2. I'm your seonbaenim!

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"I'm not scared. I'm only scared of giving up before trying anything." -
Sisyphus: The Myth

2.

Minho si sistema sul letto e cerca di addormentarsi, si gira su un lato e poi sull'altro e alla fine sposta le coperte, si copre di nuovo, ma nulla da fare. Si alza di scatto e si siede alla scrivania. <<Non posso farlo>> sta parlando da solo ed è una cosa che fa spesso <<No Minho è veramente una violazione della privacy>> Si dice di nuovo ma le sue mani non sono d'accordo con i suoi pensieri e ormai il diario è aperto sulla prima pagina.

<<Okay forse se leggo solo la prima pagina va bene...>> Si autoconvince ed inizia a leggere. Sulla prima pagina c'è poco da vedere, se non il nome del proprietario <<Han Jisung>> Minho lo ripete un paio di volte si rende conto di come gli piaccia quel nome che esce dalla sua bocca. Sorride e continua la sua lettura, sotto al nome c'è annotata una data di nascita e Minho si ritornava a scriverla su un post it, senza alcuna spiegazione. Gira la pagina e alcuni appunti sconnessi si fanno strada nella sua testa. Il ragazzo si è annotato orari di lezioni, nomi dei professori, informazioni inutili come il cibo servito in mensa e altre cose che Minho ritiene bizzarre.

Guarda l'orologio e sono le quattro del mattino quando vuole chiudere il diario di Jisung, ma una frase scritta in un angolo della pagina lo ferma.

La voce alla radio ci ha
suggerito di ascoltare
Gonna Be Okay di
Brent Morgan.
L'ho ascoltata,
ho pianto.

Minho ricorda quella canzone troppo bene e la cerca nella playlist di Spotify. Si lascia andare a quelle note leggere e ascoltare di nuovo quel capolavoro. Si chiede quale parte abbia fatto piangere il più piccolo, vorrebbe chiedergli se ora va meglio. Sfoglia un'altra pagina e si sente mancare il respiro.

Il primo attacco di panico dall'inizio delle superiori.

A quel titolo seguono due pagine piene di dettagli sull'accaduto. Minho sta per vomitare quando legge tanta sofferenza e chiude di colpo il diario. Sente una lacrima rotolare sulla guancia e la raccoglia con una lentezza disumana. Seguono subito alte lacrime, fino a quando Minho non riesce più a raccoglierle e piano piano si lascia andare ad un pianto disperato. È sorpreso dal suo stesso corpo, non versa una lacrima da più di sette anni e non capisce perché ora stia così male per un ragazzino che non conosce nemmeno.
Si addormenta davanti alla scrivania e non sogna nulla, come ogni notte.

Il suo risveglio è orribile, il telefono continua a suonare ed ha un mal di testa terribile, il collo indolenzito e la schiena a pezzi. Si strofina gli occhi e poi si stiracchia come un gatto sotto i raggi del sole, sente le ossa che fanno rumori preoccupanti e sbuffa <<L'età che avanza Minho, non sei più un ragazzino>> Si lascia cadere sul tappeto ed inizia a fare un po di addominali e flessioni. Si allena ogni mattina prima di andare a scuola, gli sembra un buon modo per iniziare la giornata.

<<Hyung quella è la mia colazione!>> la voce di suo fratello è troppo alta e gli fa venire una fitta alla tempia <<Jeongin smettila di lamentarti e abbassa la voce per l'amor del cielo>> mormora polemico mentre continua a mangiare i cereali con lo yogurt di soya del più piccolo. <<Questo yogurt fa vermanete schifo>> stabilisce e Jeongin lo guarda male <<Per questo non è tuo! Sono intollerante al lattosio quello yogurt è mio!>> Minho alza gli occhi al cielo e spinge la ciotola lontano da lui <<Non ho letto l'etichetta>> Si alza da tavola e cerca qualcos'altro da mangiare, ma non riesce a trovare niente.

I'm your seonbaenim || MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora