sento i tuoi respiri negli spifferi delle persiane

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Chapter title provided by: Spifferi, by Ariete

Le due settimane di reclusione di Riki passarono molto più in fretta di quanto Sunoo avesse sperato: Riki avrebbe di nuovo ricevuto il pieno permesso di percorrere le proprietà scolastiche tra poche ore, e le emozioni di Sunoo non erano meno aggrovigliate della settimana prima, quando Jungwon aveva ritenuto necessario apporvi ancora più disordine.

Se avesse dovuto essere sincero con sé stesso, Sunoo avrebbe probabilmente ammesso che Riki gli mancava moltissimo. Lo aveva avuto per così poco, eppure quel poco che aveva avuto il tempo di scoprire di lui si era inaspettatamente scavato un posto nella sua vita. Lo aveva avuto per così poco, eppure non avrebbe mai pensato che lasciarlo sarebbe stato così difficile. Perché era quella la direzione che alla fine aveva deciso di intraprendere.

Com'era prevedibile, Jungwon non ne era stato affatto felice, quando Sunoo si era confidato con lui, cercando consiglio e, soprattutto, conforto. Alla fine, però, aveva capito che Sunoo era rimasto un po' troppo deluso per riprendere a tessere la loro relazione da dove si erano interrotti. Al momento, quindi, dare una seconda possibilità a Riki come fidanzato era fuori discussione. Come amico, d'altro canto, Sunoo era onestamente entusiasta di riaverlo indietro. La cosa difficile, adesso, sarebbe stata dirglielo.

Riki si era riunito al gruppo nel tardo pomeriggio, che li aveva trovati tutti in biblioteca, in preda a diversi gradi di sonno: si andava da Heeseung, frenetico nella sua veglia (malignamente, Jungwon suggeriva pietra-indotta) che andava avanti da almeno trentasei ore, che cercava probabilmente di inghiottire il suo manuale di Teoria Musicale, a Sunghoon, che aveva abbandonato ogni pretesa di studio e stava placidamente schiacciando un pisolino con la guancia schiacciata sulla pagina aperta. Riki lì trovò così, e pensò bene di trascinare una sedia al loro tavolo, alzandola da terra e lasciandola ricadere, per buona misura, così che alla fine del suo teatrino non ci fosse più nemmeno un grammo di sonno in nessuno di loro.

-Riki!- lo chiamò Jake, felice. –Sei vivo, allora!-.

-So che avresti sofferto troppo senza di me, quindi ho tenuto duro solo per poterti tornare ad infastidire-. Riki, com'era ormai abilissimo a fare, schivò abilmente la risposta sarcastica di Jake che era sicuramente in arrivo in favore di allungare un braccio in direzione di Sunoo e lasciargli una breve carezza sui capelli. Tutti si accorsero del modo in cui Sunoo si irrigidì come un tronco d'albero, ma nessuno lo fece presente ad alta voce. Riki si limitò a chiedere: -Allora, che mi sono perso?-.

-Niente di che- gli sorrise Jungwon –La gente è troppo presa con la partita di ritorno con la Breda settimana prossima per combinare qualcosa di interessante. Tu, piuttosto? Puoi tornare a lezione?-.

-Sì, ma sarà meglio che salti la cena per il prossimo mese o giù di lì, ho tantissimi compiti arretrati e altrettanti mi sono stati assegnati come punizione. Per questo ti volevo chiedere se ti va di fare una passeggiata prima che io debba andare, dato che non ci vedremo a cena-. Sunoo sapeva che Riki si stava rivolgendo a lui, ma nonostante ciò si sentiva come se il groppo alla gola gli si fosse solidificato, impedendogli di parlare. Fu una spintarella neanche troppo velata di Jungwon a dargli coraggio: -Sì, certo, anche io ho bisogno di parlarti- gracidò. Riki alzò un sopracciglio, ma ebbe il buon senso di tenere per sé commenti e domande. –Allora andiamo?- come era arrivato, si alzò in piedi, tendendo una mano nella sua direzione. Sunoo dal canto suo, provò a radunare i suoi libri sparsi sul tavolo, per prendere tempo, ma Jungwon gli sussurrò: -Lascia stare, li riporto io in camera. Mi raccomando, parlargli. Sii onesto e vedrai che andrà tutto bene-.

Era facile per lui parlare, pensò Sunoo. Era facile per Jungwon parlare quando non era lui che stava camminando mano per la mano per i corridoi della scuola con il ragazzo al quale doveva comunicare le sue intenzioni di lasciarlo. Riki canticchiava sottovoce una melodia allegra e faceva ondeggiare le loro mani intrecciate avanti e indietro, e Sunoo avrebbe voluto che il pavimento si aprisse sotto i suoi piedi e si inghiottisse, se questo avrebbe significato non rovinare il suo buonumore.

P R D X N V D R - sunki.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora