I'm your seonbaenim || MINSUNG

7. Why you didn't tell me?

No matter what anyone says, you are the most precious person to yourself.
– My ID is Gangnam Beauty

7.

Minho sta cercando Changbin da venti minuti ma non lo riesce a trovare da nessuna parte, guarda fuori dalla finestra della sala radio e nota una grande folla nel giardino della scuola. È l'ora di pranzo e dovrebbero essere seduti tutti nella sala da pranzo e non in giardino a fare chissà cosa. Si insospettisce e prova a chiamare Changbin al telefono ma il telefono squilla senza nessuna risposta. Pensa che se Changbin è finito in un'altra inutile rissa perché ci ha provato con la persona sbagliata lo potrebbe picchiare stesso lui.

Sbuffa ed inizia a scendere le scale, dove incontra un sacco di ragazzini con i telefonini in mano, pronti per girare dei video stupidi di una rissa altrettanto stupida e si domanda se l'uomo potrà mai evolversi e diventare decente.
Una ragazza urla qualcosa su una rissa dei primini e Minho inizia a correre. Jisung non può essere tanto stupido da picchiare qualcuno a scuola, no?

Quando arriva nel grande giardino alcuni primini lo fanno passare non appena si rendono conto che è un loro seonbaenim e Minho non fatica ad arrivare davanti alla scena che gli blocca il respiro immediatamente.
Felix è a terra con il sangue che gli esce dal naso e un ragazzo continua a prenderlo a calci. Qualche mentro più lontano dal biondino c'è il piccolo Jisung, sempre a terra, chiuso a riccio che cerca di proteggersi la pancia e la testa dai colpi di due ragazzi che gli lasciano calci sul resto del corpo. <<Pensavi di riuscire a scampartela Han? Tu ed il tuo fidanzatino australiano sarete la nostra punchline fino al diploma!>>

Minho perde completamentela testa e si lancia sui due ragazzi, ci vuole davvero poca forza per prenderli entrambi dal colletto della camicia e buttarli a terra. Si gira verso Felix e vede Hyunjin che atterra il ragazzo ed iniza a prenderlo a pugni e sospira sollevato. Si gira verso i due rifiuti umani che si sono alzati da terra e lo guardano spaventati <<Che cazzo state facendo?>> Minho alza il pugno per colpire uno di loro ma Changbin gli si mette davanti <<Non ne vale la pena>> il maggiore lo vede girarsi verso i due ragazzi e tirare un pugno nello stomaco ad uno di loro, quello si accascia a terra ed inizia a tossire.

Minho lo spinge a terra e gli calpesta la mano, il ragazzo comincia ad urlare e piagnucolare <<Toccalo un'altra volta e ti spacco la faccia>> Changbin lo spinge leggermente e gli fa segno di guardare dietro. Si gira e incontra la stessa immagine di prima, Jisung non si è mosso di un millimetro e continua a stringersi il corpo con le mani. Minho ha paura che possa avere un attacco di panico e gli si inginocchia accanto <<Jisung>> lo chiama ma il ragazzo non gli risponde, vede le sue spalle tremare e sa per certo che sta piangendo.

Minho si avvicina al suo orecchio e gli sussura dolcemente <<Piccolo>> il ragazzo scioglie la stretta sulla testa e la alza leggermente, Minho stringe i pugni e gli ci vuole tanto impegno per non alzarsi e spaccate la testa a quei due deficienti. Jisung ha uno zigomo spaccato e perde sangue dal labbro superiore, un livido enorme si sta facendo strada sulla mascella, ha lo sguardo perso e Minho si ricorda delle lentine ma non le riesce a vedere nell'erba. <<Dove hai gli occhiali?>> Gli chiede ma Jisung non sembra sentirlo e continua a piangere.

<<Jisung, stai bene? Non dovevi aiutarmi, cazzo guarda come ti hanno ridotto!>> Minho nota che la voce profonda di Felix, che si è avvicinato, non sfiora nemmeno lontanamente il più piccolo e capisce che sta avendo un attacco di panico. <<Allontanati, ora non ti può sentire>> Minho si avvicina a Jisung e vede Hyunjin e Changbin aiutare Felix ad alzarsi da terra.
Si gira non appena vede un flash e sta per alzarsi e buttare a terra il telefonino di quella ragazzina maleducata quando vede il ragazzo che Changbin stava baciando alla festa avvicinarsi e prendere il telefono dalle mani della ragazza. Lo ringrazia mentalmente e si gira di nuovo verso il più piccolo, gli alza il viso e cerca di pulirgli le lacrime ed il sangue con la manica della sua felpa da ginnastica.