I'm your seonbaenim || MINSUNG

24. Partenza

Avere qualcuno a cui poter dire "A domani" tutte le notti non è una cosa da poco. È mettersi a letto e sapere che anche se ci si sente soli, non si è mai soli.

Marilyn Monroe

24.

Jisung apre gli occhi lentamente e spegne la sveglia, cerca sul comodino e trova subito gli occhiali, li indossa e poi sente due braccia forti stringerlo <<Dobbiamo alzarci>> dice dolcemente ma Minho mugugna qualcosa di incomprensibile e Jisung ridaccia, si gira su se stesso e si ritrova ad un palmo dal viso dell'altro <<Fra cinque ore hai l'aereo>> Minho nega con la testa e gli da un piccolo bacio a stampo <<Non me lo ricordare, facciamo che per le prossime due ore non nominiamo le seguenti parole: aeroporto, aereo, Milano, partenza>>.

Il più piccolo ride e si lascia baciare su tutto il viso dal suo ragazzo <<Mi prometti una cosa?>> Jisung annuisce e lo guarda, il castano sembra pensare bene alle parole da pronunciare e poco dopo inizia <<Io so quanto sarà difficile per te, perché lo sarà anche per me, solo noi due possiamo sapere quanto fa male separarci e soffriremo molto, so anche questo, sarà impossibile evitarlo, ma ti prego, ti prego Jisung, non chiuderti in te stesso>> il più piccolo è sorpreso da quel discorso ma continua ad ascoltarlo attentamente.

<<Scrivimi tremila messaggi al giorno, chiamami quando vuoi, a qualsiasi ora non mi importa, appena senti il bisogno di parlarmi fallo, appena ti senti giù scrivimi, parla con me di tutto e non mi nascondere niente, per favore...>> Minho gli accarezza il viso e Jisung sente le lacrime farsi spazio tra le sue ciglia <<E stai con i ragazzi, esci con Felix il più possibile, quando non sai cosa fare vai da Chan lui è sempre nello studio, ridi con Changbin e gli altri e tieni d'occhio Jeongin per me okay?>>

Jisung annuisce e sente il labbro inferiore tremargli, cerca di fermare le lacrime ma non ci riesce e le sente rotolare lentamente sulle guance paffute, Minho gli sorride e cerca di asciuggarle, ma anche lui ha le lacrime agli occhi <<Promettimi che starai bene>> gli dice ancora il pi grande e Jisung gli si butta tra le braccia <<Mi mancherai così tanto!>> gli urla con il viso attaccato al suo petto <<Mi mancherai! Mi mancherai!>> si rende conto di sembrare un bambino ma non riesce a controllarsi e il pianto aumenta, fino a diventare isterico.

Minho lo stringe forte a sé <<Anche tu piccolo, anche tu mi mancherai>> la sua voce è spezzata dal pianto e rimangono li a stringersi a vicenda, cercando di infondersi coraggio l'un l'altro, fino a quando qualcuno bussa alla porta, sentono la voce di Jeongin ed il fratello gli dice di entrare. Il più piccolo apre la porta e li vede in lacrime stretti in un abbraccio e scoppia a piangere all'istante <<Yah! Non voglio piangere!>> si lamenta mentre Jisung e Minho aprono le loro braccia e lui si lancia in mezzo a loro, si stringono forte a vicenda.

<<Avresti voluto che ci fossero anche i ragazzi?>> Minho nega con  la testa e gli bacia la fronte <<No, gli ho chiesto io di non venire, voglio stare da solo con te>> Jisung sente le guance andargli a fuoco e si copre il viso con le mani. La sera prima avevano organizzato una piccola festa per salutare Minho ed i ragazzi gli hanno regalato una guida per Milano e un dizionario di Italiano, Changbin era riuscito a trovare una maglietta con su scritto "Korean Man" e il classico gesto della mano che fanno gli italiani (🤌) e avevano riso per ore.

<<Fra tre settimane vengo a Milano, spero passino il più in fretta possibile...>> Minho gli accarezza il viso e fa incontrare le loro labbra, il casino dell'aeroporto sparisce non appena le loro bocche si sfiorano. Jising cerca di assaporare quel gesto il più possibile, si aggrappa al corpo del maggiore e si stringe a lui. Minho si stacca lentamente e lo stringe al suo petto <<Dio santo, è così difficile...>> Jisung riesce a sentire il cuore del suo ragazzo battere fortissimo, perfettamente a ritmo con il suo <<Spero davvero che questa cosa ne valga davvero la pena, perché doverti lasciare qua mi sta facendo impazzire>>.