una splendida e fredda mattina di Gennaio e la città è caotica come sempre. Non vedo l'ora di rivedere le ragazze, chi sa se anche loro hanno passato una bella notte, come la mia. Arrossisco ripensando agli episodi della notte scorsa e la mia mente vaga sulla serata, sull'automobile che mi ha regalato. Cristopher è meraviglioso e io mi rendo conto di amarlo ogni giorno di più, non per ciò che possiede, ma per la bellissima persona che è. Mi ha dimostrato che ci tiene a me, che si preoccupa di come sto e del mio benessere e riesce sempre a farmi sorridere, a farmi stare serena. Quando sto con lui mi sento protetta, rilassata, è come se nulla potrebbe nuocermi. Dovrei trovare il coraggio di dirgli ciò che provo per lui, ma non voglio pensarci adesso. Voglio godermi la compagnia delle ragazze. Rebecca, Stella, Marcus e Travis ci aspettano per fare colazione, dopo di che passerò la giornata con le ragazze mentre gli uomini andranno a lavoro, ci riconteremo stasera prima che le mie adorate amiche ripartano. Cristopher è stato di nuovo così gentile da disporre il jet aziendale per loro. Siamo nel bel mezzo della colazione, quando mi accorgo che Cristopher è fermo immobile e fissa un punto preciso del cafè in cui ci troviamo. Mi soffermo anch'io a guardare nella sua direzione. Ci sono due donne sedute ad un tavolo che prendono un caffè, una delle due ha un volto familiare ma non riesco a capire dove l'ho già vista. E non capisco nemmeno perchè Cristopher abbia l'espressione di uno che ha appena visto un fantasma. Gli accarezzo il viso, riportando la sua attenzione su di me e sui nostri amici. Chi sono quelle donne? Più tardi dovrò chiedergli una spiegazione, adesso non ho intenzione di rovinarmi la mattinata. Finiamo il resto della colazione in tutta tranquillità.
Stiamo per andare via e indossiamo i nostri cappotti quando una delle donne, che prima Cris fissava, si avvicina a noi in modo sicuro di sè ed elegante e ci sorride come se ci conoscesse.
-Cristopher! Da quanto tempo!- esclama. Oh forse conosce lui. La guardo attentamente da vicino, io l'ho già vista. Oh, ci sono. Cazzo, Rachel!

Ricomincio Da TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora