Chapter title provided by: Fade, by Jeff Satur
-Non sta benissimo- rispose Jay, in mensa, scuotendo la testa, quando in mensa gli venne posta la domanda. -Ora sta dormendo, ma dovrà saltare come minimo le lezioni di oggi e di domani. Dopo questa, i suoi insegnanti vorranno la sua testa-.
-Sta così male?- domandò Heeseung, preoccupato. Tutti erano stati avvertiti di ciò che era successo quel pomeriggio, e tutti, nonostante a volte sembrassero tenere Riki intorno solo per il piacere di prenderlo in giro, si stavano comportando come mamme apprensive.
Jay scosse la testa. -Diciamo che ha conosciuto tempi migliori, ma si riprenderà in fretta-.
Sunoo lo sperava. Avrebbe voluto visitarlo già da subito, nel dopo cena, facendo leva sul fatto che in ogni caso Riki non sarebbe andato a lezione, ma Jay lo dissuase: l'altro era ancora piuttosto debole, meglio lasciarlo riposare. Così Sunoo dovette accontentarsi di farsi trascinare di nuovo in camera da Jungwon, e di mettersi a letto quasi senza dire una parola, nonostante i tentativi del suo compagno di stanza di intavolare una conversazione. Il sonno lo colse, privo di sogni, solo un paio di ore dopo.
Quando la mattina dopo si svegliò, Sunoo era in un ritardo feroce, perché tra le altre cose la sera prima aveva dimenticato di puntare la sveglia. Quando arrivò in mensa per la colazione, seduto al loro solito tavolo c'era solo Sunghoon, che senza parlare gli porse una ciambella e procedette a smantellare la sua, di colazione. Sunoo gli fu grato: in quel momento, non aveva bisogno di qualcun altro che lo punzecchiasse come uno spillo, sebbene con le migliori intenzioni. Un po' di compagnia silenziosa era esattamente quello di cui aveva bisogno, e Sunghoon, a giudicare dal modo in cui continuava a mangiare in silenzio, osservandolo di sottecchi, aveva intenzione di offrirgli esattamente quello. Dopo aver finito di mangiare, Sunoo lo salutò con una palla sulla spalla e un sorriso grato: all'inizio pensava a lui come a uno snob arrogante, era vero, ma la verità era che Sunghoon aveva trovato un suo posto all'interno della sua vita, esattamente come avevano fatto gli altri. Certo, tranne Riki. Sunoo temeva che nessuno sarebbe mai più stato come Riki.
In ogni modo, la pace per Sunoo era durata fino al pranzo, quando aveva dovuto interrompere il suo mutismo trasognato per motivi superiori alla sua volontà. In realtà, lui avrebbe volentieri continuato almeno un po', ma poi si riscosse, rendendosi conto che a tavola erano in quattro: lui, Heeseung, Jake e Sunghoon. E lui aveva qualcosa da dire esattamente a loro.
-Ieri ho parlato con Jungwon- esordì, punzecchiando nervosamente con la forchetta l'insalata nel piatto. Il primo a girarsi nella sua direzione fu Jake, che gli piantò immediatamente gli occhi addosso, ascoltandolo con attenzione.
-Che ti ha detto? Riguarda Jay?-
-Sì e no- rispose Sunoo, braccato dalla difficoltà di non dire ciò che non poteva. –Non ha detto niente di particolare, ma dal modo in cui parlava, non credo che ci sia niente tra lui e Jay. Almeno, non niente di serio-. Tralasciò quanto era evidente che Jungwon voleva che le cose si evolvessero.
-Niente di serio è la parola giusta- Jake annuì –Passo più tempo in camera di Sunghoon che nella mia, per l'amor del Cielo. Jungwon è sempre lì, e non penso proprio che giochino a scacchi-.
-Ma noi dobbiamo cercare di farci il più possibile i fatti nostri e non farci sfuggire che sappiamo più di quanto dovremmo- si intromise Heeseung –È questo quello a cui volevi arrivare, vero, Sunoo?-.
Sunoo annuì, sollevato per essere stato capito. Heeseunggli arruffò i capelli con una mano, con aria complice. –Tranquillo, non una parola. Piuttosto, sappiamo come sta Riki?-.
-Vivo e vegeto nel suo letto, lamentoso come pochi- esclamò allegramente Jake, allungandosi verso il centro del tavolo per prendere il bicchiere di succo di frutta di Sunghoon; quello gli scacciò via la mano prima che potesse riuscirci, e lui mise il broncio. –Non vede l'ora di uscire da lì, sarà meglio che domani arrivi in fretta o neanche i muri riusciranno a fermarlo. Sta disegnando parecchio, però. Un sorso tu me lo potresti anche lasciare, comunque-.
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P R D X N V D R - sunki.
FanficSunoo non aveva mai pensato che la Decelis Academy fosse niente di più dell'ordinaria scuola privata per ricchi della porta accanto, una di quelle che aveva sempre frequentato. Però, le cose non sono placide come sembrano: i suoi nuovi amici potrebb...