Vorrei spiegarti che fuggire non serve
Se nessun posto è abbastanza lontano
Se nessun posto è abbastanza lontano da te
E vorrei parlarti ma non riesco mai a farlo
– Ultimo10.
Minho non vede Jisung da nove giorni e sta letteralmente perdendo la testa. Nessuno ha sue notizie e lui è a tanto così da andare a casa sua e fare una scena esagerata. Non solo il più piccolo non si va vedere ma non gli risponde nemmeno ai messaggi e quando lo prova a chiamare il numero è sempre irraggiungibile. Minho ormai conosce a memoria la frase della donna che gli ripete in continuazione che il numero da lei chiamato è al momento irraggiungibile.
Esce dalla sala radio dopo l'annuncio mattutino e scende al piano inferiore dove ci sono le classi dei primini. Lo fa ogni mattina con la speranza di incontrare quei due occhioni scuri che tanto gli mancano. Incontra Felix che lo guarda rassegnato e nega con la testa come per dirgli che nemmeno oggi Jisung è tornato a scuola. Minho sospira e continua a cammina verso il bagno.
Entra e si mette davanti al lavandino, si guarda allo specchio ed ha un aspetto orribile, le occhiaie gli ricordano che non dorme piu di quattro ore a notte da troppo tempo e sospira. Sbatte la mano sul marmo del lavandino e si maledice. Guarda come ti sei fatto ridurre da un moccioso di sedici anni. Si sciacqua il viso con dell'acqua ghiacciata nella speranza di riprendersi un po, alza lo sguardo e nel riflesso dello specchio incontra un viso fin troppo conosciuto.
Sta per darsi uno schiaffo per capire se è messo così male da avere anche le allucinazioni ma il riflesso si muove velocemente e scompare. Minho si gira di scatto e con il viso ancora bagnato inizia a correre verso l'uscita del bagno. Il suo passo svelto è più veloce e lo riesce ad acchiappare per il colletto della camicia prima che il ragazzo possa uscire dalla porta. Lo tira a sé e poi lo sbatte al muro, il ragazzo sussulta e sbatte la testa.
Minho gli si mette davanti e lo blocca mettendo le sue mani contro il muro, accanto alla testa del più piccolo. Con un piede tiene ferma la porta per non far entrare nessun altro. <<Che cazzo pensi di fare?>> ha perso la pazienza e il più piccolo chiude gli occhi di scatto. <<Non osare! Apri gli occhi!>> sta praticamente urlando e il ragazzo gli trema davanti e lo vede negare muovendo con forza la testa.
Minho sente improvvisamente gli occhi riempirsi di lacrime e prega il suo corpo di non fargli questo, non piangere ora, non adesso. Sospira e appoggia la sua fronte a quella del più piccolo <<Perché mi fai questo?>> Sussurra quando sente le lacrime calde rigargli il viso. Sente le mani del più piccolo appoggiarsi sul suo petto e fare una pressione leggera, apre gli occhi e si stacca da lui. Incatena il suo sguardo in quello del ragazzo davanti a lui e vede che anche lui sta piangendo, gli si stringe il cuore, sbatte la mano sul muro accanto al suo viso, quella gesto fa sobbalzare il più piccolo e Minho lo ripete una seconda volta.
<<Parla>> gli dice con forza, forse troppa e il ragazzo sobbalza di nuovo <<Dannazione dammi una spiegazione!>> il più piccolo sembra aver perso la voce, si limita a stringere la sua camicia tra le mani mentre scoppia a piangere più forte. Minho si stacca da lui e gli allontana le mani, si asciuga le lacrime e gli da le spalle <<Vattene>> gli sussurra e poco dopo sente la prota del bagno sbattere. Si appoggia ad essa e scivola a terra, si strofina il viso con le mani <<Cazzo!>> urla appena sente altre lacrime rigargli il viso.
Minho sta fumando la sua undicesima sigaretta della gironata, il suo limite di quattro al giorno è andato completamente a puttane. È seduto per terra sul solito tetto della scuola quando sente dei passi <<Lo hai visto?>> La voce di Hyunjin lo fa sospirare, avrebbe voluto fosse lui. Annuisce in risposta e Hyunjin gli si siede accanto <<Immagino sia andata una merda>> gli dice ancora mentre con il piede sposta i mozziconi di Minho.
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I'm your seonbaenim || MINSUNG
FanficJisung è uno studente al suo primo anno di godeunghakgyeo (superiori) e sta attraversando un momento particolare della sua vita. È sempre stato un ragazzo intelligente, il primo della scuola, ma con i genitori sempre più assenti e nessuno amico con...