TRE ANNI DOPO...
Sono in ritardo e sono bloccata in auto nel traffico, come al solito circondata dal caos della città. Questa sera, al Landmark, abbiamo una festa di compleanno e, io e le ragazze, dobbiamo finire di sistemare il locale. E tra le tante cose, devo dire loro quello che ho appena scoperto, spero che saranno felici quanto me! Da quando, due anni e mezzo fa, Liz e Tom hanno deciso di lasciarmi il pub per viaggiare in giro per il mondo e godersi la libertà che in quarant'anni gli è mancata, io, Stella e Rebecca ci siamo rimboccate le maniche per dare una ventata d'aria fresca al Landmark, senza mutare ciò che esso rappresenta da anni, ma rendendolo più moderno e facendolo corrispondere alle esigenze dei nostri tempi. Devo dire che abbiamo riscosso molto successo fino ad ora. Tom e Liz erano entusiasti di come abbiamo portato avanti le cose, quelle poche volte che sono tornati in città dopo le mie nozze. Cristopher ed io siamo sposati da due anni e mezzo e ci amiamo ogni giorno di più. Ricordo come fosse ieri quel giorno e di come eravamo emozionati, è stata una festa fantastica insieme ai nostri cari, qui in una città che mi ha dato tanto, una nuova vita. Subito dopo il matrimonio, abbiamo fatto un viaggio e abbiamo visitato quasi tutta l'Europa, la Grecia, la Spagna, Francia, Inghilterra, Olanda e si, anche l'Italia, Roma, dove sono cresciuta. È stata un'esperienza emotiva incredibile per me tornarci, probabilmente senza l'aiuto e la forza che Cristopher mi ha dato, non ci sarei mai riuscita. Siamo andati a trovare i miei adorati nonni e ho versato fiumi di lacrime sulle loro tombe. Ho portato dei girasoli per mia nonna, erano i suoi fiori preferiti e ho promesso loro che sarei tornata nonostante il dolore che provo. Qualsiasi cosa faccia e ovunque mi trovi, loro mi mancheranno sempre e penserò a loro ogni giorno della mia vita aspettando il momento cui potremo rincontrarci.
-Ragazze, lo so sono in ritardo!- dico entrando di corsa nel pub. Loro stanno appendendo le decorazioni per la festa.
-Ormai ci siamo abituate!- commenta Stella sarcastica. Anche lei e Travis si sono sposati l'anno scorso, mentre Rebecca e Marcus stanno organizzando le loro nozze che si terranno tra qualche mese.
-Sono sicura che mi perdonerete quando vi dirò una cosa..- Si fermano dalle loro faccende e si voltano incuriosite verso di me.
-Sedetevi.- ordino sorridendo.
Loro si siedono e aspettano che inizi a parlare.
-Sono incinta!- mormoro d'un fiato. Vengo travolta da un caloroso abbraccio.
-Oh Eveline è meraviglioso!- sospira Rebecca.
-Congratulazioni è una notizia splendida! Lo hai già detto a Cristopher?- mi domanda Stella impaziente.
-Non ancora, glielo dirò stasera. Non vedo l'ora di vedere la sua faccia!- esclamo emozionata.
-Sarà sicuramente felice.- sussurra Rebecca, con la voce smorzata dalle lacrime.
-Sono così contenta di avervi qui e condividere tutto con voi.- mormoro. E sono felice per come sta andando la mia vita. Avrò un bambino, non riesco a crederci. E Cristopher sarà un papà fantastico ne sono sicura. Adesso, però, devo soltanto pensare a come dirglielo. Così dopo aver preparato tutta la sala, le ragazze mi lasciano andare a casa dicendomi di non preoccuparmi per la riuscita della festa. Ci penseranno loro! Telefono a Cheril e chiedo se Cris è ancora in ufficio.
-Si è in riunione e ne avrà ancora per molto.- mi informa.
-Perfetto!- esulto.
-Eveline, mi spieghi che succede?- mi chiede la segretaria, insospettita dalla mia domanda e dall'entusiasmo esagerato della mia risposta. In questi anni abbiamo stretto un legame di amicizia, così non riesco a trattenermi e le dico tutto.
-Sono incinta, ma Cristopher ancora non lo sa e preferirei che non lo sapesse, voglio dirglielo stasera. E ovviamente per il momento non voglio che nessun altro lo sappia.-
-Congratulazioni! Sono così felice per voi! Tranquilla, con me il tuo segreto è al sicuro.-
-Grazie, sei un'amica! Adesso devo andare. Baci.-
-Ciao Eve!-Sono nella camera degli ospiti in attesa di Cristopher e dopo un'infinità di tempo lo sento arrivare.
-Amore, sono a casa! Dove sei?- Percepisco dai suoi movimenti che mi sta cercando in camera da letto, poi in bagno e infine nell'ufficio.
-Sono qui!-
Dopo alcuni istanti sento i suoi passi sempre più vicini. Eccolo ci siamo.
-Che ci fai nella camera degli osp.....oh!- Non appena i suoi occhi incontrano i miei e si posano su tutto il resto della stanza, il suo volto si dipinge di stupore e sorpresa. Io sono seduta sul letto e ho riempito la stanza di palloncini rosa e azzurro. Al centro, invece, ho messo un'enorme cicogna formata di palloncini, che tiene tra il becco un bambino avvolto in una coperta verde. Cristopher è senza parole. Ha lo sguardo perso e le sue labbra formano una grande O.
