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Eccolo qui, di fronte a me, bello come un dio greco. Ma cos'è venuto a fare? Milioni di pensieri mi viaggiano nella mente.
-Non credo di stare molto simpatico al tuo amico..- commenta ironicamente.
-Se è per questo nemmeno a me. Hai fatto scelte decisamente discutibili ultimamente. Ma che ci fai qui?- chiedo confusa dalla sua presenza.
-Mi manchi!- esclama, cogliendomi di sorpresa. Faccio una smorfia.
-Non sembrava così l'ultima volta che ci siamo visti.- commento. Non posso fare finta di niente, Rachel era lì con lui quel giorno e lui mi ha trattata male.
-Fammi entrare, devo parlarti di alcune cose.- mi supplica.
-Non lo so Cris, è tutto così strano.. Prima ti vedo con lei, mi tratti in quel modo e adesso ti presenti qui a casa mia dicendomi che ti manco, sono un pò frastornata.-
-Hai ragione. Ma almeno ascolta quello che ho da dirti.-
-Non ha senso farti entrare, puoi benissimo parlare qui.-
-Ok come vuoi.- sembra ci sia rimasto male. Usciamo entrambi sul pianerottolo.
-La tua bella Rachel ti ha detto che ci siamo incontrate di recente? Se non fosse stato per Adam non so davvero come sarebbe finita.-
Lui sorride diverito. Mi prende in giro?
-Oh la mia leonessa!- esclama.
-Non sono più tua e non per mia decisione.- sbraito.
-Eveline, so che sei arrabbiata, ma ascoltami...-
-No, più che arrabbiata sono disgustata. State insieme?-
-È complicato.- replica. Sorrido scuotendo la testa, ho sentito abbastanza. Mi giro, voglio rientrare in casa.
-Aspetta! Devi fidarti di me, per favore!- mi supplica, sembra sincero.
-Come faccio a fidarmi di te? Non appena le cose tra noi hanno preso una brutta piega, sei tornato da lei e non mi hai nemmeno lasciato il tempo di spiegarti le cose.- sfogo tutto il dolore di questi giorni in questa frase.
-So che hai baciato Luca perchè credevi fossi io. Lo so va bene? Ti spiegherò tutto domani Eve, vieni alla festa di premiazione per gli imprenditori di Manhattan e capirai tutto quanto.-
Adesso si che sono confusa, cosa c'entra una festa?
-Perchè dovrei crederti?- chiedo scettica.
-Perchè potrà sembrarti il contrario, ma io non ho mai smesso di credere in noi. Il tuo nome è già sulla lista. Non devi fare altro che esserci, fidati di me.- Se ho imparato a conoscerlo un pò in questi mesi, mi sembra davvero sincero. Ma io ho paura di dargli ancora una volta la mia fiducia.
-Ci devo pensare Cris!-
-È tutto ciò che chiedo, ti prego Eveline pensaci bene.- La sua supplica è così sentita e totalmente inaspettata.
-Devo andare, spero di vederti domani!-
-Ci penserò.- mormoro. Lui mi guarda speranzoso per l'ultima volta, poi si volta e scende le scale velocemente. Entro in casa e chiudo la porta dietro di me, appoggiandomi ad essa con la schiena, faccio un lungo sospiro. Qualche istante dopo il telefono mi avvisa che è arrivato un messaggio. Lo tiro fuori dalla tasca dei jeans. È Cristopher. Mi ha inviato una canzone, Best Of Me dei Sum 41. Inizio ad ascoltarla con attenzione. Queste parole sono tutto ciò che volevo sentirmi dire. Forse dovrei dargli una chance, forse dovrei semplicemente fidarmi di lui. Il mio Cristopher. Senza pensarci molto, mi precipito giù per le scale, arrivo in strada con il fiatone ed il cuore in gola e, sul viso, mi esplode un sorriso quando lo vedo di spalle mentre si allontana.
-Ehi Iman!- grido per farmi sentire. Lui si gira, con lo stupore scolpito sul volto. A passo veloce, andiamo l'uno incontro all'altro fino a che raggiungiamo un piccola distanza tra di noi.
-Voglio fidarmi, ma questa è l'ultima possibilità che hai.- mormoro con fermezza.
-Oh Eveline, non te ne pentirai!- mi rassicura.
Poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia con dolcezza. Io gli getto le braccia al collo e gli metto le gambe intorno alla vita. Quanto ho desiderato questo momento. Ci baciamo intensamente, per lunghi minuti e in quel bacio io ritrovo la speranza. In quel bacio sento l'amore che prova per me e questo è il regalo più bello che potesse farmi. Ci stacchiamo e appoggio le gambe a terra, lui preme la sua fronte contro la mia.
-Devo andare.- mormora con aria sofferente. Io annuisco, anche se non voglio che se ne vada. Ma devo fidarmi di lui e vedere cosa accadrà domani. Ancora 24 ore e tutti i miei dubbi troveranno risposta. Mi fa uno dei suoi sorrisi mozzafiato, mi strizza l'occhio e se ne va. Questa volta, lasciandomi piacevolmente stordita e con il cuore che mi scoppia di gioia. Confusa e felice, adesso mi definisco così.
Mentre ripercorro il piccolo tragitto per tornare a casa, alzo la testa e, sul balcone di casa mia, i ragazzi battono le mani e fischiano. A quanto pare hanno ammirato la scena. Li guardo con un sorriso da ebete, faccio spallucce e accelero il passo. Sono troppo imbarazzata. Devo prepararmi a una valanga di domande.
Una volta entrata nell'appartamento, i ragazzi mi vengono incontro continuando i loro applausi e fischi.
-Che ti avrà detto mai per farsi baciare in quel modo?- domanda Adam decisamente divertito dalla situazione. Io arrossisco e abbasso lo sguardo.
-Devi raccontarci tutto!- aggiunge Andrea.
-Va bene, va bene. Andate di là voi due pettegoli.- Li spingo in direzione del soggiorno e continuo a sorridere come un'idiota. Questo è l'effetto che mi fa Cristopher. Peggio di qualsiasi sostanza stupefacente.
-Eveline, Rebecca e Stella hanno detto di richiamarle più tardi e raccontare loro i dettagli.- Mi informa Travis e lui e Marcus alzano gli occhi al cielo.
-Certo lo farò!- sorrido.
-Scusa, non voglio essere invadente, ma abbiamo visto tutto prima e mi chiedevo se Cris avesse lasciato Rachel, data la tua reazione.- mormora imbarazzato.
-Mi ha chiesto di fidarmi di lui, domani alla festa mi spiegherà tutto. Voglio dargli quest'ultima opportunità.- gli spiego.
-Spero che questa volta non ti deluda. Non lo meriti. Ci sarò anch'io alla festa domani.-
-Allora ci vediamo lì!-
-Sicuramente. Adesso noi andiamo, si è fatto tardi.- mi sorride e mi bacia sulla guancia.
-Eveline, spero che le cose si sistemino tra voi.-
-Grazie Marcus. E grazie a entrambi per essere venuti, l'ho apprezzato molto.- mormoro sinceramente.

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