"E vorrei guardarti in faccia, per dirti quello che provo, ma il coraggio non lo trovo, quindi resto da solo... "
— Anne? — Domandò sconvolto il ribelle, non riusciva a capacitarsene, quella non poteva essere Anne per lui. Era passato quasi un secolo da quando l'aveva vista l'ultima volta... Eppure avvertì il ricordo di tutto ciò che aveva sentito tempo addietro bruciargli in gola, le fiamme lo stavano divorando dentro... gioia, odio, passione? Neanche lui riusciva a capire di cosa si trattasse.
— Per l'amor di Dio, Lex sei davvero tu? — Chiese di rimando la ragazza coprendosi la bocca con le mani. L'angelo nero allora cercò di ricomporsi.
— Non sono cambiato poi così tanto... — Borbottò il ribelle scrollando le spalle. Lanciò uno sguardo a Shane, la cui sorpresa era perfettamente descritta dalla forma a O della sua bocca.
— Dio mio non avrei mai pensato che saresti stato tra i ribelli che sarebbero venuti qui. — Disse Anne alzandosi dal letto e precipitandosi verso di lui, gli gettò le braccia al collo abbracciandolo con foga e appoggiò la testa nell'incavo del collo di lui, ispirando il suo profumo. Lex si sentì colto alla sprovvista, ma stranamente non fece nulla per rovinare tutto.
— Non lo prenderò come un complimento. — Replicò semplicemente l'angelo nero, riferendosi a ciò che aveva detto prima la ragazza. Non c'erano davvero tanti guerrieri come lui. Le poggiò una mano sulla schiena accarenzandola delicatamente, gli era un po' mancata, era vero, e se ne rendeva conto soltanto adesso. Non aveva davvero pensato a lei per tutti quegli anni.— Scusami — Lei sorrise appena, ma i suoi occhi iniziavano a tradire qualche lacrima, lacrime di gioia. Poi gli mise le mani sul petto nudo allontanandosi un po' facendo un piccolo passo indietro, per guardarlo negli occhi. — Non mi aspettavo di rivederti. — Sussurrò la Principessa, quasi non volesse farsi sentire.
— Nemmeno io, devo ammetterlo. Avrei dovuto dal momento che sapevo chi fossi, ma non pensavo di incontrarti. — Rispose lui facendo incrociare i loro sguardi, e il primo pensiero del ribelle fu "Non sono dell'azzurro degli occhi Shane". Poi, incredulo di quello che aveva appena pensato, cacciò quel pensiero e la sensazione degli occhi suoi in quelli azzurri di lei non fu comunque come quella che aveva quando guardava gli occhi di Shane. Perché? Cosa avevano di speciale gli occhi di quel ragazzo? Era colpa dei suoi occhi oppure era colpa sua? Forse era solo colpa del sonno. Sto delirando, si disse il ribelle, liquidando i suoi pensieri.
— Mi sei mancato. Per un istante quando ti ho visto mi è sembrato di tornare ad anni fa... — Aggiunse ancora la ragazza dalle ali bianche, sorrise dolcemente con gli occhi che le brillavano — Ma non pretendo nulla ovviamente. Non fraintendermi, non voglio essere un peso. — Si affrettò a riparare a eventuali equivoci che quella confessione avrebbe potuto portare con sé.
— Tranquilla — Rispose il ribelle, scompigliandole scherzosamente i capelli. — Lasciamoci il passato alle spalle. —
— È okay — Lo interruppe lei mostrando convinzione e annuendo ripetutamente, quasi stesse cercando di convincere se stessa. — Pensa che non mi aspettavo nemmeno tu fossi ancora vivo! — Un flebile sorriso divertito animò le sue labbra.
— Noto che il fatto che sei stata depistata dal fatto che io ti abbia risparmiata, ma sappi mi faccio uccidere così facilmente. — Replicò con un ghigno sulle labbra.
La ragazza rise appena, poi rivolse la sua attenzione a Shane che invece aveva assistito alla scena perplesso. — Penso che dovremmo dargli spiegazioni. —
— Oh, vedo che vi siete ricordati di me... — Enfatizzò l'angelo bianco incrociando le braccia al petto come un bambino. In realtà Lex avrebbe voluto ribattere che lui non lo aveva ignorato fino a quel momento e gli aveva anche rivolto qualche pensiero di troppo, come accadeva spesso negli ultimi giorni.
— Uhm, dovremmo raccontargli tutto? — Domandò la ragazza, cercando aiuto da parte di Lex, che, poteva sembrare egoista, ma era troppo preso da sé per darle retta. — Lex? — Lo richiamò ancora la ragazza, ma senza risultati — Lex mi ascolti? —
— Raccontagli quello che vuoi, io vado a vestirmi. — Rispose disinteressato dopo averla guardata con sguardo alquanto assente. Si era palesemente tirato fuori dalla conversazione con quella scusa. C'era una nota strana nella sua voce, qualcosa che sicuramente gli altri due angeli non avevano afferrato, qualcosa che riusciva a capire solo il ribelle, ma la sua confusione aumentava di secondo in secondo. Prese un jeans e una camicia dall'armadio, sotto gli occhi degli altri due, ma lui non li degnò di un altro sguardo e andò in bagno a vestirsi.
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Incompatible
FantasyE se la luce e le tenebre fossero legate indissolubilmente? Un legame incomprensibile agli occhi degli altri. E se l'amore rompesse ogni schema? Una profezia avverata al limite della realtà. Bianco e nero, due verità opposte, due concetti troppo di...