-Allora, credi che questa stanza vada bene come cameretta?- Chiedo rompendo il silenzio. Lui si volta verso di me come se avesse ricominciato a respirare solo in quel momento. Ha ancora l'aria smarrita. Mi avvicino a lui e gli porgo una scatolina, che lui apre lentamente. Dentro c'è il mio test di gravidanza.
-Sei....cioè noi....- Balbetta.
-Si Cristopher, sono incinta. Aspettiamo un bambino.- E non appena finisco di pronunciare quelle parole, mio marito mi solleva e mi fa girare per lunghi minuti, stringendomi forte.
-Oh Eveline, non avrei mai creduto potesse esserci un giorno più felice dopo quello del nostro matrimonio!- Esclama dopo avermi messo giù. Mi bacia ripetutamente le labbra, poi incredulo, mi accarezza il ventre, si abbassa e schiocca un dolce bacio su di esso.
-Grazie amore mio, questo è una delle notizie più belle che potessi darmi.-
-Io devo ancora realizzare bene tutto quanto. L'ho scoperto soltanto oggi.-
-Come hai fatto a non dirmi niente fino a stasera? Tu non sei brava a tenere i segreti.- mi dice ironicamente.
-Mi sottovaluti, Iman. Volevo soltanto dirtelo in modo speciale.- gli sorrido. Poi ci sediamo sul letto in silenzio e dopo pochi secondi ci sdraiamo supini con lo sguardo rivolto al soffitto.
-Diventerò padre. Non posso crederci.- sussurra.
-E io sarò madre! Ma ci pensi? La maldestra, impacciata e combinaguai Eveline sarà madre!- esclamo divertita. Ma Cristopher sembra immerso nei suoi pensieri e non sorride come me. L'espressione dolce e rilassata di pochi minuti fa, si è trasformata in angoscia.
-Che c'è amore? Non sei felice?- mi alzo con il gomito su un fianco rivolto a lui.
-Ma certo che lo sono! È che non so se sarò in grado di essere padre. Non so se posso essere un esempio per mio figlio. Ho paura di rivelarmi un completo disastro! E se fossi troppo severo e avesse paura di me? E se invece fossi troppo permissivo e lui non mi rispettasse? E il lavoro occupa gran parte del mio tempo, non voglio diventare uno di quei padri che non ha mai tempo per giocare con il proprio figlio. Poi insomma con Cloe me la cavo a giocare, ma non mi sono mai occupato di altro, io non so come ci si approccia a un neonato, non so cambiargli i pannolini e neppure tutto il resto! E se le cose tra di noi cambiassero? Insomma, con un bambino non avremmo più tanto tempo solo per noi due e io non voglio trascurarti, e....-
-Oddio Cris! Frena! Non credo di averti mai sentito pronunciare tante parole tutte insieme!- Sorrido e gli stampo un bacio sulle labbra. Poi mi rannicchio al suo fianco e lo abbraccio forte.
-Eveline io non credo di aver avuto così tanta paura in vita mia!- confessa.
-Amore, guardami! Ti sembro forse perfetta? Tu meglio di chiunque altro sai che non lo sono. Probabilmente sono la persona meno appropriata per avere un bambino! Anch'io ho paura, ho paura di diventare come mia madre e di non essere in grado di occuparmi di un altro essere vivente. Ma poi penso che ho te, penso con quanto amore ti prendi cura di me, penso a come mi sostieni in ogni momento della mia vita, e la paura si allevia. Io so che insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa, ci sosterremo a vicenda e ci daremo la forza. Frequenteremo dei corsi, ci faremo aiutare dai nostri amici, dai tuoi genitori, e leggeremo milioni di libri sull'argomento. Anche per me è tutto nuovo, ma se ci sei tu al mio fianco so che posso affrontare qualsiasi cosa. Cristopher, sei un marito fantastico e sono sicura che sarai un padre meraviglioso.-
-Ti amo, sai?- bisbiglia, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Grazie, non avrei mai potuto immaginare nessun altra come madre dei miei figli.-
-Smettila di adularmi adesso.- Ribatto ironicamente. D'improvviso il mio stomaco decide di farsi sentire e di reclamare la cena. Ci guardiamo esasperati.
-Qualcosa mi dice che hai fame.-
-Ah si? Non so proprio come tu abbia fatto a notarlo!-
-Andiamo a mangiare, devi nutrire mio figlio adesso.-
-Ah quindi è solo per lui? Se non fossi stata incinta mi avresti lasciata morire di fame?-
-Proprio così!- esclama facendomi una linguaccia.
-Sei il solito stronzo.- Gli tiro diversi palloncini.
-E tu la solita rompiscatole.-
-Ti amo.- sussurro.
-Ti amo, piccola.~SPAZIO SCRITTRICE~
E con questo capitolo si concludono le vicende di Cristopher e Eveline. Spero che siano riusciti a tenervi compagnia e ad emozionarvi. Grazie a tutti coloro che hanno letto e leggeranno questa storia e per averle dedicato parte del vostro tempo ♡ Tutto questo è prezioso per me ♡ Spero di riuscire a catturare la vostra attenzione con altre storie :) Un bacio a tutti voi :*
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Ricomincio Da Te
RomanceCOMPLETATA Eveline fa la cameriera in un pub newyorkese, città in cui si è trasferita per ricostruirsi una vita, dopo che la sua in Italia è stata distrutta. Non riesce a fidarsi di nessuno e non crede più in se stessa. Le cose cambieranno con una n...