3. What if I kiss you?

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"You said I'm going to fail, but I'm still going to try because I haven't done anything yet."
- Sisyphus: The Myth


3.

Jisung si appoggia al banco e sospira profondamente, da quattro giorni la voce alla radio gli provoca un certo fastidio e come se lo facesse apposta quel dannato Minho invece che mettere delle canzoni si lasciava andate in monologhi lunghissimi sulla vita.
<<Sedetevi e aprite il libro di Storia sull'era Jeon>> la voce del professore riporta Jisung alla realtà e fa come gli viene chiesto.
Si concentra su quelle due ore pesanti e non appena suona la campanella si infila le cuffie nelle orecchie e preme play sulla sua playlist preferita.

Sta mangiando tranquillamente il suo pranzo quando qualcuno si siede davanti a lui, alza lo sguardo e incontra le lentine blu di Felix, lo vede parlare ma non sente nulla per via della musica nelle orecchie. <<Scusa non ho sentito>> gli dice mentre si toglie le cuffie e le appoggia nell'apposito contenitore.
<<Ti ho chiesto se sei pronto per la festa di questa sera>> Jisung gli sorride nel modo più falso possibile e vorrebbe dirgli che odia le feste, le persone che ballano tutte attaccate, la puzza di alcool e fumo e la musica alta, ma si limita ad annuire. <<Ti accompagna qualcuno?>> Jisung finisce di masticare e beve un po di latte alle fragole <<Si, vengo con l'autista>> vede Felix sorridere e girare il cibo nel piatto senza mai prendere niente con la forchetta. <<Se vuoi io e mio cugino possiamo venire a prenderti, giusto per stare in compagnia>> a Jisung sembra una buona idea, infondo non voleva disturbare il suo autista anche la sera tardi <<Va bene, se per tuo cugino non è un disturbo!>> Felix nega con la testa e gli regala un grande sorriso.

Jisung lo osserva ancora un po mentre gira la forchetta nel piatto e poi lo vede allontanare il vassoio e mangiare solo due fette di mela già sbucciate. Mangia insieme a Felix da una settimana e quella è la sua routine. Non mangia mai nulla di consistente, se non uno yogurt ogni tanto, delle carote quando sono sbollentate e la mela sbucciata come oggi. Gli dispiace osservare da lontano, ma non crede di aver ancora creato un rapporto così stabile da poter parlare di una cosa così grave.

Perché Jisung sa che si tratta di un disturbo alimentare, ma non riesce ancora ad affrontare l'argomento con Felix. Il biondino potrebbe semplicemente allontanarsi e dirgli di farsi i fatti suoi e avrebbe tutto il diritto di farlo. Jisung sospira e finisce di mangiare il suo riso e piselli, poi allontana il vassio e continua a chiacchierare con Felix. Si mettono d'accordo sull'ora e Jisung gli invia la posizione di casa sua per poi alzarsi e andare ognuno nella propria classe.

Quando torna a casa sono già le cinque e si fa subito una doccia, si rilassa sotto il getto dell'acqua e cerca di non pensare alla festa. Incontrare tante persone in uno spazio piccolo non è il massimo per un ragazzo che soffre di attacchi di panico. Si asciuga i capelli e poi con addossolo solo i boxer si mette davanti alla sua cabina armadio e rimane lì fermo ad osservare il vuoto per almeno quarantacinque minuti.

Quando si rende conto che sono già le sette va nel panico e prende dei vestiti a caso e li i dossa. I jeans neri gli stanno sempre bene, sorpa indossa una camicia in jeans blu e sopra ancora ci abbina un maglione verde bottiglia. Si mette della cera nei capelli, un filo di correttore, il suo profumo preferito, Back Oppium di Nasomatto e non appena si guarda allo specchio sente il telefono vibrare e legge il messaggio di Felix. Scende le scale e quando è sulla porta di casa saluta la signora Choi che gli sorride come ogni volta.

Si gira e vede una Hyundai grigia, la tipica macchina delle mamme che portano a scuola i figli, parcheggiata nel vialetto di casa. <<Potevi dirmelo che abiti in un castello>>gli urla Felix dalla macchina non appena abbasa il finestrino, Jisung si sente in imbarazzo e sale velocemente sul sedile anteriore. <<Chan lui è il mio amico Jisung, Jisung lui è mio cugino Chan>> il ragazzo al volante gli allunga la mano e Jisung la stringe abbassando la testa in modo rispettoso <<È un piacere conoscere il primo amico di Felix in Korea>> Jisung sorride e si allaccia la cintura <<È un piacere mio incontrare finalmente il cugino del quale Felix non fa che parlare>> Jisung riesce a vedere Felix fare una linguaccia e Chan dargli una sberla sul braccio <<Si lo so, mi ama a dismisura!>> questa volta tocca a Chan essere preso a schiaffi, ma Felix con le sue mani piccole gli riesce a fare solo una carezza.

I'm your seonbaenim || MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora